7 MOTIVI per vedere Agents of SHIELD

Pubblicato il 7 Luglio 2016 alle 14:30

È stata la prima serie tv della Marvel ad approdare sul piccolo schermo,  e soprattutto è la prima che cammina di pari passo con l’universo cinematografico. La quarta stagione debutterà il prossimo settembre in America  come al solito sulla ABC

L’egemonia della Marvel è iniziata proprio con Agents of SHIELD. Questa altri non è che la prima serie tv a sfondo super-eroistico che approfondisce e rende tale tutto il grande background della Casa delle Idee.

Trasmessa in America dal settembre del 2013, quando il fenomeno The Avengers era ancora caldo, Agents of SHIELD è stata sviluppata dal mitico Joss Whedon, il Re Nerd per eccellenza, l’unico che in realtà poteva mettere mano ad un franchise così sconfinato e riuscire a non cadere nella morsa del trash.

Con tre stagioni all’attivo, una quarta in arrivo il prossimo settembre, la serie della ABC è un punto fermo nel grande affresco della Marvel, Agents of SHIELD infatti non solo ha confermato il grande appeal dei super-eroi in tv (in un momento in cui la DC stava sgambettando pericolosamente), ma soprattutto è l’unica produzione televisiva che ha creato un ponte, un multi-universo che spaziasse fra cinema e tv, appunto.

Certo ha i suoi pregi e difetti e, forse, quel suo incipit lento e cadenzato ha influito molto sul suo parziale insuccesso – almeno in fatto di ascolti – ma come tutti i fan di Whedon sanno, l’autore è molto capace nel tessere una trama ad alto profilo, ed infatti così è stato.

Fra ship impossibili, catastrofi, alleanze, intrighi, colpi bassi e la classica ironia in puro stile ‘Buffyverse’, Agents of SHIELD è quanto di più bello ed elettrizzante una rete generalista può  regalare la grande pubblico, perché questa è una serie per i nerd scritta da un nerd,  concepita per un pubblico di sognatori e per chi è in cerca di emozioni (quelle vere).

La squadra dello SHIELD, organizzazione nata per mantenere la pace in un mondo popolato da i super-eroi, è composta (almeno nella sua formazione iniziale) da Philip Coulson, Melinda May, Grant Ward (diventato poi successivamente Hive), Skye, Leo Fitz ed Emma Simmons.

Affiatati come pochi ma sedotti (come da consuetudine) dal lato oscuro della forza, da quando Skye è entrata nel gruppo, la vita dello SHIELD, e quello che ne rimarrà dopo l’attacco dell’Hydra, non sarà più la stessa. I motivi per vedere la serie tv? Noi ne abbiamo trovati ben 7.

7.La serie è ideata da Joss Whedon

E’ un tratto distintivo molto particolare, è un dettaglio che significa molto per Agents of SHIELD. Il creatore di Buffy, The vampire Slayers, ma anche di Angel, Dollhouse e del cult indiscusso che è Firefly, approcciandosi al mondo dei super-eroi, lo fa non solo con la consapevolezza di chi conosce a fondo la materia, ma soprattutto impreziosendo la narrazione con tutta la sua poetica più particolare.

E’ un qualcosa che si percepisce in ogni filigrana di ciò che Joss Whedon scrive o produce;  questa serie tv non solo è la consacrazione del suo genio ma è anche il suo più grande lascito per il mondo seriale di oggi.

Hive e Daisy Johnson si incontrano per la prima volta nell'episodio 18 della terza stagione.

Perché Agents of SHIELD grazie a quei dialoghi graffianti, a quei personaggi così ben caratterizzati e soprattutto grazie ad un plot in continua evoluzione, è una produzione di alto profilo che si distingue nel panorama di oggi per qualità, scaltrezza e ricercatezza. E’ pur vero che dopo un pilot esaltante, Agents of Shield ha tardato a decollare, ma una volta che ha spiccato il volo, le emozioni non sono mai terminate.

6.La sua forza è nei personaggi.

E si, Joss è un’artista, un abile romanziere nel tratteggiare una vicenda dai mille risvolti, è poi risaputo che in tutte le serie tv da lui prodotte, si intuisce una bravura nel pennellare la psiche dei personaggi.

In Agents Of SHIELD si nota, soprattutto, una grande fermezza ed un pugno fermo nel dare vita propria ad un gruppo variegato di stili ed umori, contestualizzati in una cornice in continuo movimento. Quindi la serie della ABC brilla anche per come i personaggi sono delineati.

Vengono scavati nel profondo con molta cautela, traspare il loro lato umano, altruista, ma si intravede anche il lato oscuro, mutato a causa di una realtà competitiva e fatta di scelte sbagliate.

Nessuno di quelli fin ad ora presentati nella serie tv ha deluso le aspettative; interessante infatti sono le sfumature di Coulson, di grande impatto l’evoluzione del personaggio di Skye, da capogiro quelli di Melinda May, senza dimenticare l’affabilità, la cattiveria ed il mistero dell’Agente Ward. Niente è lasciato al caso in Agents of SHIELD, anche i personaggi meno influenti, riescono a sgambettare, ritagliandosi un piccolo spazio in un puzzle di eventi complesso ma per nulla usuale.

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5.Una narrazione che cita se stessa e tutti (o quasi) i film Marvel

La cultura pop è onnipresente nella serie della ABC. Un esperimento non del tutto facile dato che, essendo una produzione televisiva dedicata ad una fetta di pubblico molto precisa (soprattutto i giovani), in un palinsesto dove la tematica femminile predomina, Agents of SHIELD sta mantenendo ed ha mantenuto molto bene le sue premesse. La serie non brilla solo perché coniuga, fra le righe, tutti gli usi e costumi della seconda golden age del mercato televisivo americano, ma perché bilancia il mero intrattenimento con tutte le caratteristiche della Marvel Entertainment.

