Stranger Things 2: tutti gli Easter Eggs e le curiosità

Pubblicato il 3 Novembre 2017 alle 13:00

Come nella prima stagione di Stranger Thigs i protagonisti hanno potuto scoprire il nemico con cui avevano a che fare grazie a una sessione di Dungeons & Dragons, il Manuale dei Mostri di questo celebre gioco di ruolo avrà anche in questa seconda stagione un ruolo molto importante. Ma indizi e riferimenti non si riducono al solo D&D. In questo articolo, analizzeremo i vari Easter Egg presenti nella seconda stagione di Stranger Things, di cui potete anche trovare qui la nostra recensione.

Musica, videogiochi, film cult, Dungeons & Dragons: tutti questi elementi non sono inseriti in maniera casuale all’interno delle scene, ma hanno un ruolo funzionale alla storia, per cui sono sempre strettamente legati ad essa. Gli Easter Egg sono talmente tanti che, per una maggiore comodità nella consultazione, abbiamo deciso di suddividere in base agli episodi in cui compaiono.

ATTENZIONE, PERICOLO SPOILER! Teniamo a precisare che proseguendo nella lettura di questo articolo potreste trovare qualche piccolo spoiler sulla trama della seconda stagione di Stranger Things. 

  • Capitolo Uno: Mad Max

Il titolo dell’episodio: MADMAX è il nickname usato da Maxine “Max” Hargrove (Sadie Sink), una ragazza arrivata da poco in città. Ovviamente, questo è un riferimento alla saga cinematografica di Mad Max, che è anche il nome del protagonista dei primi film, interpretato da Mel Gibson.

Terminator: il film è proiettato al cinema, poiché fu pubblicato per la prima volta il 26 ottobre 1984.

L’Esorcista: le scene che vedono come protagonisti Will, Joyce e il dottor Owens (Paul Reiser) sono un riferimento al primo atto di uno dei film horror più celebri della storia: L’Esorcista, del 1973. La scena citata è proprio quella in cui si vede il personale medico cercare di capire cosa ci sia che non va in una posseduta Linda Blair.

Dragon’s Lair: quando vediamo per la prima volta i 4 protagonisti centrali della storia, ovvero Mike Wheeler, Dustin Henderson, Lucas Sinclair e Will Byers, i ragazzi sono intenti a racimolare spiccioli per poter giocare al classico videogioco arcade Dragon’s Lair, pubblicato nel 1983 e che si differenziava dagli altri giochi classici dei cabinati grazie a uno stile grafico molto suggestivo, creato grazie a bellissimi disegni fatti a mano:

Dragon’s Lair è conosciuto anche per essere un gioco incredibilmente difficile, il che già basterebbe a renderlo molto costoso. Il problema, però, era anche il costo di una singola partita, cioè 50 centesimi, mentre solitamente un cabinato richiedeva solo un quarto di dollaro. Questo spiega perché i ragazzi siano così frustrati quando ci giocano e come mai abbiano bisogno di così tanti spiccioli! Mike rischierà addirittura di essere messo in punizione, avendo rubato le monete dal salvadanaio di sua sorella.

Dragon’s Lair è una avventura fantasy in cui il protagonista Dirk the Daring è in missione per salvare la principessa Daphne da un drago, che l’ha imprigionata nel castello di uno stregone malvagio. I giocatori muovono il cavaliere attraverso il castello e le caverne al di sotto di esso, in cui deve anche sconfiggere una serie di mostri e ostacoli. E morire molte, molte volte: seppellito dalle macerie, strangolato dai tentacoli di un mostro, impalato o consumato dal fuoco.

Già da questa descrizione, si possono evincere degli indizi su cosa sta per accadere ai nostri eroi, i quali viaggiano all’interno dei tunnel di recente formazione al di sotto di Hawkins per combattere dei mostri bruciandoli con il fuoco. Ma chi è la principessa Daphne in questo scenario? Will Byers, poiché i suoi amici e familiari combattono per poterlo liberare dalle grinfie del Mostro Ombra.

