Doctor Strange 32 | Recensione

Pubblicato il 13 Febbraio 2018 alle 10:00

Arriva la serie di Jericho Drumm, il Doctor Voodoo! Cosa succederà quando lo stregone dovrà affrontare il terribile Dormammu? Scopritelo in questo nuovo numero della testata Panini Comics più intrigante degli ultimi anni!

Ho scritto in diverse occasioni che la testata italiana dedicata al Dr. Strange è una delle più interessanti in corso di pubblicazione, non solo a causa della serie dello stregone per eccellenza del Marvel Universe, ma anche per i comprimari. Questo numero è significativo poiché si collega alla saga Secret Empire che sta sconvolgendo l’universo narrativo creato da Stan Lee, Jack Kirby e Steve Ditko, ma pure perché si conclude una miniserie e ne inizia un’altra.

L’albo si apre con Doctor Strange n. 21 che vede Stephen alle prese con il terribile contesto di Secret Empire. Capitan America è ora il leader dell’Hydra e l’organizzazione neonazista ha conquistato gli Stati Uniti. La comunità supereroica sta cercando di affrontare la situazione con molta difficoltà ed era inevitabile che il Dr. Strange fosse della partita. Il mago si trova a Manhattan ma la zona è purtroppo isolata da una cupola impenetrabile creata dal Barone Zemo.

Al suo interno ci sono creature demoniache che stanno combinando un sacco di guai e, come se non bastasse, nel Sancta Sanctorum di Strange si è infiltrato il Barone Mordo che, su ordine di Capitan America, controlla ormai Manhattan. Spetterà a Stephen tentare di risolvere il problema ma non sarà affatto facile. L’episodio è scritto da Dennis Hopeless che fa apparire Devil, la Donna Ragno e un riluttante Ben Urich e scrive una storia dai toni mistico/esoterici caratterizzata da ironia. Nel complesso è un episodio interlocutorio ma piacevole, illustrato dal tratto sporco e ombroso di Niko Henrichon.

Si conclude poi Man-Thing, miniserie dedicata al mostruoso Uomo Cosa, scritta dall’acclamato R.L. Stine, autore di Piccoli Brividi. Lo scrittore ha ideato una story-line non del tutto riuscita. Le atmosfere della trama, infatti, non si basano sull’horror, come in fondo sarebbe stato giusto per un personaggio simile, ma su una continua, esasperata ironia poco indovinata. In definitiva, è un prodotto di medio livello e l’elemento più valido è rappresentato dal tratto oscuro del bravo German Peralta che realizza tavole molto suggestive.

Il numero si conclude con una breve storia tratta dal n. 1 di Doctor Voodoo Avenger of the Supernatural. Si tratta in realtà del prologo alla miniserie vera e propria che incomincerà nel prossimo albo. Come è facile intuire, la collana è dedicata a Jericho Drumm, lo stregone che i fan dei Vendicatori ben conoscono. La storia si colloca nel periodo in cui Strange aveva quasi abbandonato la magia e il mistico Occhio di Agamotto aveva scelto Jericho come suo sostituto.

I testi sono del graffiante Rick Remender che narra uno scontro tra il Doctor Voodoo e la classica nemesi di Strange, Dormammu. La story-line è chiaramente incentrata sull’occulto e la magia nera e tutto sommato si legge con piacere. I disegni contorti ed espressivi di Jefte Palo sono inoltre adatti alla rappresentazione delle dimensioni infernali che fanno da sfondo alla vicenda. Ovviamente, bisognerà aspettare l’inizio della miniserie vera e propria per esprimere un giudizio articolato ma il protagonista ha parecchie potenzialità.

Anche in questa occasione, quindi, la testata Panini del Dr. Strange è da tenere d’occhio. Di certo si discosta piacevolmente dal consueto stile Marvel imperante. Da provare.

 

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