Elisabetta I – Historica Biografie Vol. 10 | Recensione

Pubblicato il 21 Aprile 2018 alle 17:00

Chi era Elisabetta I? Una spietata regina? Una donna anti-conformista che non temeva di sfidare le convenzioni del suo tempo? Una vittima della storia? Scopritelo in questo nuovo volume della collana Historica Biografie!

Mondadori Comics propone un nuovo volume della collana Historica Biografie che, come è facile intuire dal titolo, si concentra sulla vita di personalità che, nel bene e nel male, hanno fatto parlare di sé. Stavolta tocca a Elisabetta I, una delle donne più discusse e controverse di tutti i tempi. La sua rilevanza nella storia inglese ed europea è indiscutibile ma esprimere un giudizio definitivo sul suo conto è impresa ardua. Di solito, l’ambito del protestantesimo tende a vederla in una luce positiva. Non è così, invece, per ciò che concerne l’area cattolica.

Lo sceneggiatore Vincent Delmas cerca di descriverne la complessa personalità, avvalendosi della consulenza di Michel Duchein, autore di numerosi saggi dedicati ai sovrani britannici. La figura di Elisabetta Tudor, figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena, non è un personaggio facile da affrontare, anche perché lei stessa ha vissuto in un periodo decisamente difficile, caratterizzato da conflitti di tipo politico e religioso.

I dissidi di natura teologica, in effetti, sono uno degli elementi ricorrenti della trama. Una volta divenuta regina, Elisabetta decide di privilegiare i protestanti a scapito dei cattolici. Da ciò ne deriverà una disputa che si protrarrà per anni, fino ad arrivare al momento cruciale in cui sarà scomunicata dal Papa. Delmas delinea il ritratto di una donna dalle molteplici sfaccettature. Da un lato, abbiamo a che fare con una persona ambiziosa e coraggiosa che non teme di prendere decisioni impopolari e che, se necessario, dimostra di essere spietata, non esitando a condannare a morte chiunque possa risultare un ostacolo.

Dall’altro, ci presenta una donna indipendente che non vuole sposarsi (cosa impensabile per l’epoca, specialmente per una regnante). Le motivazioni, però, rimangono misteriose, poiché gli storici tuttora non sono riusciti a comprenderle davvero. Secondo alcuni, Elisabetta non intendeva condividere il potere con un marito; secondo altri, le ragioni vanno cercate nella sua vita sessuale, della quale, comunque, non si sa nulla. Delmas pare puntare sulla voglia di indipendenza di Elisabetta. Tuttavia, non manca di presentarcela in situazioni di vulnerabilità che contribuiscono, di tanto in tanto, a renderla più umana.

La rievocazione del periodo storico è riuscita ma se c’è un difetto in quest’opera lo si riscontra nella mancanza di approfondimento del lungo e complesso percorso esistenziale della protagonista. Come ho già rilevato in questa collana, un singolo episodio non basta a narrare tutti gli avvenimenti e, per forza di cose, Delmas è stato costretto a trascurare parecchi dettagli. Di conseguenza, il ritratto di Elisabetta risulta limitato.

I testi e i dialoghi sono comunque curati e profondi e da questo punto di vista l’autore ha certamente svolto un buon lavoro. I disegni sono invece stati affidati ad Andrea Meloni e Giulia Priori, che si occupa pure dei bei colori tenui e ombrosi. Il loro tratto è efficace ma a volte standardizzato. La raffigurazione delle sale del trono, dei paesaggi inglesi, delle costruzioni e dei costumi d’epoca è impeccabile; le figure umane sono, però, meno suggestive e più anonime.

Nel complesso, Elisabetta I è un lavoro interessante che forse non farà gridare al miracolo ma che potrà piacere agli estimatori del fumetto di provenienza francofona.

 

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