È una serie che cita se stessa, fra battute al fulmicotone e bonarie prese in giro, ma soprattutto è uno show televisivo che è calato perfettamente nel Marvel Cinematic Universe. Come uno spin-off, la serie della ABC, approfondisce temi e situazioni che, per mancanza di tempo, al cinema sono stati appena accennati. Tutta la storia è un lungo spiegone, una scia indissoluta lasciata dal passaggio degli Avengers.

Celebre infatti è l’episodio della prima stagione che vede Phil collaborare con Lady Sif, oppure ancor più celebre è il doppio episodio legato a Capatin America: Winter Solder, il quale nel dettaglio racconta la caduta dello SHIELD ed il radicale cambiamento della situazione. L’avvenimento è stato cruciale nel film di riferimento, ma nella serie tv è stato sviscerato in tutte le sua accezioni, diventato lo snodo cruciale per eccellenza.

4.Gli immancabili giochi di coppie.

Siamo abituati al fattore ship, un momento amato e tenuto da chi si approccia ad una serie tv in genere, un momento che è presente, in termini naturalmente diversi, in quasi tutte le produzioni di oggi.

La tematica amorosa e tutto ciò che gira in quella sfera, è presente anche in Agents of SHIELD. Essendo però una serie adulta, rodata e costruita da chi conosce l’argomento in maniera approfondita, il tutto viene analizzato nella sua accezione più irruenta, provocando un vero scombussolamento di emozioni.

Dalla coppia Sky/Ward (barbaramente distrutta dall’arrivo di Hive) fino a quella Fitz/Simmos, la serie è  riuscita far emergere il fattore amoroso senza che  collidesse con l’idea principale dello show. Diventa un fattore aggiuntivo, un ingrediente stuzzicante che si amalgama alla perfezione con tutto il resto, diventato poi la caratterista necessaria che fa animare la crescita interiore del singolo personaggio.

Il fattore ship è veemente, fa soffrire (un po’ come è successo in Buffy ad esempio), perché il buon Whedon gioca con la vita stessa dei personaggi, spingendoli al limite, facendo prendere loro decisione terribili ed a volte anche sbagliate, il tutto per il bene comune e per la salvezza del genere umano. Non c’è pace per le emozioni, neanche quando si tratta di super-eroi (o inumani, in questo caso).

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3.La comicità, un elemento indispensabile

C’è la sofferenza, nel vero senso del termine, c’è il drama, ma c’è spazio anche e soprattutto per una comicità spiazzante, una particolarità che è diventata un marchio di fabbrica. La Marvel riesce sempre a soppesare il suo lato comico da quello più intimistico, se poi lo si cala in un contesto televisivo ed è Joss Whedon a dirigere la storia, si intuisce come la miscela è assolutamente esplosiva.

È un’ironia intelligente, per nulla banale, mai volgarotta, sagace e calata nel contesto. Costruita principalmente per smorzare la drammaticità degli eventi, è finita per diventare una caratteristica della serie tv, che va ad inasprire l’ironia caratterizzata nei film.

Tanto è vero che proprio alcuni personaggi sono costruiti secondo questo iter, ovvero il far ridere a tutti costi, quasi a voler simboleggiare che la comicità, se sfruttata a dovere, diventa una risorsa fondamentale e di stile, che fa brillare un prodotto di per se già altamente perfetto e coinvolgente.

2.Le Guest Star!

Agents Of SHIELD è quella che è grazie a tanti personaggi di contorno che, inevitabilmente, diventano il collante della vicenda. Ad alcuni di loro viene affidato un arco narrativo più o meno lungo, altri compaiono in uno o due episodi ma, sempre ricollegandoci al fatto che Joss Whedon è competente nel tratteggiare i personaggi, anche le guest star sono di grande impatto.

Abbiamo visto ad esempio una Lucy Lawless nei panni di un’agente ancora fedele allo SHIELD, un diabolico e controverso Kyle MacLachlan che nella seconda stagione è stato il padre di Skye, senza dimenticare Bill Paxon che ha interpretato uno fra i villain più riusciti (almeno fino ad ora).

Lui nella prima stagione era il mentore di Ward, un’agente dormiente dell’Hydra, che ha tessuto inganni, ha smosso le coscienze e costruito alleanze. Un apporto quelle delle guest star, funzionale ma decisamente fondamentale per l’appeal di questa serie tv.

1.E’ il fil rouge di tutto il franchise super-eroistico.

Prima di lunga serie a tema (dopo è nato il fenomeno incompreso di Agent Cart e poi tutto il franchise Netflix), Agent of SHIELD è stata una scommessa vincente per la casa delle idee.

Nessuno infatti credeva nelle sue potenzialità e soprattutto nel suo successo, ma dopo due anni di gestazione, la serie ha finalmente debuttato in tv, diventando un appuntamento fisso per gli spettatori ed il web italiano), una fra le produzioni più twittatte e commentate fra i gruppi di discussione; da una semplice appendice, Agents of SHIELD si trasforma in un caposaldo del Marvel Universe.

Al di là della sua bellezza, dell’appeal, della simpatia e della profondità di alcuni personaggi, lo show a tema super-eroistico, è l’ago della bilancia, il fil ruoge che di un franchise infinito che giorno dopo giorno si espande a vista d’occhio. Perché la televisione, ora come ora, è il nuovo cinema.

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