Etrian Odyssey 2 Untold 3DS – Recensione

Pubblicato il 17 Febbraio 2016 alle 11:20

Siete pronti a prendere le redini di un videogioco di ruolo in stile completamente manga, dalle atmosfere visive e sonore tipiche del Sol Levante e dalle caratteristiche uniche che vi trascineranno in un mondo misterioso e fatato in grado di catturarvi come un sortilegio? Se è così, Etrian Odyssey 2 Untold: The Fafnir Knight sarà il vostro unico biglietto d’ingresso per questo mondo meraviglioso.

Etrian Odyssey 2 Untold: The Fafnir Knight è un gioco di ruolo sullo stile giapponese (JRPG) uscito per Nintendo 3DS il 12 febbraio scorso, sviluppato e pubblicato dalla Atlus. E’ il remake del bellissimo Etrian Odyssey 2: Heroes of Lagaard, uscito nel lontano 2008 per Nintendo DS e mai approdato in Europa. Questo è inoltre il secondo capitolo della saga Etrian Odyssey Untold dopo il precedente successo di Etrian Odyssey Untold: The Millennium Girl.

Il gioco è completamente sottotitolato e doppiato in inglese, ma questo non deve spaventare poiché i dialoghi, sebbene siano un buon numero, sono anche molto semplici e comprensibili, oltre ad essere molto intuitivi.

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All’inizio del gioco ci troveremo a compiere la prima scelta come giocatore, tra la Modalità Storia e la Modalità Classica, a loro volta divise in difficoltà Picnic (facile), Standard ed Esperto. La prima ci permetterà di affrontare il gioco nella sua trama concepita come nel capitolo originale, mentre nella seconda avremo la possibilità di scegliere interamente da zero sia il nome della gilda che l’intero party che ne farà parte, avendo quindi più potere decisionale sullo svolgimento della trama.

Ad ogni modo, il giocatore sarà al comando di un party di avventurieri che, una volta fondata una propria gilda, inizia ad esplorare il mondo circostante, cercando di compiere le varie missioni assegnategli dai diversi personaggi che abitano il Gran Ducato di High Lagaard, dove è ambientata appunto la storia.

Nella modalità storia, la nostra gilda potrà contenere fino a venticinque personaggi, anche se soltanto cinque di essi potranno poi formare il gruppo con cui potremo affrontare le nostre avventure nei vari dungeon.

Dunque avremo da scegliere i nostri personaggi tra ben quattrodici differenti classi, tra le classiche dei giochi di ruolo a qualche nuovo elemento, tra cui: il guerriero classico Landsknecht, l’Esploratore, il Protettore, il Cacciatore Nero, il Medico, l’Alchemico, il Trovatore, il Ronin, l’Hexer (una sorta di negromante), il Fuciliere, il Mago da Guerra, la Bestia, l’Highlander e il Sovrano.

Fondamentale sarà infatti assemblare un gruppo eterogeneo ed equilibrato, requisito che sta alla base della strategia di gioco, nonché preziosa chiave per il successo e conseguimento delle diverse missioni.

Ogni classe infatti, come di consueto, è caratterizzata da punti di forza e debolezze che bisognerà valutare e soppesare con attenzione. Ovviamente poi durante l’avventura si avrà la possibilità di modificare le varie abilità di ogni componente del team accumulando punti esperienza e sbloccando nuovi e preziosi talenti utili alla causa.

La trama della modalità Classica è piuttosto semplice e l’intreccio non è poi così complesso come lo è invece il gioco. Il nucleo centrale della trama, tra le varie missioni e dopo un breve prologo, inizia a Lagaard, dove il nostro piccolo gruppo di avventurieri verrà ingaggiato per fare da scorta alla principessa Arianna, erede al trono di Caledonia, che è chiamata a svolgere un misterioso rito che si svolge una volta ogni mille anni all’interno delle rovine di Ginnungagap.

Da qui la trama si dipanerà con vari intrecci, coinvolgendo anche elementi del nostro stesso team, ma non vi sveliamo oltre per non rovinarvi ovviamente la sorpresa di scoprirlo voi stessi.

Come dicevamo per l’appunto poco sopra, il livello di difficoltà del gioco è piuttosto elevato, come per tutti i titoli della saga Etrian Odyssey, ed è quindi sconsigliato affrontarlo troppo a cuor leggero, soprattutto per i neofiti e a maggior ragione per i livelli Standard ed Esperto.

Ma in definitiva è un ottimo titolo che riesce ad accontentare i due estremi dei videogamers, essendo accomodante per i neofiti del genere e stimolante nei confronti di chi cerca una sfida maggiore che lo impegni a fondo.

La grafica è forse una delle note deboli del titolo, tra tutti gli altri aspetti, infatti non spicca troppo. Non tanto per la qualità visiva del gioco, quanto per alcuni dettagli mancanti che avrebbero reso il tutto veramente meraviglioso.

Nulla da eccepire invece sui vari personaggi di gioco, che hanno il tipico aspetto inconfondibile dello stile manga, che chi apprezza il genere amerà sicuramente.

Inoltre i characters design dei personaggi, come pure della grande varietà di mostri che potremo incontrare, è veramente ottima e ammirevole.

Peculiare inoltre la cura per l’aspetto delle armature e le armi, con alcuni chiari richiami ad elementi mitologici. Le scenografie del gioco inoltre sono state dipinte con cura e nel dettaglio, donando al giocatore un piacevole coinvolgimento visivo che si amplifica maggiormente nella modalità 3D.

Per quanto riguarda il sonoro è tra gli aspetti di maggior spicco del titolo, la colonna sonora è composta dal famoso Yuzo Koshiro, che ha intessuto delle armonizzazioni azzeccate per ogni situazione di gioco, dai dungeon, alle scene più tranquille nelle città, ma sopratutto per quanto riguarda quelle usate nelle battaglie che incalzano le fasi del combattimento mantenendo alta la tensione di gioco nei momenti più concitati.

La meccanica di gioco è abbastanza complessa ma di facile apprendimento. Il titolo si rifà chiaramente ai più classici dei dungeon crawler con la visuale in prima persona e con un sistema di movimento a caselle che sarà visualizzabile nello schermo superiore, mentre in quello inferiore sarà mostrata la mappa che via via andremo a scoprire, con una parte piuttosto coinvolgente e interessante che riguarda la cartografia.

Spostandoci nella mappa avremo modo di incontrare diversi mostri che potremo monitorare attraverso un indicatore di pericolo, che va dal rosso per in nemici vicini, all’azzurro e verde per l’assenza di pericolo.

Quando ingaggeremo uno scontro con qualche mostro o boss, questo ci verrà mostrato nello schermo superiore, mentre in quello inferiore visualizzeremo la lista dei comandi da impartire ai membri del nostro gruppo con le varie opzioni strategiche.

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In conclusione Etrian Odyssey 2 Untold: The Fafnir Knight è un titolo adatto a qualsiasi tipo di videogamer che ama i giochi di ruolo dallo stile manga, sia per gli inesperti che vogliono passare qualche ora spensierata, sia per gli hardcore gamers che desiderano una sfida impegnativa e profonda.

La grafica e il sonoro coinvolgenti, e le meccaniche di gioco variegate garantiscono una longevità sostenuta abilmente dalla trama, in definitiva un titolo davvero molto interessante.

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