
Notizia incredibile rimbalzata sulla rete, l’autore giapponese Akira Yoshida è in realta solo uno pseudonimo del nuovo EIC della Marvel!
Il sito bleedingcool riporta che C. B. Cebulski, il nuovo editor-in-chief della Marvel di cui abbiamo già parlato negli scorsi giorni con questo articolo, ha rilasciato una dichiarazione davvero spiazzante proprio al noto sito inglese.
“Ho smesso di scrivere con lo pseudonimo di Akira Yoshida dopo circa un anno. Non era trasparente, ma mi ha insegnato molto sulla scrittura, la comunicazione e l’essere sotto pressione. Ero giovane ed ingenuo e avevo molto da imparare allora. Ma questa è una vecchia notizia che è già stata data, ora come nuovo redattore capo della Marvel sto girando pagina e sono entusiasta di iniziare a condividere tutte le mie esperienze Marvel con tutti i talenti emergenti al mondo”
La dichiarazione è dunque inequivocabile, e segue una serie di rumors e sospetti che già erano presenti nel mondo del fumetto; solo qualche giorno fa con la nomina di Cebulski a caporedattore della Marvel, il Brand Manager di Image Comics, David Brothers ha tweettato una sfida rivolta a tutti i giornalisti di comics, invitandoli a chiedere al nuovo EIC della Marvel come mai nei primi anni 2000 avesse pubblicato per la sua casa editrice una serie di fumetti utilizzando lo pseudonimo di Yoshida. La dichiarazione di Brothers ha fatto scoppiare una vera e propria tempesta sui social media, con fan e lettori che, insospettiti dalla dichiarazione del Manager hanno trovato conferme alla teoria nel riguardare i lavori a fumetti del presunto artista giapponese.
Questo “falso scrittore” aveva lavorato all’incirca tredici anni fa per le etichette Dreamwave e Darkhorse, e anche per la Marvel scrivendo opere importanti come Thor: Son of Asgard, Wolverine: Soultaker, X-Men:Age of Apocalypse e altri, e veniva presentato al mondo dei comics come una vera rarità: un autore di lingua non inglese, asiatico che scrivesse comics molto bene tanto da essere particolarmente apprezzato dal pubblico americano. Tuttavia non sono mai state reperite foto di questo misterioso autore giapponese, nonostante editor e addetti ai lavori lo abbiano sempre indicato come realmente esistente e spesso presente a convention e eventi di comics. Potete vedere qua sotto due lavori Marvel dell’autore, con visibile quindi lo pseudonimo Yoshida sulla copertina
Con l’ammissione di Cebulski non solo stanno scoppiando critiche e polemiche sui social media riguardo all’autore e alla Marvel stessa, ma si è addirittura iniziato a spargere un nuovo hashtag su twitter, per incoraggiare e sostenere la autenticità degli scrittori di fumetti asiatici, con l’hashtag #ActualAsianComicWriters come potete vedere nei seguenti post, pubblicati proprio da diversi fan ad indicare veri scrittori asiatici:
We responded to “Yi-Fen Chou” with #ActualAsianPoets. It’s only fair that white dude Marvel EIC C.B. Cebulski (aka Akira Yoshida) gets the same treatment.
Who are your favorite #ActualAsianComicWriters? I’ll start with Marjorie Liu, who writes Monstress. pic.twitter.com/8kR4QTnmvA
— Mark Tseng-Putterman (@tsengputterman) 28 novembre 2017
The Luna Brothers #ActualAsianComicWriters pic.twitter.com/2Ay6bgQsJI
— OrionAnakari⚡ (@OrionAnakaris) 29 novembre 2017
Larry Hama is a legendary comic artist/writer who worked on GI Joe and Wolverine. He was also part of the grassroots Asian American community art group Basement Workshop in the 1970s. #ActualAsianComicWriters pic.twitter.com/upINSSqoCB
— Mark Tseng-Putterman (@tsengputterman) 29 novembre 2017
Ci aspettiamo che la vicenda faccia discutere ancora a lungo, soprattutto vista la recente nomina di Cebulski a editor in chief della Casa delle Idee.