Recensione: S (vol. 1)

Pubblicato il 4 Gennaio 2011 alle 12:27

Autore: Setona Mizushiro
Editore
: Ronin Manga
Provenienza
: Giappone
Prezzo
: € 5,90


Akihiro Yagami e Tomokuni Sakuragi sono due studenti delle superiori che giocano a badminton in coppia fin dalle scuole elementari.

All’indomani della loro ennesima vittoria, mentre Yagami concentra tutto il suo entusiasmo sulla possibilità di partecipare all’interhigh, Sakuragi lotta contro se stesso per cercare quel qualcosa che lo faccia sentire meglio.

A sconvolgere questo precario equilibrio arriva Hijiri Niresaki, campione nazionale in carica, il quale, intenzionato a fare di Sakuragi il suo nuovo compagno di doppio, lancia una sfida che colpo dopo colpo mette a nudo le incertezze del ragazzo, fino al punto di distruggere la sua amicizia con Yagami.

Con S, che sta per “speed”, come spiegato in apertura di volume, Ronin Manga propone in Italia un nuovo titolo in tre numeri di Setona “Afterschoool Nightmare” Mizushiro.

Dal punto di vista grafico quest’opera potrebbe deludere i fan della Mizushiro,  perchè i disegni risultano notevolmente differenti rispetto a quelli delle sue altre opere già pubblicate nel nostro Paese. Il tratto poco accurato e impreciso, infatti, denota subito la minore esperienza dell’autrice, determinata dal fatto che “S” è un manga che precede rispettivamente di due e quattro anni “Il gioco del gatto e del topo” e “Black Rose Alice”, sempre editi dalla Ronin Manga.

Si riscontrano quindi frequenti imprecisioni nell’inchiostrazione e numerose imperfezioni anche nella rappresentazione delle anatomie, con volti spesso non simmetrici e proporzioni non sempre corrette. La scelta poi di usare i retini per delineare le iridi inficia l’espressività degli occhi, che risultano troppo scuri.

Dal punto di vista grafico, quindi, nonostante caratterizzazioni e situazioni tipiche degli shojo, il disegno non risponde pienamente ai canoni  stilistici del genere. Tuttavia, questi elementi finiscono per passare in secondo piano dato che la storia affronta il tema sportivo, che lascia poco spazio per indugiare sulla ricerca di dettagli.

In compenso, le tavole sono costruite in modo molto equilibrato, con un uso ponderato dei retini che garantisce sempre la massima leggibilità delle pagine.  La regia è davvero ben realizzata, con una magistrale gestione delle vignette sia singolarmente che in relazione tra loro, offrendo un bell’esempio di come certi difetti possano essere mascherati con un efficace gioco di inquadrature che da sole riescono a esprimere gli stati d’animo. L’alternanza quindi di sequenze rapide e rallentate permette di rendere al meglio le atmosfere, specialmente con riferimento ai momenti di tensione tra Yagami e Sakuragi.

Per quanto riguarda i protagonisti, ancora una volta la Mizushiro predilige il dramma psicologico,  introducendolo con l’enigmatico personaggio di Sakuragi, apparentemente brillante, ma in realtà tormentato e apatico nonostante il suo essere uno sportivo. Successivamente, l’attenzione si sposta sul senso di vuoto che attanaglia Yagami, costretto a subire l’abbandono dell’amico. L’ago della bilancia in questo rapporto è costituito da Niresaki, cinico e manipolatore.

I personaggi secondari svolgono per lo più un ruolo marginale a livello dell’intreccio, ma fanno sentire il loro peso sul piano psicologico, rendendo complessa l’interazione fra i tre veri protagonisti di cui sopra.

Nonostante l’assenza di elementi espliciti, l’impressione è che il legame tra Yagami e Sakuragi, ma non solo (vedi l’amicizia tra Mikity e Kensuke, e tra quest’ultimo e Sakuragi), sia leggermente percorso da sfumature shonen ai. Questo è dovuto al fatto che molti degli atteggiamenti di questi personaggi sono connotati in modo marcatamente femminile, lasciando trapelare una certa ambiguità, che permane nonostante riferimenti chiaramente contrari (Yagami, ad esempio, è innamorato della manager del club di badminton).

L’edizione italiana è ben confezionata, con sovraccoperta, rilegatura solida e carta bianca e resistente. Buone le traduzioni e l’adattamento. Il rapporto qualità-prezzo è quindi proporzionato.

Nel complesso, “S” è una lettura piacevole senza grandi pretese, che se dal punto di vista dello stile di disegno è un’opera ancora acerba, sul piano narrativo è ben strutturato, delineando già le caratteristiche di fondo distinguono i manga della Mizushiro. Consigliato agli amanti del genere.


VOTO: 7

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