Cat Paradise vol. 2-5 di Yuji Iwahara: Recensione

Pubblicato il 22 Settembre 2011 alle 19:00

In questi quattro volumi si sviluppano e si concludono le vicende di Yumi e Kansuke firmate da Yuji Iwahara, per una breve storia d’azione dai toni soprannaturali che porta avanti il tema del conflitto tra uomo e natura.

CAT PARADISE VOL. 2-5

Autore: Yuji Iwahara

Editore: GP Publishing

Provenienza: Giappone

Prezzo: € 5,90

Dopo aver scoperto il proprio potere, ed essere diventata una coppia incaricata della difesa della barriera Futakago, la vita per Yumi e il suo gatto Kansuke cambia radicalmente. All’interno della scuola Matabi, infatti, i seguaci del terribile demone Kaen tramano per poter riportare alla vita il loro signore e restituire così il dominio agli spiriti animali.

Fra dure battaglie, tradimenti e segreti, la fiducia dei ragazzi e dei loro amici a quattro zampe viene duramente messa alla prova. Ma con il risveglio di Kaen non c’è posto per i dubbi: lo scontro finale incombe e riapre vecchie e dolorose ferite, minacciando di annientare il genere umano.

In questi quattro volumi si sviluppano e si concludono le vicende di Yumi e Kansuke firmate da Yuji Iwahara, già noto al pubblico italiano per via del precedente “King of Thorn”.

Con uno stile personale dal tratto sporco e spesso, che privilegia nettamente i bianchi e i neri senza lasciare spazio a inutili retinature, il disegno di Iwahara si confà perfettamente a questa breve serie dai toni soprannaturali.

Punto di forza del manga è sicuramente la caratterizzazione dei gatti, sia dal punto di vista dell’esecuzione grafica, sia sotto il profilo della costruzione delle personalità e dei poteri, che ben si amalgamano con le loro controparti umane, che appaiono piuttosto stereotipate.

Il risultato è una storia d’azione che subisce in più parti la brevità della pubblicazione, finendo con il presentare passaggi frettolosi e poco immediati, che l’autore si trova costretto a recuperare nell’ultimo volume, forse eccessivamente ricco di colpi di scena e nuovi elementi per essere un numero di chiusura, accumulando così una serie di ritardi nello sviluppo della trama, che però sono tutto sommato ben risolti al momento della conclusione.

Un precario equilibrio narrativo quindi, che a volte sembra perdere di vista un po’ di coerenza interna, ma che riesce in ogni caso a funzionare e a regalare nel suo piccolo una storia piacevole e assolutamente godibile.

Le pagine scorrono senza fatica, grazie a una costruzione regolare delle tavole, dalle scenografie semplici ma ben pensate, cui si coniuga un ritmo sostenuto delle vicende, per pagine che di per sé scorrerebbero facilmente, fatto salvo un lavoro di adattamento delle traduzioni che in più punti pecca di linearità e chiarezza, a scapito della scorrevolezza e comprensibilità dei testi.

Per quanto riguarda l’edizione curata dalla GP Publishing, ci si trova di fronte al classico volumetto da fumetteria di piccolo formato (13×18), con sovraccoperta, di circa 200 pagine su carta bianca e resistente. Le rilegature sono solide. Il rapporto qualità-prezzo è pertanto proporzionato.

“Cat Paradise” è in definitiva una lettura spensierata, senza grandi pretese, ma a suo modo ben strutturata e ben conclusa per essere una miniserie. Un’opera che si lascia leggere senza problemi e che colpisce per la capacità di rendere espressivi i suoi protagonisti animali, portando avanti in modo discreto il tema del conflitto tra uomo e natura, in bilico tra distruzione e conservazione dell’ambiente.

VOTO: 7-

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