Centipede: anche se Dustin è particolarmente frustrato mentre gioca a Dragon’s Lair, il ragazzo può sempre consolarsi sapendo di detenere ancora il record del punteggio più alto per altri 2 videogiochi: Centipede e Dig Dug. Purtroppo per Dustin, però, il suo punteggio a Dig Dug è stato superato dal giocatore misterioso “MADMAX”.

Dig Dug: per via della sua natura, Dig Dug è molto più strettamente collegato alla storia rispetto a Dragon’s Lair. Infatti, è così importante che il quinto episodio si intitola proprio come questo storico arcade.

Pubblicato nel 1982, in Dig Dug i giocatori controllano il protagonista, che scava dei tunnel sotterranei, distruggendo, nel frattempo, i mostri che incontra:

Sembra proprio quello che avverrà in seguito, nello specifico quando Hopper scava una buca che lo condurrà all’interno di un labirintico percorso creato da tunnel sotto terra, in cui saranno presenti anche dei nemici da affrontare. Proprio come in Dig Dug.

Life Is Strange? In questo caso, non è certo che si tratti di una vera citazione, ma se fosse una coincidenza sarebbe quantomeno strana: un dettaglio che non sarà certo sfuggito al pubblico di videogiocatori è presente in questo primo episodio. Ecco come si presenta ai suoi compagni Maxine:

 

Se vi suona familiare, forse è perché anche la protagonista di un videogioco si chiama Maxine, ma preferisce essere chiamata Max: si tratta di Max Caulfield, protagonista del videogioco a episodi creato da Dontnod Life Is Strange.

  • Capitolo Due: Dolcetto o scherzetto, matto

E.T.: Quando Undici si avvicina a Hopper con l’intento di porgli la fatidica domanda: “Dolcetto o scherzetto?”; la ragazza lo fa indossando un costume da fantasma fatto con un semplice lenzuolo bianco con due buchi per gli occhi. Questa scena è una citazione di E.T., più precisamente della scena in cui i protagonisti travestono il loro amico alieno da fantasma nello stesso modo:

 

Ghostbusters: i ragazzi si vestono per Halloween da Acchiappafantasmi, ma questa famosissima commedia horror del 1984 è citata anche nella scena in cui Hopper si ritrova le mani intrise di melma e cerca di liberarsene scuotendo rapidamente la mano, un po’ come fa il professor Peter Venkman nella celebre scena della libreria con Slimer.

Nightmare: Nancy si reca alla festa a casa di Tina per potersi comportare da “stupida teenager”: sia i nomi delle ragazze che le attività menzionate sono un riferimento al classico slasher di Wes Craven, anch’esso targato 1984.

  • Capitolo Tre: Il Girino

I Tre Moschettieri: quando Dustin decide di tenere con sé la strana creatura che ha trovato nel suo bidone della spazzatura, credendolo inizialmente un girino, il ragazzo sceglie per lui il nome D’Artagnan, Dart, per gli amici. Questo romanzo, scritto da Alexandre Dumas nel nel 1844, è citato anche quando si scopre che il “dolcetto” preferito, sia di Dustin che di Dart, è la barretta 3 Musketeers.

I Gremlins: diretto da Joe Dante e prodotto da Steven Spielberg, I Gremlins è un film cult degli anni ’80 e proiettao nei cinema per la prima volta sempre nel 1984, anno in cui, lo ricordiamo, è ambientata la seconda stagione di Stranger Things. Dart detesta profondamente la luce ed è soggetto a una metamorfosi a causa della quale si trasformerà da animaletto adorabile a una sorta di creatura mostruosa, un po’ come avviene ai Mogwai, i quali si trasformano in Gremlins se si dà loro da mangiare dopo la mezzanotte.

Capitolo Quattro: Will il Saggio

La Casa: quando Undici apre la porta che conduce al seminterrato nella casetta nel bosco, si può notare che è presente una scena simile nel film del 1981 scritto e diretto da Sam Raimi.

