I migliori 7 manga cancellati prematuramente

Pubblicato il 19 Luglio 2018 alle 13:00

Una possibilità l’hanno ricevuta, sono stati pubblicati sulle pagine di alcune delle riviste manga più popolari e importanti del mondo. Purtroppo per loro non hanno avuto il successo sperato.

Il mondo dei manga, proprio come quello delle serie d’animazione, sa essere spietato e molto competitivo. Dopo aver dato uno sguardo ai 9 anime di cui non vedremo mai il finale è il momento di farlo anche per i manga.

Un minuto di silenzio per tutte quelle serie a fumetti di cui non vedremo mai il finale. I motivi per cui un manga viene interrotto sono diversi: calo delle vendite, trama poco accattivante e molto altro ancora.

Una cosa è certa, la fine di queste serie ha lasciato un grande vuoto negli animi di tutti i fan… almeno di quelli che restavano.

7 – Double arts

Double arts

Naoshi Komi ha passato momenti molto difficili prima di arrivare al successo della sua opera Nisekoi. Sono stati ben sei i suoi manga cancellati prima che potessero raccontare tutta la loro storia. Tra tutti Double arts è forse quello verso cui i fan avevano le aspettative più alte.

Un peccato che la serie abbia avuto solo 24 capitoli. Certo a ben vedere il manga ha quella che si potrebbe definire una fine, ma il modo in cui ci si è arrivati è stato troppo veloce e non ha soddisfatto i lettori… almeno quelli rimasti.

6 – Zombiepowder

Zombiepowder

Prima di essere conosciuto in tutto il mondo anche il maestro Tite Kubo, autore del rinomato Bleach, ha fatto i suoi bei flop. Il peggiore è stato Zombiepowder, manga cancellato dopo nemmeno 30 capitoli.

Il pubblico non era ancora abituato al tipo di trama disordinata che caratterizza lo stile di Kubo, per il resto le enormi armi e il tratto pulito sono tutti elementi che aiuteranno a rendere Bleach un grande manga.

La trama, almeno sulla carta, sembra anche interessante, ma non è riuscita fin da subito a coinvolgere la massa, forse con qualche capitolo in più a disposizione la storia sarebbe stata diversa.

5 – Psyren

Psyren

Psyren di Toshiaki Iwashiro è l’esempio perfetto di quanto possa essere spietata la concorrenza nel mondo dei manga, l’importanza dei sondaggi e il numero di tankobon venduti. Con oltre 100 capitoli all’attivo Psyren ha fatto di tutto per cercare di diventare una serie mainstream.

Aveva tutti gli elementi per diventarlo: superpoteri, scontri mortali, un mondo parallelo, personaggi accattivanti e una trama niente male. Eppure nulla, le vendite dei volumi del manga non sono mai decollate. Era solo questione di tempo prima che le alte sfere della shueisha decidessero di tagliare la serie.

Uno degli adii più difficili da fare.

4 – Highschool of the dead

High school of the ded

Chissà cosa ne sarebbe stato di High school of the dead. Con all’attivo anche una serie anime discreta, trasmessa dopo l’uscita di pochi capitoli del manga, le prospettive erano molto buone.

Purtroppo la fine della serie non è da attribuire alle vendite scarse o alla perdita di interesse da parte dei lettori.

Nel 2017 l’illustratore Daisuke Sato è morto a causa di una crisi cardiaca improvvisa. Senza una delle due colonne portanti che hanno dato il via alla serie, il manga è stato sospeso.

3 – MxO

Mx0

Mx0 di Yasuhiro Kanou stava andando a gonfie vele. La trama era riuscita, fin dai primi capitoli a presentare ottimi protagonisti e una trama avvincente. Nonostante fosse uno dei tanti manga basati sulla magia, aveva quel qualcosa di interessante che poteva farlo emergere dalla massa.

In uno dei momenti più interessanti della serie, quando lo scontro si avvicinava al suo culmine, la rivista weekly shonen jump ha deciso di sospendere il manga.

Decisione che ancora oggi non ha una motivazione chiara.

2 – Shaman king

Shaman king

A ben vedere Shaman king ha quello che si potrebbe definire un finale o, meglio più di uno. La storia del manga e del suo autore Hiroyuki Takei è alquanto insolita. Non c’entrano malattie o calo delle vendite, ma semplicemente la voglia del mangaka di continuare la sua opera. Sì, il maestro Takei ad un certo punto ha iniziato ad odiare il suo Shaman King e ha deciso di farlo terminare prematuramente.

Il primo finale è stato veloce e a dir poco sconvolgente, solo dopo le numerose proteste dei fan sono stati realizzati dei capitoli integrativi che portassero la serie ad un finale meno brusco e più “normale”. Ad ogni modo che la conclusione fosse una forzatura era evidente anche al lettore meno esperto.

1 – Gun blaze west

Gun blaze west

Dopo il successo stellare di Rorouni Kenshin, il mangaka Nobuhiro Watsuki torna sulle pagine di Shuisha con un’altra storia attesissima e carica di aspettative. Ancora una volta l’ambientazione è quella storica, non siamo più nel Giappone del 1800, ma nel far west.

Il protagonista, molto più shounen dell’opera precedente, vuole conquistare il segno del West che gli permetterà di accedere al Gun Blaze West.

Serie che ha resistito solo 28 capitoli prima di essere definitivamente soppressa, il maestro Nobuhiro non ha avuto nemmeno il tempo di costruire per intero la sua storia. A poco è servita la fama ottenuto grazie alle sue precedenti opere di spicco. Il mondo dei manga guarda sempre al futuro, mai al passato.

Fonte: Goboiano

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