Continuano le anticipazioni Bonelli. Questa volta tocca al personaggio di Tiziano Sclavi, protagonista, nei prossimi dodici mesi, di una vera e propria rivoluzione editoriale.
Franco Busatta firma l’articolo del ciclo anticipazioni Bonelli 2014 dedicato a Dylan Dog. Certo l’anno appena iniziato per l’Indagatore dell’Incubo si prospetta fondamentale: si avvicina infatti l’esordio del tanto atteso “nuovo ciclo”, ma anche prima dell’autunno novità e sorprese non mancheranno.
«Il 2014 sarà un anno cruciale per l’Indagatore dell’Incubo, perché il personaggio creato da Tiziano Sclavi si avvia verso un ciclo narrativo destinato a cambiarne per sempre la vicenda editoriale. Ma andiamo per ordine» esordisce Busatta che sottolinea come si rimarrà sui binari predefiniti fino a settembre, con albi che vedranno Dylan proiettarsi al di là dello specchio oscuro dello smagliante mondo delle celebrità, e che lo porteranno poi a incontrare la splendida Neve, una bellissima fanciulla, protagonista di un inverno di mistero e inquietudine.
In seguito, a tenere banco ci sarà una riflessione sul doppio e l’incubo dell’identità. Non solo: per non farsi mancare niente, il Nostro s’inoltrerà perfino in un viaggio nell’Oltretomba.
«A ottobre, poi, s’inizierà a respirare aria nuova a Craven Road, con un episodio dove Dylan dovrà vedersela con i mostri dello Spazio profondo, interamente a colori. A novembre assisteremo al pensionamento dell’Ispettore Bloch, mentre a dicembre faremo la conoscenza col suo sostituto, l’Ispettore Carpenter» anticipa Busatta.
A ogni modo, tutti gli affezionati al “classico” Dylan potranno ritrovarlo sulle pagine dei Maxi, che diventeranno quadrimestrale e, con la nuova sigla Old Boy, continueranno a presentare storie inedite “tradizionali”».
Da sottolineare, infine, anche l’appuntamento con il Dylan Dog Color Fest primaverile, incentrato sull’incontro con quattro delle figure di punta dell’universo delle nuvole parlanti bonelliano: Mister No, Martin Mystère, Napoleone e Nathan Never.
Le tavole che accompagnano quest’articolo sono firmate, nell’ordine, da Carlo Ambrosini, Daniele Bigliardo, Bruno Brindisi, Giampiero Casertano, Raul e Gianluca Cestaro, Montanari & Grassani, Gabriele Ornigotti e Nicola Mari.