Alien: nel classico primo film della saga, la cui regia fu affidata dagli sceneggiatori Dan O’Bannon e Ronald Shusett a Ridley Scott e che vide la luce nel 1979, viene mostrato il ciclo vitale degli Xenomorfi: un uovo racchiude il primo stadio di questo “organismo perfetto”, chiamato Facehugger; una volta giunto sul volto dell’ospite, dal Facehugger viene spinto nel corpo dell’ospite, attraverso la sua bocca, il Chestburster, così chiamato perché, dopo un certo periodo di tempo passato a crescere all’interno del corpo dell’ospite, in questo stadio lo Xenomorfo sfonda il suo torace. L’ultimo stadio evolutivo dello Xenomorfo non ha invece un vero e proprio nome.

Questa breve lezione di fisiologia aliena serve a spiegare che Dart ha dei tratti in comune con lo Xenomorfo: anche lui muta forma e cresce in maniera esponenziale, arrivando anche a divorare Mews, il gatto della famiglia di Dustin. Questo particolare è interessante, perché in Alien l’unico altro essere vivente che sopravvive allo Xenomorfo oltre a Ellen Ripley (una grandissima Sigourney Weaver) è proprio il gatto.

Come se tutto questo non bastasse, uno degli interpreti di Stranger Things è Paul Reiser, che ha recitato anche in Aliens: Scontro Finale.

Capitolo Cinque: Dig Dug

La Casa: nel film, alcuni tralci e radici attaccano una ragazza; la scena è citata quando i tralci attaccano e intrappolano Hopper.

I Goonies: Sean Astin ha interpretato Mikey Walsh in quel pezzo di storia del cinema che è questo film del 1985; in questo episodio di Stranger Things, l’attore stesso cita il film che lo ha visto fra i protagonisti quando vede una “X” su quella che scoprirà di lì a breve essere una mappa di tunnel che si diramano al di sotto della cittadina di Hawkins e si chiede se la “X” indichi il tesoro di un pirata: è un chiarissimo riferimento al tesoro di Willy L’Orbo.

IT: nel romanzo del 1986 IT, scritto dal re dell’horror Stephen King, i protagonisti sono legati fra loro da un giuramento di sangue; in maniera simile, Nancy e Jonathan mostrano i palmi delle loro mani, che recano due cicatrici identiche, grazie alle quali si è creato un legame fra i due ragazzi, poiché dimostra che hanno condiviso un evento traumatico, un legame simile, appunto, appunto che hanno i protagonisti di IT.

Dig Dug: come già anticipato, questo classico arcade consiste nello scavare tunnel e nello sconfiggere i nemici, un po’ come accade in questo episodio.

Capitolo Sei: La spia

L’Esorcista: nella scena rappresentata dall’immagine qui in alto, Winona Ryder sembra ricordare molto la madre di Regan, poiché entrambe le donne sono preoccupate per i loro figli e si rendono conto che i medici non riescono a dare loro delle risposte certe su cosa stia avvenendo ai ragazzi, chiedendo loro spiegazioni su cosa stia accadendo. Inoltre, poiché Will è posseduto, come Regan, il riferimento al classico della cinematografia horror del 1973 è ulteriormente rimarcato.

Alien e Aliens: Scontro Finale: i film sono citati quando si vede la “muta” che si lascia alle spalle Dart durante le sue metamorfosi. Un ulteriore riferimento al Aliens: Scontro Finale è rintracciabile nel momento in cui i protagonisti di Stranger Things realizzano che non hanno a che fare con un solo Demo-cane, ma che sono molti di più. Inoltre, il dottor Owens, interpretato da Paul Reiser, cita il suo personaggio di Aliens: Scontro Finale, Burke, quando chiede a Joyce di fidarsi di lui. Anche il “bip” e il radar, che mostra le tracce di persone e Demo-cani, ricorda questa saga.

