Marvel: il cinema come motore dell’industria, un bilancio del SDCC 2017

Pubblicato il 27 Luglio 2017 alle 14:00

A poche ore dalla chiusura dell’edizione 2017 del San Diego Comic-con è tempo di bilanci!

Una edizione ricca quella di quest’anno del SDCC come non accadeva da qualche anno a questa parte con un ritrovato equilibrio fra le varie anime che oramai costituiscono l’industria dell’intrattenimento ed un ritrovato interesse anche per il fumetto anima della manifestazione e dell’industria tutta.

La Marvel si presenta al SDCC forte delle sue produzioni cinematografiche e televisive con un occhio di riguardo anche per i fumetti dove è in atto una profonda riorganizzazione sotto l’egida Legacy.

L’articolo è diviso in 3 pagine:

  • PAGINA 1 – I FILM
  • PAGINA 2 – I FUMETTI
  • PAGINA 3 – LE SERIE TV

I Film: chiudendo un’era diversificando la proposta

La Marvel ed i Marvel Studios stanno per chiudere un’era con Avengers Infinity War. Sulla portata del film c’è poco da discutere e definirlo kolossal è poco – se siete riusciti a vedere il trailer trapelato online capite perfettamente a cosa mi riferisco.

Sulla riuscita di Infinity War sinceramente ci sono pochi dubbi visto che al timone ci sono i fratelli Russo, autori delle pellicole migliori del MCU, tuttavia non si può guardare con malinconia al film: riuscirà infatti a perfezionare la formula del primo Avengers e a concentrare in maniera organica la moltitudine di personaggi? Ma soprattutto sarà davvero il canto del cigno per molti di questi attori e forse per alcuni di questi personaggi?

Questi due quesiti spostano inevitabilmente l’attenzione su quello che verrà prima di Infinity War e quello che verrà dopo.

Thor Ragnarok e Black Panther sono quelli che verranno prima ed incarnano le anime migliori e quelle che hanno decretato il successo del MCU. Da un lato infatti il trailer di Thor – a detta di molti il miglior trailer mostrato al SDCC – ha dato un assaggio di una pellicola epica che sembra aver metabolizzato la formula action/comedy de I Guardiani della Galassia: che questa formula soddisfi o meno è una questione personale, soprattutto quando a parlare sono i fan di vecchia data, tenendo bene a mente che è il pubblico “generalista” che decreta il successo di queste pellicole il quale ha molto, molto gradito la formula di GotG.

Dall’altro lato c’è Black Panther con la sua ambientazione esotica e quel piglio a-là Winter Soldier che dovrebbe accontentare chi oltre l’azione cerca quel world-building, quel background eterogeneo tipico dei fumetti Marvel.

Captain Marvel e Ant-man and The Wasp sono quello che invece verrà dopo.

Da un lato si espanderà il lato cosmico del MCU e lo si farà ambientando Captain Marvel nel 1990 cioè recuperando, forse, quella formula nostalgia che in parte aveva sancito la fortuna del primo Guardiani della Galassia, ma ancora più interessante è la scelta di “adattare” sul grande schermo la Guerra Kree-Skrull cioè uno degli eventi fondamentali nella storia dei comics della Marvel. Ora è indubbio che non ci potrà essere un adattamento pedissequo della saga ma è intrigante sapere che gli Studios stiano iniziando a scavare nella mitologia fumettistica più attentamente.

Ant-man rimane per me uno dei prodotti più sottovalutati del MCU non solo come concept ma anche come realizzazione il primo film era apprezzabilissimo per equilibrio e sobrietà di una sceneggiatura che offriva divertimento, azione ed accontentava sia grandi che piccini. I casting di Laurence Fishburne e Michelle Pfeiffer, oltre all’immenso Walton Goggins, sono indicativi di come gli Studios credano in questo franchise se non altro perché in maniera convincente, e molto naturale, ha saputo affrontare il tema dell’eredità del manto – quella Legacy di cui l’universo fumettistico sembra avere un disperato bisogno.

Momentaneamente seppellita l’ascia di guerra con Sony grazie al successo di Spider-man: Homecoming, l’altra detentrice dei diritti dei personaggi Marvel ovvero Fox inizia a riorganizzarsi con Deadpool 2, i cui lavori proseguono senza intoppi, ma soprattutto annunciando a sorpresa lo sviluppo di una pellicola dedicata al Doctor Doom ed affidata allo showrunner di Legion Noah Hawley.

