Recensione Baroque vol.1 – Gp Publishing

Pubblicato il 15 Aprile 2010 alle 12:18

Autrice Yayoi Ogawa
Casa editrice GP Publishing
Provenienza Giappone
Prezzo 4,30 Euro
A cura di Andrea “tetsuyatsurugi” Marchino


 

Storia curiosa quella imbastita da Yayoi Ogawa, e non poteva essere altrimenti visti i precedenti Kiss & Never Cry (sempre della GP) e Sei il mio cucciolo (edito invece tempo fa dalla Star Comics), che per essere singolari come spunto di partenza e intreccio non erano secondi a nessuno; questo Baroque, per non essere da meno, vede protagonista l’impacciato Atsui (Atsushi) al centro di un intrigo sentimentale e spazio-interdimensionale (!) tutto da ridere (e da districare). Atsui è più che impedito con l’altro sesso, rasenta praticamente il panico ogniqualvolta deve scambiare poche parole con una qualsiasi ragazza, unica eccezione la sua amica d’infanzia Hiyoko, ma in realtà è meno imbranato di quanto lui stesso sospetti; determinante sarà l’incontro con la bella Tsukasa, che dall’oggi al domani viene ad abitare vicino a casa sua, inizia a frequentare la sua scuola (nella stessa classe), ma soprattutto vuole fare sesso proprio con lui!

Appena Atsui capisce le vere intenzioni di Tsukasa, il terrore al solo pensiero si impadronisce di lui e manda a monte ogni cosa, ma la giovane ragazza ha un serissimo quanto incredibile motivo per volere a tutti i costi accoppiarsi col giovane impacciato (e ancora vergine!); dall’incredibile regno di Baroque, situato in una terra parallela, piomberanno infatti diversi strambi personaggi, il “fratello” di Tsukasa, Trans (un nome che è già tutto un programma), un’entità che possiederà un orsacchiotto di pezza dall’espressione tremendamente idiota (il pupazzo di Kumango ripreso dall’autrice direttamente da “Sei il mio cucciolo”, quasi una sorta di firma per i suoi manga), l’omino della pubblicità del pollo fritto (!?!), una sinistra virago chiamata Alias dalle intenzioni assai bellicose (con enorme cane mastino al seguito), tutti con uno scopo ancora in parte misterioso ma attirati come calamite da Atsui stesso.

La storia si lascia leggere con molto piacere soprattutto nelle tavole iniziali, con disegni dalla linea chiara e pulita che tratteggiano molto bene personaggi (e le loro espressioni) e contesti, buone anche le inquadrature e lo story-telling, purtroppo però con il passare del tempo la situazione più che chiarirsi finisce per ingarbugliarsi; riuscire a raccapezzarsi tra personaggi più o meno assurdi, spiegazioni che non dicono tutto quello che dovrebbero dire e salti su mondi paralleli tra una gag e l’altra, non è proprio semplicissimo.

Rimangono però delle belle battute e una discreta raccolta di situazioni imbarazzanti, ambigue, divertenti e surreali, e quindi una chance per continuare e forse chiarire meglio qualche punto oscuro col secondo volume, gliela si può dare (ma poi basta eh!).

Abbastanza buona l’edizione della GP Publishing, con un volume di oltre 200 pagine a 5,90 Euro; la carta come al solito tiene bene la stampa, ha un’ottima sfogliabilità, tuttavia ha sempre quel caratteristico tono giallino e quella ruvidezza che spesso non risulta gradita a molti lettori.


VOTO 7

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