Lo Squalo: Dustin e Steve lasciano bocconcini di carne lungo la via per attirare Dart, che è nel frattempo scappato via, in modo simile a quanto avviene nel film Lo Squalo, nella scena in cui gettano in mare delle esche per attirare il terribile predatore.

Capitolo sette: La sorella perduta

Life Is Strange: potrebbe trattarsi anche in questo caso di una semplice coincidenza, ma Life Strange sembra essere citato una seconda volta: qui, viene mostrata una farfalla molto simile a quella che vede Maxine quando scopre i suoi poteri:

  • Capitolo Otto: Il Mind Flayer

Jurassic Park: quando diventa necessario far tornare l’elettricità nell’Hawkins National Laboratory, si può riscontrare un collegamento con Jurassic Park, il celebre film diretto da Steven Spielberg datato 1993.

Ghostbusters: Dustin crea la definizione “Demo-cani” per le creature come il suo D’Artagnan, che ricordano appunto un incrocio fra dei cani e il Demogorgone, il che fa tornare alla memoria Zuul e Gozer di Ghostbusters.

L’Esorcista: in una scena Will, la cui coscienza sta per soccombere al Mostro Ombra, cerca di comunicare attraverso l’alfabeto Morse che è necessario “chiudere la porta”; in maniera simile, Regan chiede aiuto attraverso una comunicazione del suo subconscio, ormai quasi del tutto sopraffatto dal demone che la possiede.

Dungeons & Dragons: il Demogorgone non è la sola creatura presente nel Manuale dei Mostri di D&D a essere menzionata nella serie. Questa volta, il preziosissimo Manuale torna in aiuto dei ragazzi quando Dustin associa il Mostro Ombra al Mind Flayer, rappresentato alla pagina 70 del Manuale dei Mostri di Dungeons & Dragons; si tratta di una creatura in grado di possedere esseri senzienti grazie ai suoi potentissimi poteri psichici.

  • Capitolo Nove: La Porta

L’Esorcista: il riferimento è chiaro e riscontrabile nella scena in cui, dopo un crescendo, Will viene letteralmente esorcizzato dalla presenza nel suo corpo del Mostro Ombra/Mind Flayer, dopo che il suo corpo è stato notevolmente riscaldato e grazie alla ferrea volontà di sua madre, che non si è mai arresa e ha sempre lottato strenuamente per aiutare suo figlio più giovane.

Alien: quando Undici e Hopper sono intenti a chiudere “la porta”, i due possono vedere una immagine del mostro nel Sottosopra; la sua sagoma qui sembra ricordare la forma della testa di uno Xenomorfo.

Questo articolo si sarebbe anche potuto concludere qui, ma c’è un altro elemento molto importante che caratterizza questa serie: la musica. Con una miriade di brani storici degli anni ’80, la colonna sonora di questa seconda stagione di Stranger Things ha un ruolo notevole, proprio come avviene nella prima stagione.

Per questo, abbiamo scelto di elencare i brani musicali più conosciuti in una sezione a sé stante. Se non ricordate o non conoscete queste canzoni, niente paura! Per ogni brano, infatti, potrete anche trovare un link diretto al relativo video su YouTube. Come potrete notare, molto spesso i brani sono strettamente connessi alla scena in cui sono presenti, il che denota un lavoro di ricerca notevole. Proseguite pure nella prossima e ultima pagina per calarvi ulteriormente nel decennio in cui questa serie televisiva è ambientata!

  • Bonus: la colonna sonora

Devo, “Whip It”: quando Will Byers (Noah Schnapp) arriva per la prima volta nella sala giochi di Hawkins.

Oingo Boingo, “Just Another Day”: quando viene mostrata Hawkins illuminata dalla luce del giorno per la prima volta.

Scorpions, “Rock You Like a Hurricane”mentre Billy (Dacre Montgomery) arriva per la prima volta in città.

Roy Clark, “Spooky Movies”: quando Joyce (Winona Ryder) e Bob (Sean Astin) si prendono una piccola pausa dal lavoro.

Tema musicale di Ghostbusters: canticchiato dai ragazzi travestiti da Acchiappafantasmi per Halloween.

