Demoni Burning Fields è un’intrigante miniserie [Recensione]

Pubblicato il 13 Giugno 2016 alle 11:25

Cosa potrebbe succedere se nel contesto drammatico dell’Iraq si aggirasse un serial killer che forse è un demone? Scoprite la risposta con Burning Fields, intrigante miniserie targata Boom! Studios proposta da Editoriale Cosmo!

L’Editoriale Cosmo ha iniziato la sua attività proponendo eccellente materiale francofono in formato bonellide e in bianco e nero a un prezzo decisamente accessibile. Questa politica ha senz’altro pagato, dal momento che le iniziative della casa editrice si sono ampliate.

Ormai pubblica anche fumetti a colori e non più esclusivamente di area franco-belga. Di conseguenza, pure i comics statunitensi hanno incominciato ad apparire nel suo catalogo.

Compra Burning fields con sconto

Burning Fields è una miniserie targata Boom! Studios, l’etichetta indipendente attiva da alcuni anni che sovente realizza lavori di buon livello. L’opera in questione può essere definita horror, sebbene l’inizio sia più assimilabile a un thriller dai toni crime.

Scritta da Michael Moreci e Tim Daniel, Burning Fields è incentrata su un fascinoso personaggio femminile, Dana Atkinson, detective fredda e coraggiosa che sembra uscita da un serial televisivo stile Criminal Minds o C.S.I. C’è però qualcosa di traumatico nel suo passato, legato al contesto difficile e pericoloso dell’Iraq occupato dall’esercito americano.

Dana è un ex militare e conosce bene quella realtà. Un ex superiore le comunica che qualcuno si è reso responsabile di un omicidio talmente efferato che va al di là dell’umana comprensione. Per una serie di ragioni che saranno spiegate nel corso della storia, Dana accetta, quindi, suo malgrado, di tornare in Iraq con l’obiettivo di indagare. Il clima è sinistro.

Non solo c’è molta tensione tra l’esercito americano e le popolazioni locali. Una società in cerca di petrolio, infatti, non facilita la situazione. Quando poi Dana entrerà in contatto con Aban Fasad, un poliziotto iracheno, scoprirà l’esistenza di una realtà orribile. Una realtà che una mente razionale definirebbe solo frutto di follia o superstizione.

C’è in effetti un assassino in circolazione ma forse non è umano. Potrebbe trattarsi di un demone e la soluzione del caso coinvolge le macchinazioni di un’antica setta che annovera tra i suoi membri lo stesso Aban.

Come nel caso di Dana, anche costui è ossessionato dal passato e dai sensi di colpa. Pur diversi nella cultura e nella mentalità, quindi, i due detective iniziano a collaborare, con conseguenze agghiaccianti.

Moreci e Daniel delineano una story-line avvincente, valorizzata da un ritmo narrativo serrato che non concede tregua al lettore.

Pur giocando con stilemi horror con tanto di sangue, mutilazioni, mostruosità assortite e così via, sfiorano tematiche importanti come quelle della guerra, dell’arroganza americana, dell’avidità delle multinazionali e non mancano accenni al conflitto tra Occidente e Islam ormai sotto gli occhi di tutti.

Senza spoilerare, specifico che il male viene sconfitto ma il finale è amaro, sebbene non privo di speranza, espressa con una frase significativa: ‘Quando eravamo nemici è lui che ha riconciliato i cuori nostri… e per grazia sua siamo diventati fratelli’. Il concetto di fratellanza, dunque, emerge, a dispetto di ogni tipo di contrapposizione religiosa e ideologica.

Testi e dialoghi sono curati ed efficaci e l’analisi psicologica dei protagonisti è impeccabile. Burning Fields è altresì da tenere d’occhio pure per i disegni di Colin Lorimer. Come potete intuire, la testata è uscita negli Stati Uniti a colori e l’attuale edizione Cosmo è invece in bianco e nero.

Bisogna però ammettere che la monocromia non compromette l’effetto complessivo del lavoro del penciler. Lorimer insiste su giochi d’ombra suggestivi, appropriati per un horror claustrofobico come questo, e sa caratterizzare i personaggi, utilizzando inquadrature di matrice cinematografica e concedendosi un lay-out inventivo.

Dà il meglio di sé con gli sguardi, quasi sempre algidi e intimidenti, tipici di individui affetti da oscure e segrete pulsioni; e con le creature raccapriccianti evocate da formule arcane conosciute solo dagli adepti di culti innominabili.

Burning Fields è perciò da tenere d’occhio. Non c’è nulla di innovativo, intendiamoci, ma è un buon fumetto horror.

Compra Burning fields con sconto

Articoli Correlati

Dragon Ball e l’intero fandom della serie shonen più amata di sempre stanno affrontando uno dei periodi più duri di...

25/04/2024 •

14:59

Kagurabachi è la serie shonen di cui si parla da diverso tempo ormai, per i suoi record positivi che man mano sigla senza sosta....

25/04/2024 •

13:39

Tra i personaggi che One Piece ha introdotto nella saga finale del manga, quello più importante non può che essere Vegapunk. Lo...

25/04/2024 •

12:09