Dishonored: Definitive Edition – Recensione

Pubblicato il 15 Settembre 2015 alle 10:30

Dopo quasi tre anni ritorniamo a Dunwall per rivivere le avventure di Corvo e la sua vendetta.

Dishonored – Definitive Edition è l’edizione rimasterizzata per next-gen dell’avventura di Bethesda del 2012, annunciata in concomitanza alla notizia dello sviluppo di un sequel, Dishonored 2, in uscita nel 2016.

Questa speciale edizione comprende tutti i DLC usciti successivamente, Dunwall City Trials, Il Pugnale di Dunwall, Le Streghe di Brigmore Void Walker’s Arsenal.

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La Storia

Corvo Attano è la guardia del corpo dell’Imperatrice Jessamine Kaldwin. Dopo un viaggio per scoprire una possibile cura alla peste che attanaglia Dunwall, Corvo torna nella capitale per riferire della missione.

Fight

In realtà pare non esista cura alla peste. Dopo aver incontrato la principessa Emily, Corvo si reca dall’Imperatrice ma proprio durante l’incontro appaiono degli assassini che uccidono la sovrana e rapiscono la figlia. Le guardie dell’Imperatrice trovano quest’ultima morta e tutto sembra ricondurre a Corvo che viene imprigionato. L’ex guardia del corpo riesce ad evadere grazie ad un aiuto insperato dall’ammiraglio Havelock e Lord Pendleton.

Questi ultimi sveleranno a Corvo della cospirazione per uccidere l’Imperatrice e l’ascesa al trono del Lord reggente che avrebbe avuto il controllo sulla piccola Emily fino alla maggiore età. Partirà così la missione di Corvo per salvare la principessa Emily, restaurare la monarchia legittima e vendicare la morte della sua amata imperatrice.

Grafica

Se vi aspettate una conversione in PS4 degna di The Last of Us rimarrete totalmente delusi. Il gioco dimostra esattamente gli anni che ha. 3 anni nell’universo videoludico sono tanti e si vedono. La grafica è fiacca, il frame rate è pessimo e i bug sono molto ma molto frequenti. Gli scenari sono piatti e monotoni.

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Le illuminazioni sono al livello di quelli della PS3 o dell’Xbox 360 e non gioca molto a favore il fatto che già all’epoca dell’uscita la grafica non fosse il punto forte del titolo. Per quanto riguarda i personaggi, le animazioni sono un po’ rigide e troppo prestabilite, per non parlare dei visi e dei corpi che risultano quasi cartooneschi a volte.

Un po’ più di buona volontà da parte di Bethesda avrebbe potuto innalzare il livello qualitativo della grafica molto facilmente eppure si vede proprio la mancanza di volontà da parte dello sviluppatore, occupandosi solo di portare a termine il compitino.

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Gameplay

Il gameplay è ed era uno dei pezzi forti di Dishonored. Naturalmente, alla sua uscita nel 2012, Dishonored non è diventato famoso grazie alla sua sopraffina grafica ma per una ottima giocabilità. Infatti per chi ama i giochi in prima persona Dishonored rimane un ottimo titolo da rigiocare.

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Le fasi stealth sono ben bilanciate e il fatto di poter cambiare approccio d’azione viene incontro anche a chi ama i giochi un po’ più frenetici e diretti, in modo da combattere faccia a faccia con il nemico. Ottima idea anche il fatto di potersi approcciare in diversi modi alle missioni, seguendo vari percorsi, possedendo pesci o topi in modo da trovare strade alternative per aggirare i nemici senza particolari spargimenti di sangue.

Il poter personalizzare armi e poteri aggiunge un’altra freccia all’arco di Dishonored, alcuni poteri sono fondamentali ma altri totalmente tralasciabili, potendo finire il gioco con 2-3 poteri al massimo.

L’unico modo per acquisire nuove abilità è ottenere rune attraverso un radar speciale mentre per quanto riguarda armi e munizioni si potranno comprare grazie alle monete che raccoglierete durante le missioni.

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Longevità

Per finire completamente Dishonored ci vogliono all’incirca 25 ore, raccogliendo tutte le rune e tutti gli ossi. La cosa si fa interessante se si pensa che il racconto ha tre diversi finali, ognuno si basa sulle scelte fatte durante la storia.

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Infatti se deciderete di ridurre al minimo gli omicidi, o anzi evitare i nemici, otterrete un finale più “felice” in cui la storia arriverà ad un lieto fine. Se deciderete di uccidere i nemici, non risparmiando nessuno, arriverete ad un finale decisamente più cupo e tenebroso in cui la peste si impadronirà di Dunwall. Potrete quindi rigiocare il titolo più e più volte tentando di arrivare all’epilogo che più vi piace.

Ad arricchire il tutto c’è l’aggiunta dei 4 DLC usciti originariamente per PS3 ed Xbox 360 che aggiungeranno tranquillamente qualche ora a quelle che passerete davanti alla vostra console per tentare di finire Dishonored.

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