Le migliori serie tv da recuperare questa estate

Pubblicato il 25 Luglio 2017 alle 14:00

Siete stati impegnati negli scorsi mesi e ora che è arrivata l’estate volete recuperare tutte le serie tv che vi siete persi? MangaForever ha pensato di consigliarvi le migliori del 2017!

Game of Thrones sarà anche arrivato in ritardo quest’anno, ma il 2017 televisivo finora ci ha offerto tantissima qualità, e nelle forme più disparate. Ora che siamo in piena estate e il tempo libero a disposizione dovrebbe essere aumentato, fra un bagno al mare e una partita a beach volley non potete assolutamente perdervi le dodici serie che vi consigliamo in questo articolo!

12. The Americans

La penultima stagione dello spy-thriller targato FX non rallenta in vista del gran finale (che arriverà nel 2018), anzi accelera a tavoletta e punta verso il traguardo. Nel farlo, non scorda di esplorare le drammatiche dinamiche familiari dei Jennings e della loro a dir poco complicata quotidianità di spie sovietiche dormienti in territorio americano. Ideale per un’estate al cardiopalma.

11. Master of None

Con la seconda stagione di Master of None i creatori Aziz Ansari e Alan Yang hanno dimostrato di voler rendere il loro show molto più che un semplice divertissement. D’altronde, quale altra sitcom è abbastanza intelligente da potersi permettere di citare Ladri di Biciclette?-

10. Taboo

Ridley Scott. Steven Knight. Tom Hardy. Se questi tre nomi non bastano a farvi venire l’acquolina in bocca, immaginateli invischiati fino alle ginocchia nel fango delle putride atmosfere della Londra di fine ‘700, fra intrighi politici, magia nera e visioni disturbanti. In più c’è anche Jonathan Price nei panni del machiavellico leader della Compagnia delle Indie, che non guasta mai.

09. Legion

Surreale e innovativo, Legion è la nuova serie Marvel creata da Noah Hawley (lo showrunner di Fargo). Quello che troverete negli otto episodi della prima stagione di questo show non lo troverete da nessun’altra parte, perché prima d’ora non era mai stato fatto niente di simile nella storia della televisione.

08. Big Little Lies

Un cast d’eccezione (che include Reese Whiterspoon, Nicole Kidman, Laura Dern, Shailene Woodley e un fenomenale Alex Skarsgård) si mette al servizio del bravissimo Jean Marc Vallée (regista di The Young Victoria, Dallas Buyers Club, Wild) in questa stupenda mini-serie in sette episodi prodotta da HBO. Un omicidio, tanti misteri, abusi domestici, infedeltà e infanzie segnate sono gli ingredienti di questo mirabile dark drama che non potete lasciarvi sfuggire.

07. American Gods

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Forse la serie con più risonanza politica del 2017, American Gods vede la luce grazie a Starz dopo anni di gestazione (in un primo momento si era pensato ad un adattamento cinematografico, poi accantonato perché ritenuto impossibile). Tratto dall’omonimo romanzo di Neil Gaiman, la serie di Bryan Fuller (Hannibal) mescola esistenzialismo al fantasy on the road, sfruttando come stazioni di servizio temi delicatissimi e attualissimi come il razzismo, l’immigrazione, la differenza di classi sociali, la circolazione delle armi e il contrasto fra passato e futuro. Ne viene fuori un astuto, cinico e affascinante ritratto dell’America (e del mondo) di oggi dal quale c’è tanto da imparare.

06. Better Call Saul

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La narrazione a fuoco lento di Vince Gilligan raggiunge le vette dei tempi che furono, lasciando da parte le atmosfere crime di Breaking Bad per concentrarsi sul dramma familiare. Il conflitto fra Jimmy e Chuck si trasforma in tragedia shakesperiana, mentre Albuquerque si prepara a diventare il campo da gioco del freddo e riflessivo Gus Fring.

05. Fargo

Come fare a superare la qualità di due stagioni praticamente perfette? Se siete Noah Hawley non è poi tanto difficile, e vi basterà sfornare una terza stagione addirittura superiore alle prime due. Con Fargo 3 tantissime storyline si intersecano in una vicenda ad ampio respiro fatta di omicidi, tradimenti, amori, dispute familiari, dispute legali e surrealismo puro. Il formidabile cast (Carrie Coon, David Thewlis, Mary Elizabeth Winstead e un Ewan McGregor da Emmy nel doppio ruolo dei gemelli Stussy) è solo una delle tante ragioni per divorare i dieci episodi della stagione.

04. Twin Peaks

Se negli ultimi anni il surrealismo in televisione ha iniziato a contaminare tantissimi generi differenti (Fargo, Legion, The Leftovers), il merito è soprattutto di Twin Peaks, che 27 anni fa tracciò per primo il sentiero da seguire. E oggi David Lynch è tornato per ricordare ai suoi figli artistici cos’è il surrealismo. Il revival di Twin Peaks si prende gioco delle regole narrative della televisione moderna (non è una serie ad episodi, ma un film di 18 ore) e consegna al mondo un puzzle indecifrabile di oscurità, parodia e psico-dramma che si imprimerà nella vostra memoria, turbandola di settimana in settimana.

03. The Handmaid’s Tale

Tratto dal romanzo distopico di Margaret Atwood, The Handmaid’s Tale mescola 1984, Agassi di Chan-wook e  I Figli degli Uomini e analizza con cinismo il panorama politico/sociale contemporaneo. La trama fitta di misteri, morbosità, erotismo e dramma vede brillare Elisabeth Moss nel ruolo dell’ancella-schiava sessuale DiFred: è il suo il punto di vista fornito allo spettatore, attraverso il quale ci viene restituito tutto il senso di oppressione che ci si aspetterebbe da un mondo come quello descritto nello show. La migliore serie del palinsesto Hulu.

02. Atlanta

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Sfavillante musicista rap/funk/R&B sotto lo pseudonimo di “Childish Gambino”, Danny Glover (sempre più il Will Smith della sua generazione) ha creato, scritto e interpretato Atlanta, una vera e propria perla a metà fra commedia e critica sociale. Prendete la voglia di emergere raccontata in 8 Mile, le drammatiche vicende dei ghetti statunitensi visti in The Wire, ma declinate tutto con la soap-opera: quest’ambiziosa serie è intelligente, piena di umorismo, tagliente, eccentrica e ambiziosa. Ed è già un classico.

01. The Leftovers

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il 2017 ha appena superato il giro di boa, ma è improbabile che nei prossimi mesi arriverà una serie migliore di questa. Damon Lindelof chiude quello che probabilmente è lo show più sofisticato del XXI secolo senza fornire tutte le risposte e lasciando tantissimo spazio all’interpretazione. Il surrealismo funziona così del resto (chiedete a Lynch), e The Leftovers è estremamente surreale. Ma di certo è anche tragico, affascinante, commovente, elettrizzante, inaspettatamente divertente (saranno tantissime le situazioni pseudo-comiche in questa terza ed ultima stagione), passionale ed intellettualmente e spiritualmente stimolante come nient’altro in circolazione. Gli ascolti poco esaltanti ci ricordano siamo più dalle parti dell’arte che da quelle dell’intrattenimento. E per questo non può che trovarsi al primo posto della nostra classifica.

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