L’ipotesi è più che stuzzicante: Doom è il più grande villain del Marvel Universe – complesso, tragico e malleabile per quasi qualsiasi tipo di storia si voglia raccontare – ma come lo tratterà la Fox? Nel più recente reboot dei F4 l’interpretazione di Toby Kebbell è stata insufficiente, come tutto il film del resto, fatto sta che l’entusiasmo per questo annuncio dimostra ancora una volta come i veri fan della Marvel sentano la mancanza dei F4 e del loro insostituibile parco personaggi.

Ritornando per un attimo al versante mutante rispunta il film su Gambit con Channing Tatum progetto naufragato negli ultimi anni… come si può sviluppare un film su uno dei mutanti meno conosciuti dal grande pubblico se non grazie alla seminale serie animata? non sarebbe quindi meglio concentrarsi magari su altro sempre legato all’universo degli uomini X?

I Fumetti: voltare pagina ripartendo da… Captain America, X-Men e Thanos!

In pieno clima Legacy la Marvel ha contenuto al massimo in suoi annunci in ambito fumettistico.

E’ un momento delicato per la Casa delle Idee inutile nasconderlo tuttavia i segnali di ripresa ci sono e passano da 3 annunci: il ritorno di Captain America, gli X-Men e Thanos.

Terminato il controverso Secret Empire la Marvel farà ritornare il suo eroe eponimo affidandolo a Mark Waid e Chris Samnee la scelta non è dettata solo dalla volontà di puntare su un team creativo rodato e dal sicuro appeal commerciale ma soprattutto da quella di scavare fino alle radici del personaggio con un autore che già in epoche altrettanto complesse e difficili aveva fornito il suo contributo in termini di sensibilità e conoscenza “enciclopedica” non solo del personaggio ma anche di tutto l’universo Marvel.

Discorso simile quello degli X-Men con la scelta di Ed Piskor (Hip Hop Family Tree) che dimostra la chiara volontà di dedicare ai mutanti, forieri per quasi due decenni del successo della casa editrice, un progetto di “prima fascia” che possa fare avvicinare nuovi ma soprattutto vecchi lettori attraverso un excursus nella lunga storia editoriale dei personaggi creati da Stan Lee e Jack Kirby.

Per Thanos invece si uniscono due esigenze della casa editrice: da un lato aver in cantieri progetti fumettistici che possano supportare quelli cinematografici dall’altro la necessità di iniettare linfa vitale fresca nel suo parco autori… e che autori! Occhio lettori Marvel perché se a Donny Cates e Geoff Shaw verrà data possibilità di lavorare in tranquillità il successo è assicurato, recuperate le loro serie Image God Country per credere!

 

Le serie tv: formula che vince non si cambia

Dal punto di vista televisivo la Marvel ha trovato due formule vincenti, nella misura in cui per vincenti si intenda soddisfacenti.

Da un lato abbiamo il mini-universo Netflix: poche settimane ci separano dal debutto di The Defenders, mentre Luke Cage e Iron Fist sono state già confermate per una seconda stagione ed i fan scalpitano per The Punisher.

Tuttavia la Marvel, come già fatto qualche anno in ambito fumettistico, punta fortissimo su Inhumans.

Il trailer mostrato al SDCC ha scatenato non poche critiche riguardanti soprattutto la “pochezza” degli effetti speciali, ma anche il casting ed alcune scene stilistiche insomma a detta dei fan il problema sembra essere lo “scarso” budget con cui questa serie è stata realizzata. Intanto però la Marvel ha già confermato di voler far incontrare Inhumans e Agents of SHIELD.

Proprio il fan-favourite Agents of SHIELD – già confermato per una stagione – rimane il prodotto più apprezzato dai fan di vecchia data della Casa delle Idee anche se cronicamente non supportato da ascolti che permettano allo show di viaggiare tranquillo… che la prossima sia davvero l’ultima stagione?

Non bisogna dimenticarsi né di Legion – che ha ottenuto un buon riscontro di pubblico e critica e tornerà con un’altra stagione seppur con qualche episodio in meno – e la nuova Runaways, progetto interessante perché catapulterà la Marvel in una fascia demografica completamente diversa da quella su cui ha basato i suoi successi televisivi e storicamente, nel bene e nel male, territorio della concorrenza. Di certo sarà interessante vedere sviluppata una serie lontana anni luce dalla sfarzosità del MCU o da quello urbano delle serie Netflix.

A margine da segnalare la serie animata dedicata a Big Hero 6. Il film d’animazione che vinse l’Oscar nel 2016 diventa una serie animata il cui compito è quello di catturare la stessa freschezza del film, film che a mio modo di vedere rimane il miglior prodotto dei Marvel Studios perfettamente bilanciato fra azione ed umorismo, con personaggi accattivanti ed un villain degno di questo nome. La serie quindi è sicuramente da provare…

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