7 anime isekai da guardare dopo Sword Art Online

Pubblicato il 14 Aprile 2019 alle 21:15

Quando si pensa agli anime appartenenti al genere isekai il primo pensiero finisce, spesso, al popolare e famoso Sword Art Online. Per quanto la serie abbia portato luce alla categoria non è stato né il primo né il solo prodotto degno di nota.

Con il passare degli anni dopo l’avvento SAO gli anime ambientati in mondi alternativi ad ambientazione fantasy in cui il protagonista si ritrova imprigionato contro la sua volontà, sono letteralmente spuntati come funghi. Tra serie veramente spettacolari e subito diventate mainstream ad anime talmente osceni da essere definiti imbarazzanti.

Per una volta, quindi, lasciamo da parte il peggio e il meglio del genere isekai e concentriamoci sulla fascia di mezzo. Su quegli anime che non sono riusciti (ancora) a fare il grande passo di qualità, ma che si caratterizzano come serie carine e belle da vedere.

7 – Drifters

Drifters

Mondo fantasy? C’è. Personaggio intrappolato in un mondo parallelo? Anche quello presente. Protagonista sfigato o hikikomori? Manca, tuttavia non è indispensabile per un’opera isekai. Drifters ha tutti gli elementi in regola per appartenere a questo genere.

Il mondo in cui è ambientato non è un videogioco o un’opera letteraria, bensì un mondo parallelo dove i protagonisti altro non sono che personaggi storici realmente esistiti e provenienti da ogni parte del mondo. Le due fazioni sono in lotta tra di loro, il motivo non è ancora ben chiaro, ma la presenza di carismatici e intriganti condottieri e guerrieri rende le cose decisamente interessanti.

Chi non si è mai chiesto: in uno scontro tra Oda Nobunaga e Giovanna d’arco chi mai la spunterebbe?

6 – Mondaichi tachi ga isekai kara kuru sou desu yo?

Mondaiji tachi ga isekai kara kuru sou desu yo?

Classe 2013, Mondaichi tachi ga isekai kara kuru sou desu yo? non è particolarmente famoso e conosciuto nel panorama anime internazionale e di fatto è anche giusto che sia così. Non perché l’anime sia brutto, però non è nulla di speciale. La trama è già vista: personaggi umani si ritrovano in un universo alternativo, hanno dei fantastici superpoteri e, novità delle novità, la loro missione è sconfiggere il re diavolo. Elemento innovativo è che questo giro il “teletrasporto” è arrivato per posta, tramite una lettera.

Perché seguirlo quindi? Perché nel suo essere nulla di speciale non c’è niente di fuori posto, forse solo il finale troppo sbrigativo, ma la serie è piuttosto breve. Si lascia guardare, la trama scorre, i personaggi sono carini e le animazioni fatte bene. Un anime tranquillo.

5 – Knights & Magic

Knights & magic

Kurata è un esperto programmatore affascinato dal mondo mecha, a seguito di un incidente stradale muore e si reincarna in un mondo completamente diverso. Enormi robot mobili fanno parte della vita di tutti i giorni, possono essere pilotati e usati per difendersi dalla pericolose bestie magiche che minacciano l’umanità.

La passione di Kurata per i mecha ha sorpassato i limiti della morte, così come la sua brillante mente di programmatore. Un’accoppiata di qualità che lo porteranno a rivoluzionare completamente il mondo dei Silouhette Knight.

4 – Isekai maou to shoukan shoujo no dorei majutsu

Isekai maou to shoukan shoujo no dorei majutsu

Takuma Sakamoto, hikikomori, alias Diablo, conosciuto come il Re Demone nel videogioco MMORPG Cross Reverie. Il vero Takuma un giorno si risveglia in un mondo del tutto simile a Cross Reverie, veste i panni di Diablo e ad evocarlo sono state la semi pantera Rem (seno piatto) e l’elfa sbadata Shera (super popputa). L’obbiettivo delle due erano rendere loro famiglio Diablo, ma l’incantesimo gli si è ribaltato contro e ora sono loro ad essere le schiavette del Re Demone.

Fanservice a non finire, ma la storia non è male, si lascia guardare. Nel limbo degli Isekai, né al top, ma di certo ben sopra la marea di anime senza senso e inutili a tema Isekai.

3 – Re: Creators

Re: Creators

Tra tutti gli isekai Re:Creators è forse quello più borderline più che altro perché è quasi l’esatto contrario del genere, ma il reverse Isekai è anch’esso un Isekai quindi…

Questa volta l’ambientazione è quella di un moderno e contemporaneo Giappone dove i personaggi dei più famosi anime, manga, light novel, fanart e videogiochi del momento vengono catapultati per difendere l’umanità da una tragedia imminente.

Re: Creators mette tanta carne al fuoco, tocca molti temi interessanti, tuttavia non tutti sono trattati e approfonditi come dovrebbero, l’idea di fondo è molto interessante e seppur realizzata con ottime animazioni si poteva fare di meglio. Il potenziale per essere un piccolo capolavoro c’era, invece è rimasto un anime bello ma non bellissimo.

2 – .Hack//sign

.Hack//sign

La saga .Hack è piuttosto complessa e l’anime è solo un prodotto collaterale di un progetto più ampio che comprende videogiochi, manga, light novel e pure un gioco di carte.

Uno dei precursori del genere Isekai, forse non il primo in assoluto, ma tra quelli più famosi e apprezzati.

L’ambientazione è quella del gioco fantasy RPG the World, Tsukasa è uno dei numerosi videogiocatori tuttavia non è in grado di fare log out dal videogioco e il motivo rimane un completo mistero. Insieme ad altri personaggi del gioco Tsukasa cercherà di capire il perché della sua situazione e come poterla risolvere.

1 – Hai to gensou no grimgar

Hai to Gensou no grimgar

Tra tutti coloro che hanno provato a rimodellare, rinnovare, cambiare e rinfrescare l’ormai saturo mondo degli anime Isekai, Hai to Gensou no grimgar è uno dei pochi ad esserci riusciti. Sia la light novel che l’anime originale sono piuttosto interessanti. L’anime lascia da parte tutto ciò che lo spettatore medio crede di sapere sul mondo dei ragazzi intrappolati nei giochi di ruolo e cerca di immedesimarsi nei panni dei protagonisti.

Quello che ne emerge è un quadro abbastanza reale e veritiero della situazione tra paure, atti di eroismo, lacrime e sorrisi. L’anime utilizza poi dei meravigliosi sfondi che scaldano il cuore.

Unica pecca il ritmo eccessivamente lento di certe scene e puntate non aggiunge niente alla storia, né all’anime, anzi è controproducente.

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