Arrow 6×07 – Thanksgiving | Recensione

Pubblicato il 24 Novembre 2017 alle 20:00

Puntata “tematica” per lo show principale dell’Arrowverse.

Arrow arriva senza ombra di dubbio da un ottimo filotto di episodi compreso l’ultimo la cui recensione trovate qui; tuttavia con l’imminente crossover che coinvolgerà l’Arrowverse la prossima settimana e la midseason finale ad una manciata di episodi di distanza era importante continuare ad alimentare questa inerzia positiva ma allo stesso tempo iniziare davvero ad entrare nel cuore delle trame di questa sesta stagione.

Thanksgiving è, come esplicitamente recita il titolo, ambientato alla vigilia della più importante festività americana ma non è affatto un episodio dai toni positivi anzi è un episodio che ruota intorno all’idea di conflitto non solo con il villain introdotto qualche puntata fa, Cayden James, ma anche fra gli stessi membri del Team Arrow.

Mentre Oliver Queen viene arrestato dall’FBI con l’accusa di essere Green Arrow, James mette in moto un piano per costruire una bomba ed il Team Arrow si mette quindi sulle sue tracce ma senza fare i conti con l’infortunio di Diggle che a quanto pare si è riacutizzato costringendo lo stesso Oliver, uscito di prigione su cauzione, a indossare nuovamente i panni di Green Arrow.

L’episodio poggia allora su due climax: il confronto più volte rimandato fra Oliver e Diggle e quello fra Green Arrow e James.

La sotto-trama di Diggle e la sua legittimazione/permanenza nei panni di Green Arrow, che sembrava essere stata liquidità senza particolari conseguenze, viene ripresa ed il confronto con Oliver, completamente all’oscuro dell’infortunio, in un drammatico confronto.

La sempre ottima alchimia fra Amell e Ramsey qui trova uno dei suoi picchi più alti: i due si scambiano accuse reciproche lasciando trasparire tutta la sofferenza ed il sacrificio che entrambi hanno compiuto e tutt’ora compiono avendo scelto la vita da vigilanti.

Quella che sembra una frattura insanabile viene ricucita a fine episodio con un importante cambiamento nello status quo: Oliver vestirà nuovamente i panni di Green Arrow almeno finché Diggle non si sarà completamente ristabilito.

Per quanto questa scelta risulti scontata, nella sua maturazione lungo l’episodio alla fin fine è di fatto organica e si inserisce perfettamente nell’economia del percorso che gli showrunner stanno cercando di tracciare per Oliver, l’idea cioè di mostrare quei tentativi per allontanarsi dal costume e la conseguente tensione che invece lo porta nuovamente ad indossarlo.

Il confronto fra Green Arrow e James giunge invece in maniera quasi inaspettata e fornisce un primo scorcio sulle motivazioni del villain, che però, a dirla tutta, risultano per il momento troppo fumose. In realtà è tutto il personaggio ancora troppo generico e che risulta davvero interessante solo per la grande interpretazione di Michael Emerson il qualche fra l’altro eleva anche la prestazione di Katie Cassidy nei panni di Black Siren.

E’ interessante constare però come tutto l’episodio, e a questo punto tutta la stagione finora, si muovo lungo il filo conduttore del concetto di eredità, del costume ad esempio, e più in generale del rapporto padre/figlio.

Una regia molto pacata non fa molto per aiutare le comunque buone prestazioni attoriali di Stephen Amell, David Ramsey e Michael Emerso inoltre l’episodio è privo di scene d’azione degne di nota non solo perla piattezze delle soluzioni registiche da questo punto di vista ma anche per le grossolane coreografie con cui vengono orchestrate.

Thanksgiving è un episodio solido ma non spettacolare che riesce sia a preparare il terreno per il prossimo crossover Crisi on Earth-X sia inizia l’ascesa che porterà alla mid-season finale, speriamo, su una nota positiva.

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