Ted Nugent, “Wango Tango”: Billy ascolta questa canzone nella sua automobile quando sta per investire i ragazzi in bicicletta.

Mötley Cruë, “Shout at the Devil”: uno dei brani della festa di Halloween dei ragazzi più grandi.

Duran Duran, “Girls on Film”: sempre durante la stessa festa di Halloween.

Kenny Rogers & Dolly Parton, “Islands in the Stream”: è la canzone scelta per il primo ballo insieme di Bob e Joyce.

Bobby Pickett, “Monster Mash”: quando i ragazzi vestiti da Ghostbusters vanno in giro per il classico “Dolcetto o Scherzetto”.

Jim Croce, “You Don’t Mess Around With Jim” by Jim Croce: quando Hopper (David Harbour) e Undici (Millie Bobby Brown) rimettono in ordine la loro casetta nel bosco.

Paul Engemann,”Push it to the Limit”: quando Billy e Steve Harington (Joe Keery) si affrontano sul campo da basket.

Billie Holiday, “No More”: quando Muray Bauman (Brett Gelman) cerca di pensare a come rendere appetibile per i media la notizia bomba che gli hanno appena rivelato Nancy (Natalia Dyer) e Jonathan (Charlie Heaton).

Artie Shaw, “There’s Frost on the Moon”: nelle scene in cui c’è incertezza su quanto potrebbe avvenire fra Nancy e Jonathan.

Billie Holiday, “You Better Go Now”: quando Nancy e Jonathan condividono un momento di intimità.

Roy Orbison, “Blue Bayou”: il mattino dopo.

Queen, “Hammer to Fall”: durante una delle prime scene che mostrano il legame di amicizia che si sta rafforzando fra Dustin (Gaten Matarazzo) e Steve.

Ratt, “Round and Round”: quando Billy si allena a casa sua.

Bon Jovi, “Runaway”: in modo evocativo, quando Undici si mette in viaggio per poter incontrare Kali (Linnea Berthelsen).

The Runaways, “Dead End Justice”: durante il cambiamento di look di Undici.

Icicle Works, “Bird’s Fly (Whisper to a Scream)”: quando Undici torna a casa dai suoi amici, a Hawkins.

Metallica, “The Four Horsemen”: un altro brano che dà la carica a Billy mentre si allena.

The Clash, “Should I Stay or Should I Go”: già presente nella prima stagione di Stranger Things, questo brano torna ironicamente in questa seconda stagione quando si cerca di esorcizzare il Mostro Ombra dal corpo di Will per la prima volta.

Barbara Streisand, “The Way We Were”la signora Wheeler la sceglie per rilassarsi nel suo bagno caldo.

Donna Summer, “I Do Believe I Fell in Love”: questo pezzo dal titolo evocativo parte quando la signora Wheeler incontra per la prima volta Billy. Mentre è in accappatoio. Bobby Helms,

Bobby Helms, “Jingle Bell Rock”: durante i preparativi per il ballo Hawkins Middle Snow Ball del 1984.

Pat Benatar, “Love is a Battlefield”: il titolo di questo brano è quasi un promemoria e un ammonimento per Dustin, che lo ascolta quando Steve lo accompagna in auto al ballo.

Olivia Newton John, “Twist of Fate”: quando Dustin arriva al ballo.

Cyndi Lauper, “Time After Time”: uno dei brani scelti per il ballo che fa da sottofondo musicale alla scena in cui tutti i ragazzi sono intenti a ballare.

The Police, “Every Breath You Take”: creduto erroneamente da molti un pezzo romantico, questo brano è in realtà associabile più allo stalking che all’amore; questa premessa è necessaria per comprendere meglio come mai sia stato scelto questo brano come sottofondo per la scena in cui il Mind Flayer incombe minacciosamente sulla cittadina di Hawkins, a indicare che questa presenza maligna non ha alcuna intenzione di andarsene.

Fonti: CBR, CBR 2, THR.

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