Effigy di Tim Seeley | Recensione

Pubblicato il 26 Aprile 2017 alle 10:00

Fate un salto a Effigy, una tranquilla cittadina dell’Ohio! Ma forse non è poi così tranquilla, dal momento che la scoperta di un cadavere mummificato dà il via a una serie di avvenimenti folli! Non perdete una dirompente opera Vertigo scritta da Tim Seeley!

Tra le opere Vertigo recenti spicca Effigy, scritta da Tim Seeley che forse alcuni ricorderanno per lavori intriganti come Batman Eternal e Grayson, giusto per citarne un paio. L’autore ha idee piuttosto originali ed è in grado di occuparsi di diversi generi narrativi, trovandosi a suo agio sia con i supereroi sia in contesti thriller o fantascientifici. Effigy, in effetti, può essere considerato una commistione di crime e sci-fi ma, con il pretesto di una detective story delirante, affronta pure tematiche importanti.

La protagonista è Chondra Jackson, una ragazza che ha ottenuto successo interpretando una serie tv, Star Cops, incentrata su una squadra di poliziotti galattici e rivolta a un’audience di ragazzini. Il telefilm è diventato di culto e conta innumerevoli schiere di fan, letteralmente conquistati dalla saga. Ma dopo la conclusione della serie, Chondra non è riuscita a proseguire la sua carriera di attrice e Hollywood si è presto dimenticata di lei.

Tormentata da una madre ossessionata dal successo e dalla celebrità, decide di girare e diffondere un video porno, sperando che lo scandalo possa di nuovo attirare l’attenzione su di lei. Il piano, però, non riesce e Chondra, rassegnata, torna nella sua città natale, Effigy, in Ohio. Qui inizia a lavorare come agente di polizia e tutto sommato la nuova vita incomincia a piacerle. Per una volta, è una persona normale e solo di tanto in tanto prova nostalgia per il suo passato di attricetta viziata.

La scoperta di un cadavere femminile mummificato sconvolge però la sua esistenza. In apparenza, è un omicidio come tanti altri, ma la vittima ha sulla schiena un tatuaggio che raffigura il logo di Star Cops e forse il crimine è collegato proprio a Chondra. Con l’ausilio di un detective disincantato e sarcastico, si occupa quindi del caso e, man mano che le indagini si dipanano, Chondra comprende che Star Cops è in effetti un elemento essenziale del mistero.

Si addentra perciò in un mondo folle popolato da individui inquietanti: i fan. Quelli più nerd, tanto per capirci. Quelli che farebbero qualsiasi cosa per avere un autografo dei loro idoli, per diventare come loro, per assomigliare a loro. I pazzi che frequentano le convention. I cosplayer pronti a tutto per ottenere un briciolo di visibilità. I frustrati che passano ore nei blog e nelle chat discutendo di un fumetto o di un telefilm. In parole povere, l’universo schizoide del fandom.

Come ho scritto, Tim Seeley, con il pretesto di un thriller, affronta tematiche importanti come quella della fama, assimilabile a una preoccupante forma di patologia mentale. Ciò che dovrebbe essere una semplice passione si trasforma in una psicosi, in un vero e proprio culto religioso.

E ogni culto religioso ha i suoi fanatici. Con il dipanarsi della trama, Seeley si fa sempre più provocatorio e descrive una società di transgender instabili, scrittori di fantascienza che danno vita a movimenti stile Scientology e forme di vita aliene che potrebbero essere Dio.

E lo fa scrivendo testi e dialoghi incisivi, dando alla story-line un ritmo forsennato da sit-com, dosando abilmente azione e introspezione e mixando horror e ironia in un colpo solo. Insomma, Effigy è una grande prova d’autore nonché l’ennesima dimostrazione del talento narrativo di Tim Seeley. L’unica nota dolente è rappresentata dai disegni legnosi e grezzi di Marley Zarcone e Mike Norton.

Pur essendo efficaci e funzionali, hanno uno stile grafico standardizzato, troppo in linea con le impostazioni mainstream dei comics statunitensi. Vale specialmente per la Zarcone che in più di un’occasione rivela incertezze anatomiche e prospettiche.

E’ un peccato perché lo script di Effigy avrebbe senz’altro meritato un penciler di maggiore impatto visivo. Al di là di questo, comunque, il volume è consigliabile ai fan della Vertigo e a coloro che intendono provare qualcosa di diverso dai soliti giustizieri in calzamaglia.

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