Made in Italy #15: L’estate del fumetto in Italia

Pubblicato il 5 Settembre 2011 alle 13:00

Ritorna la rubrica a cura di Armando Perna Made in Italy. Questo numero 15 si focalizzerà sul nuovo numero speciale di Sette de Il Corriere della Sera, e su altri argomenti fumettistici di altre riviste generaliste.

Puntuale come un versamento IVA o la scadenza dei termini per l’appello, e replicando il successo (almeno così dice lo stesso autore) dello scorso anno, l’11 Agosto è uscito lo speciale di Sette de Il Corriere della Sera dedicato ai fumetti ed introdotto da Antonio D’Orrico, sedicente critico d’arte fumettistica (per approfondimenti si veda Made in Italy #4: La critica del fumetto in Italia)

Stavolta però, fortunatamente più che darci lezioni sul fumetto, D’Orrico ci racconta l’avvincente storia della nascita del Texone di Magnus, e di tutte le difficoltà che il compianto autore bolognese (all’anagrafe Roberto Raviola) ebbe nei ben sette anni in cui ci lavorò sopra.

Per il resto, a parte la solita intervista autocelebrativa a Sergio Bonelli (che sapete non amo particolarmente) ed un approfondimento/intervista (pur breve) a Taniguchi di Francesca Lancini, mi tocca constatare che sui quotidiani nazionali scrive gente che crede che “Graphic novel” sia femminile quando l’Accademia della Crusca ha esplicitamente affermato il contrario.

Ma la cosa più amara è riflettere, per il secondo anno di fila, che il meglio che offre l’editoria fumettistica Italiana, secondo il quotidiano di via Solferino, non solo non comprende alcun autore italiano (Magnus è, se mi permettete, fuori gara), ma annovera due sole case editrici, Rizzoli (sono sorpreso!) e Coconino, i cui fiori all’occhiello annoverano l’ennesima ristampa di Tintin e perfino Cowboys & Aliens!!

Credo che il panorama fumettistico italiano ad oggi esprima anche di meglio…

Il che è quello che provo a dire nella mia rubrica ogni due settimane.

Ma l’estate è la stagione in cui tutti i giornali parlano un po’ di fumetti, ed ecco una bella intervista a Sergio Staino su D de La Repubblica del 20 agosto, da cui, tra le altre cose, ho scoperto Jules Feiffer, fumettista e cartoonist statunitense pubblicato negli anni 60-70 in Italia da Bompiani.

Oppure Il venerdì di Repubblica del 19 agosto che ci segnala Jiulian Assange & Wikileaks di Dario Morgante e Gianluca Costantini per Becco Giallo, oppure 12 Settembre. L’america dopo per Rizzoli (ma perchè non hanno messo le tavole di questo volume sullo speciale di Sette? Bah!), con i contributi di Art Spiegelman, Lorenzo Mattotti, Joe Sacco, Enki Bilal e molti altri a reinterpretare, a metabolizzare la tragedia americana di dieci anni fa, indagando le prospettive future degli States e della società globale contemporanea.

Ed a parte spulciare giornali e riviste alla ricerca di articoli sul fumetto, un’altra delle mie passioni estive è quella di rovistare negli scaffali delle edicole dei luoghi di villeggiatura alla ricerca di qualche perla nascosta.

E’ così che in un “tabacchi giornali e riviste” di Vulcano ho trovato una copia della prima edizione del celebre numero 81 di Dylan Dog “Johnny Freak” a 2.70 €…insomma, ne vale la pena…

Quest’anno tra la nuova veste grafica di Icomics, Tex in tutte le salse, numeri random di manga a caso, copie mummificate di Zagor e la ritrovata passione dei nostri connazionali per Diabolik, ho scoperto Gotika, un fumetto horror tutto italiano edito da 7Age che mi ha molto incuriosito nei suoi primi due volumi così diversi tra loro e che vi racconterò tra due settimane, qui, tra le righe eteree di Made in Italy.

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