Il Burattinaio delle Alpi di Paolo Cossi – Recensione

Pubblicato il 27 Luglio 2013 alle 10:00

Hazard Edizioni distribuisce gratuitamente un’interessante graphic novel di Paolo Cossi intitolata Il Burattinaio delle Alpi: una storia ambientata nel suggestivo territorio alpino realizzata in collaborazione con il progetto E.C.H.I. dedicato alla valorizzazione del patrimonio immateriale.

Il Burattinaio delle Alpi

Autore: Paolo Cossi (testi e disegni)

Casa Editrice: Hazard Edizioni

Genere: Intimista

Provenienza: Italia

Data di pubblicazione: giugno 2013

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Questa graphic novel pubblicata da Hazard Edizioni e distribuita gratuitamente è stata realizzata in collaborazione con il progetto E.C.H.I., Etnografie Italo-Svizzere per la valorizzazione del patrimonio immateriale. E il territorio alpino, le sue tradizioni, le storie ad esso collegate hanno un ruolo importante nella vicenda narrata da Paolo Cossi. Il volume è nato grazie al patrocinio della Regione Lombardia, della Regione Piemonte, la Regione Autonoma Valle d’Aosta, la Provincia Autonoma di Bolzano, il Cantone Vallese, il Cantone Ticino e il Cantone Grigioni.

Pur considerando lodevole il tentativo di valorizzare un territorio, il fatto che le istituzioni si rendano partecipi di un’operazione artistica mi infastidisce. Sarò romantico e ingenuo, ma preferisco un’idea anarchica di arte e creatività e a mio avviso l’arte e gli artisti non possono compromettersi con le istituzioni. Intendo perciò dire che al posto di Paolo Cossi non mi sarei mai prestato a un’iniziativa del genere. L’artista deve essere libero e non diventare strumento di una Regione, una Provincia o un Cantone.

il burattinaio alpi 1

Al di là di ciò, però, ammetto che il volume è buono, benché la storia non sia nelle mie corde. Io non amo le ambientazioni provinciali, qualunque esse siano, e il fumetto italiano è purtroppo rovinato da un eccesso di provincialismo che ne impedisce l’evoluzione. Cossi, invece, a quanto pare con le atmosfere provinciali ci va a nozze e racconta la storia di Lucia, una ragazza di Milano che frequenta con scarso profitto l’università, ha amiche superficiali e frivole, genitori rompiscatole e un fidanzato apatico. Decide di passare alcuni giorni a Como, a casa di un’amica, e qui per una serie di circostanze conosce un anziano burattinaio che da anni gira per il Piemonte, la Valle d’Aosta, la Lombardia e la Svizzera affascinando bambini e adulti con il suo spettacolo. Io non sono di Como e non conosco quelle regioni; tuttavia mi sembra poco probabile vedere un burattinaio per le strade di quella città e lo trovo uno sviluppo narrativo assurdo ma tant’è. Certo, se qualche utente comasco può smentirmi ne sarò felice.

Lucia è intrigata dai racconti del vecchio che servono a Cossi come pretesto per descrivere antiche tradizioni, ritualità, ricette e così via. Veniamo quindi edotti sull’architettura, sulle feste patronali, sulla produzione del pane e altre questioni che però, secondo me, potranno forse interessare i lettori settentrionali e meno gli altri.

La story-line comunque ha un’impostazione intrigante: la vicenda del vecchio burattinaio che a un certo punto incontra la sua futura moglie, inserita in quella principale a mo’ di flashback, ha suggestivi parallelismi con gli eventi che spingeranno Lucia a compiere una drastica scelta di vita.

il burattinaio alpi 2

I testi e i dialoghi sono ben impostati e Il Burattinaio delle Alpi ha il pregio della leggibilità. Ottima la parte grafica e da questo punto di vista Cossi svolge un gran lavoro, riuscendo a rappresentare in maniera egregia i paesaggi che fanno da sfondo alla narrazione e caratterizzando degnamente ogni personaggio. Vanno inoltre segnalate le tavole a tutta pagina realizzate con una straordinaria miscellanea di stili che hanno la valenza dell’illustrazione tout court. Di conseguenza, il volume in sé non è da bocciare.

Rimane però la perplessità e l’irritazione che mi suscitano iniziative simili (che reputo pure cripto-leghiste). Lo ribadisco, quando si mettono in mezzo regioni e province, buone solo a sponsorizzare qualcosa tanto per il gusto di farsi belli, mi girano le scatole.


Voto: 6 ½

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