Il Libro della Giungla – La Grande Letteratura a Fumetti Vol. 5 | Recensione

Pubblicato il 17 Giugno 2018 alle 10:00

Arriva uno splendido adattamento fumettistico di uno dei romanzi più celebri di Rudyard Kipling: Il Libro della Giungla! Non perdete questa proposta Mondadori Comics scritta da Djian e disegnata dal bravissimo Tieko!

Questo volume della serie La Grande Letteratura a Fumetti propone l’adattamento di quella che è forse l’opera più letta e amata di Rudyard Kipling: Il Libro della Giungla. Sebbene sia tuttora considerata un classico per ragazzi, affronta tematiche importanti, come quella della contrapposizione tra regno umano e animale e quella del contrasto tra le società britannica e indiana. Kipling era nato in India ed era fortemente legato alla sua patria; aveva, però, ricevuto un’educazione tipicamente inglese e vissuto per alcuni anni in Gran Bretagna. Era, in un certo senso, un uomo diviso tra due mondi.

Benché celebrato da tanti lettori, l’autore è stato però anche criticato, in quanto sostenitore, secondo alcuni, dell’imperialismo. Da un certo punto di vista, è così, ma bisogna inserire tale aspetto nel clima culturale e sociale dell’epoca in cui Kipling viveva. In ogni caso, era, in effetti, convinto della superiorità dell’occidente rispetto alle realtà reputate primitive e riteneva che la Gran Bretagna dovesse portare loro la luce della civiltà.

Il Libro della Giungla è di fatto un insieme di storie inserite nel contesto indiano e ha come protagonista Mowgli, un bambino abbandonato nella giungla che viene allevato da un branco di lupi. Trascorre quindi l’infanzia tra gli animali, apprendendone le abitudini e i comportamenti, e stringe amicizia con l’orso Baloo, la pantera Bagheera e la lupa Raksha. Ma ha anche un nemico, la tigre Shere Khan che ha giurato di divorarlo, e deve pure fare attenzione all’infido popolo delle scimmie.

La sceneggiatura è firmata da Djian che rispetta la trama del romanzo e si concentra sull’elemento avventuroso e immaginifico, ricavandone una trama dal ritmo serrato e avvincente. Non evita, però, di affrontare il tema delle contrapposizioni. Gli animali, infatti, vivono in una specie di sistema gerarchico e classista che richiama metaforicamente quello delle caste della società indiana. E il problema della discriminazione non è affatto trascurato. A un certo punto, infatti, Mowgli scoprirà che gli animali non lo considerano uno di loro e gli uomini, d’altro canto, non lo trattano al loro stesso livello.

Djian, come ho scritto, narra una storia appassionante e Mowgli sembra un’anticipazione di personaggi come Tarzan o il marvelliano Ka-Zar. Ci sono scontri, combattimenti con bestie feroci, sorprese e colpi di scena che piaceranno agli amanti dell’avventura allo stato puro. Questa versione è inoltre imperdibile per la qualità dei disegni. Tocca al bravissimo Tieko visualizzare l’universo narrativo di Kipling e ci riesce con indiscutibile maestria.

Il suo stile è naturalistico e dettagliato e il penciler rappresenta gli ambienti intimidenti della giungla o il paesaggio urbano dell’India con notevole perizia. Si rivela dinamico specialmente nelle sequenze d’azione e si concede inquadrature dal taglio cinematografico che gli consentono di esprimere visualmente gli stati d’animo dei personaggi. Gli animali, nello specifico, hanno un’aura di umanità e ciò appare evidente tramite gli sguardi.

Questo volume de La Grande Letteratura a Fumetti è il migliore finora uscito e piacerà sicuramente a quei lettori che apprezzano storie ambientate in contesti ancestrali e quasi fantasy. Da provare.

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