Avengers Vs X-Men n. 6 – Recensione

Pubblicato il 22 Aprile 2013 alle 11:00

Siamo arrivati al rush finale di uno degli eventi più spettacolari di casa Marvel ! Chi la spunterà tra Capitan America e Ciclope, ormai annebbiato dalla forza Fenice ? E quali saranno le conseguenze di questa epica battaglia ??? Ce lo diranno Brian M. Bendis, Jason Aaron, Olivier Coipel e Adam Kubert !!!

AvX_6Avengers Vs X-Men n.6

Autori: Brian M. Bendis, Jason Aaron, Olivier Coipel, Adam Kubert

Casa editrice: Panini Comics

Provenienza: Stati Uniti

Genere: Supereroistico

Prezzo: 3,50 euro, 17×26, B., 80 pp., col.

Anno di pubblicazione in Italia: 2013


E così giunge a conclusione anche qui in Italia l’ultimo grande evento di casa Marvel: Avengers Vs X-Men, una lunga saga in dodici capitoli che ha visto collaborare alcuni degli autori che hanno contribuito maggiormente all’evoluzione dell’universo Marvel in questi ultimi anni. Sto parlando di Brian M. Bendis, Jason Aaron, Ed Brubaker, Jonahtan Hickman e Matt Fraction, che hanno curato il soggetto e a rotazione le sceneggiature dei singoli episodi, mentre la parte grafica è stata affidata a tre star del comicdom come John Romita Jr., Olivier Coipel e Adam Kubert.

Una saga corale in tutti i sensi, dunque, non solo per il numero di autori coinvolti, ma anche perché riguarderà Vendicatori e X-Men al completo, e quindi il 99% della comunità supereroica marvelliana. La lunghezza della storia e le diverse teste che hanno contribuito alla sua realizzazione sono stati degli elementi certamente positivi per la riuscita del progetto, che  ha mantenuto buona parte delle aspettative inserendo grandi battaglie ma anche qualche momento di riflessione, con svolte narrative a volte inaspettate e spiazzanti.

AvX infatti nasce quasi come una variante di un altro grande evento come Civil War, dove avevamo due fazioni di eroi contrapposte che lottavano per un ideale comune. In questo caso la diatriba è tra i Vendicatori di Capitan America e gli X-Men di Ciclope, che hanno idee completamente opposte su come gestire l’imminente arrivo della Fenice, una potenza cosmica dalle capacità illimitate che già in passato era arrivata sulla Terra causando morte e distruzione. Cap infatti vuole annientare in tutti i modi la Fenice, memore dei danni che già aveva provocato, mentre Ciclope vede nel suo ritorno una speranza per la sua razza, ormai sempre più decimata….

Dopo un’iniziale faida tra i due schieramenti, però, la battaglia prende una piega del tutto inaspettata: Tony Stark infatti progetta una super-armatura con lo scopo di abbattere la Fenice, ma il risultato sarà solo quello di disgregare la sua energia per suddividerla all’interno di cinque X-Men, ovvero Ciclope, Emma Frost, Magik, Colosso e Namor. Ecco quindi che l’attenzione si sposta tutta su questi cinque mutanti, che improvvisamente ( e inaspettatamente ) si trovano a dover gestire un potere immenso, benché suddiviso tra tutti loro. Ma si sa che troppo potere spesso dà alla testa e non ci metterà molto a corrompere anche i nobili intenti che i mutanti di Ciclope avevano inizialmente….

La questione fondamentale di tutta questa saga, infatti, è se il fine giustifica i mezzi o meno. Ciclope è mosso unicamente dalla speranza di dare un futuro alla sua specie e creare un mondo migliore, dove non ci siano guerre o discriminazioni di alcun tipo: tutti intenti indubbiamente lodevoli e condivisibili, ma a quale prezzo ?! E’ giusto mettere a rischio milioni di persone sfruttando un’entità cosmica potenzialmente distruttiva ?!?!

Se Ciclope avesse ragione o no lo scoprirete in questo sesto numero di Avengers Vs X-Men, contenente gli ultimi due capitoli della saga, scritti da Brian M. Bendis e Jason Aaron, dove tutti i supereroi si coalizzeranno per abbattere i mutanti della Fenice rimasti. Figure chiave in questo senso saranno Scarlet e Hope, due ragazze dalla personalità complessa, responsabili per motivi diversi del destino della razza mutante: la prima infatti ne causò la decimazione, alla fine di un altro memorabile evento come House of M, mentre l’altra è considerata come un Messia in quanto è l’unica mutante ad essere nata dopo il suddetto sterminio. Due destini legati a doppio filo che saranno fondamentali per la risoluzione di questa epica battaglia !

A rappresentare graficamente questi ultimi due capitoli troviamo Olivier Coipel e Adam Kubert, due artisti diversi nello stile ma con in comune una forte caratterizzazione dei personaggi e un buon senso della spettacolarità. Il tratto di Coipel è sicuramente più raffinato e preciso, anche se le sue tavole a volte sono un po’ confusionarie e poco fluide nello storytelling ( colpa forse anche della sceneggiatura di Bendis… ), ma restano comunque un gran bel vedere. Lo stile di Kubert invece è un po’ più grezzo e meno contemporaneo, ma riesce a infondere una buona energia  ai suoi personaggi e alle sue tavole in generale, anche se è meno incisivo sulle sequenze più spettacolari.

Nel complesso comunque possiamo considerare AvX uno dei migliori eventi prodotti dalla Marvel in questi ultimi anni, in quanto ci ha regalato grandi battaglie tra supereroi, condite con una buona dose di azione, dramma e spettacolarità. Questa saga inoltre ha rimesso in discussione i rapporti tra due delle più grosse comunità supereroiche marvelliane, finora fin troppo distaccate tra di loro, e ha alterato molti equilibri interni con le conseguenze che vedremo nel cosiddetto Marvel NOW!, un rilancio a tutti gli effetti con cui la Casa delle Idee ha voluto contrastare il tanto chiacchierato reboot della concorrente Dc.


 

Voto: 7,5  

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