Valentina e La Lanterna Magica (I singoli) – Recensione

Pubblicato il 9 Maggio 2012 alle 10:10

Black Velvet ripropone una delle opere più incisive del maestro Guido Crepax imperniata sulla mitica Valentina! Un’occasione da cogliere al volo per scoprire o riscoprire uno dei personaggi fondamentali del fumetto italiano e internazionale!

Valentina e La Lanterna Magica

Autore: Guido Crepax (disegni)
Casa Editrice:
Black Velvet
Provenienza:
Italia
Genere:
Graphic Novel
Prezzo:
€ 10,90, 19 x 26, pp. 112, b/n
Data di pubblicazione:
maggio 2012

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Guido Crepax è indissolubilmente legato al personaggio di Valentina, benché il compianto artista abbia realizzato anche altre opere non imperniate su di lei. Creata sul mensile Linus come fidanzata del giustiziere Neutron e con un look ispirato a Louise Brooks, ben presto divenne una protagonista di primo piano, conquistando generazioni di lettori.

Valentina rappresentò una nuova tipologia di donna che nei contesti socio-culturali dei sixties già dilagava. Era intraprendente, indipendente e sicura di sé e, dal punto di vista dei costumi sessuali, disinibita: l’opposto dell’angelo del focolare, tanto per capirci. La sua professione di fotografa la portava spesso a vivere avventure poco convenzionali in ambientazioni inusuali, anche se assimilabili a quelle di una Milano alla moda, artistoide e a volte un po’ snob.

Le storie di Valentina furono innovative pure per ciò che concerne l’impostazione grafica. Crepax, infatti, fece esperimenti memorabili con una costruzione peculiare della tavola e una suddivisione delle vignette inventiva. Black Velvet da qualche tempo ha meritoriamente iniziato a proporre i lavori di Crepax e Valentina e la Lanterna Magica è senza ombra di dubbio uno dei suoi esiti creativi più riusciti.

Il sogno e in generale la dimensione onirica hanno esercitato un grande fascino su molti artisti (per rimanere nell’ambito del fumetto, si può pensare a Neil Gaiman) e Crepax rientra certamente nel discorso poiché il volume non è altro che la rappresentazione (senza testo) di un sogno, o di un incubo, a seconda dei punti di vista, di Valentina, con echi di Freud e Jung e una notevole quantità di simboli legati all’inconscio e alle pulsioni sessuali più varie che sembrano uscite da un trattato di Krafft-Hebing o di Havelock Ellis.

Effettivamente, la sessualità gioca un ruolo chiave e Valentina si confronta con il lesbismo, il bondage, il sadomasochismo, l’ermafroditismo e una serie infinita di fantasie sempre basate sulla contrapposizione dominatore/dominato, in un continuo interscambio di ruoli. L’immaginario derivante da De Sade è evidente ma ci sono altresì influssi dell’estetica decadente e dello stile liberty e il volume, che si affida solo alla forza dirompente delle immagini, travolge il fruitore con un turbinio apparentemente infinito, nonché labirintico, di situazioni appena accennate e di embrioni di trame mai del tutto compiute che rimandano ad ulteriori deliri onirici.

Dal punto di vista grafico, ogni tavola ha un’invenzione particolare. Alcune pagine presentano vignette minuscole, quasi incastonate tra loro a mo’ di mosaico; altre presentano una sola, grande illustrazione. Ma ognuna è caratterizzata dalla perfetta visualizzazione dei corpi, contrassegnati da sensualità ed eleganza indiscutibili. E anche nei momenti più estremi Crepax non scade mai nella volgarità, mantenendosi su un livello di costante raffinatezza formale. Da segnalare, infine, l’ottima cura editoriale del volume, corredato da note e da un’approfondita bibliografia. Se volete perciò avvicinarvi a Valentina e all’arte immensa di Crepax, questo libro è certamente un buon punto di partenza.


Voto: 8

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