I Vampire vol. 4 – Recensione DC Dark 17 Lion Comics

Pubblicato il 17 Settembre 2014 alle 16:30

Si concludono le terrificanti vicende del vampiro Andrew Bennett con il quarto volume di I Vampire! Cosa accadrà al tormentato protagonista, alla tenebrosa Mary e al perfido Cain? Ce lo rivela Joshua Hale Fialkov in questa story-line con John Constantine ospite d’onore!

DC Dark n. 17 – I Vampire n. 4

I VAMPIRE VOL.4 LOTTA MORTALE

Autori: Joshua Hale Fialkov (testi), Dennis Calero, Scott Clark, Fernando Blanco, Szymon Kudranski, Andrea Sorrentino (disegni)
Casa Editrice: Lion
Genere: Horror
Provenienza: USA
Prezzo: € 11,95, 16,8 x 25,6, pp. 120, col.
Data di pubblicazione: giugno 2014

Con il New52 la DC ha riproposto numerosi personaggi del suo vasto pantheon narrativo considerati minori e meno conosciuti dei grossi calibri Superman, Batman e Wonder Woman. Tra essi c’è Andrew Bennett, vampiro creato negli anni settanta da J.M. De Matteis e Tom Sutton e in passato visto in qualche albo Vertigo. Nel post-reboot, Andrew non è cambiato. Come nelle precedenti versioni, è un vampiro che non odia gli umani e si ciba solo del sangue dei malvagi. Insieme a lui c’è Mary, splendida vampira nonché sua compagna. Tuttavia, nel New52 costei intende conquistare l’umanità e soggiogarla, ponendosi alla testa di un esercito di creature delle tenebre, e Andrew non è d’accordo.

Erano queste le premesse di I Vampire, comic-book scritto da Joshua Hale Fialkov e disegnato dal bravissimo Andrea Sorrentino. Usando elementi horror, lo scrittore ha cercato di delineare, a modo suo, una storia d’amore dolente e tormentata dai toni gotici e decadenti. Andrew e Mary sono due amanti divenuti nemici e le trame insistevano su questo dettaglio. Fialkov ha poi inserito, episodio dopo episodio, comprimari come il professor Troughton, unico amico di Andrew; la terribile Tig, vampira che ha molti motivi per odiare Bennett; e Cain, il primo vampiro della storia, dalle finalità preoccupanti.

Pur interessante, però, I Vampire si è rivelata una serie esile, convenzionale e mainstream. Inoltre l’utilizzo di character Vertigo del calibro di John Constantine è edulcorato e le atmosfere mature, appropriate per un comic-book del genere, sono pressoché inesistenti. A voler essere sinceri, il vero motivo di interesse di I Vampire è costituito dai disegni di Andrea Sorrentino che con uno stile elegante e raffinato, impreziosito da giochi d’ombra suggestivi e reminiscente di quello di Jay Lee, ha fatto la differenza.

E forse i lettori americani se ne sono resi conto, dal momento che I Vampire è già arrivato al capolinea. In questo tp che include i nn. 15-19 della testata originale Fialkov quindi porta a compimento tutte le trame in sospeso. Dopo la lotta contro la setta dei Van Helsing, diversi personaggi che sembravano malvagi di colpo assumono una valenza opposta. È il caso di Mary, le cui azioni si fanno più comprensibili e quasi giustificabili. Mentre lo stesso Andrew si comporta in modo discutibile. Fialkov insiste con l’azione adrenalinica, ispirandosi ai b-movie di Hollywood, concependo una story-line imperniata su violenze, sangue, mostruosità varie, mutilazioni e decapitazioni.

E appare di nuovo John Constantine e bisogna ammettere che il celebre occultista creato da Alan Moore è lontanissimo dal cinico bastardo che i fan amano. Insomma, la storia in sé, tutto sommato, funziona ma non abbiamo a che fare con un capolavoro. Andrea Sorrentino, peraltro, illustra solo alcune tavole e alle matite si alternano Fernando Blanco, Dennis Calero, Scott Clark e Szymon Kudranski, senza dubbio efficaci e funzionali; ma tale alternanza crea un senso di fastidiosa eterogeneità visiva che nel complesso nuoce all’opera. I Vampire è stato perciò un esperimento non del tutto riuscito. E un personaggio dalle notevoli potenzialità come Andrew Bennett avrebbe meritato di meglio.

Voto: 6

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