Feynman di Jim Ottaviani e Leland Myrick – Recensione

Pubblicato il 27 Febbraio 2013 alle 11:00

Indipendentemente dal numero di fumetti che abbiate letto nella vostra vita, da quanti generi differenti o in quali singolari e funamboliche pubblicazioni vi siate imbattuti, non avete di sicuro mai incontrato niente che metta in discussione le vostre certezze come Feynman.

Feynman

Autori: Jim Ottaviani, Leland Myrick

Editore: Bao Publishing

Genere: Biografia di un genio

Formato: Cartonato 15,5 x 22

Pagine: 272

Prezzo: € 19.00

Data di pubblicazione: 2012


Premio Nobel per la fisica nel 1965 con la teoria della QED (la teoria quantistica del campo elettromagnetico), Richard Faynman ha rappresentato un esempio lampante del fatto che la curiosità vada considerata una virtù: uomo dall’intelligenza vivace, assolutamente poliedrico, si autodefiniva “fisico premio Nobel, insegnante, cantastorie e suonatore di bongo”.

Il ritratto umano che nasce da questo libro è straordinario, perché esso, privilegiando l’introspezione all’azione ci porta abilmente all’interno di una delle menti più brillanti del secolo scorso ma che, diversamente da quanto potrebbe credersi, forse per qualche più o meno fondato pregiudizio, non corrisponde all’idea diffusa per cui premio Nobel debba necessariamente essere un cattedratico ammantato delle sue complesse teorie e formule.
Feynman è un libro che vi rapirà con i suoi singolari aneddoti ed il susseguirsi delle scene da situazioni paradossali a spaccati della vita di chiunque.

Feynman in persona, attraverso questo libro, vi conquisterà, insegnandovi che un premio Nobel può imparare la vita da un tassista, che un uomo può trovare delle risposte nella musica, uno scienziato affinare le sue teorie apprendendo le arti visive.

Questa sorta di (auto)biografia diacronica salta da un punto all’altro, da una suggestione all’altra allo stesso modo degli elettroni e dei fotoni della teoria feynmaniana. Ci sono scorci di vita più o meno lunghi, e persino la spiegazione della QED con tanto di equazioni, esempi pratici e rudimenti di fisica. Il tutto condito dalle sagaci osservazioni dello scienziato.

E se state pensando di cambiare volume perché la fisica “non fa per voi”, perché la matematica non vi appassiona e temete di non capire nulla, siete in procinto di fare un gravissimo errore.

Perché l’intento degli autori, e del protagonista stesso, non è quello di iniziarvi ad una teoria scientifica che ci sono voluti anni di studio da parte di numerosi menti brillanti per completare, ma piuttosto di parteciparvi di quello che c’è dietro di essa: la curiosità oltre che l’impegno, la perseveranza oltre che la genialità, la capacità di mantenere la mente elastica più che la lettura di trattati interminabili.

Il Feynman protagonista spiega benissimo al lettore in più occasioni, che la “faccenda del capire” è sopravvalutata, che l’ansia della comprensione è un atteggiamento puerile, e che il mondo in cui viviamo, la natura, e tutto il resto, sono spesso assurdi. Ma è così che stanno le cose e, se non ci piacciono, faremmo meglio a “trovarci un altro universo”.

Non è l’incitamento a compiere un atto di fede, a credere in una teoria pur senza capirci nulla, ma piuttosto un invito a rendersi conto che l’affannosa ricerca della comprensione assoluta, il più delle volte, è un ostacolo alla comprensione stessa.
Il grande merito degli autori è stato quello di condensare in un fumetto una personalità ed un genio così grande cui è difficile rendere giustizia a parole, proprio come è difficile trasmettere, in queste righe, l’entusiasmo che si prova leggendo il volume.

Lo stile di disegno, decisamente essenziale, costituisce più che altro un supporto al nucleo centrale della narrazione che sono i testi. Ci sono diversi lampi di originalità, come ad esempio i balloon senza dialoghi ma con all’interno figure e simboli matematici che ben rispecchiano, a mio avviso, la sintesi che solo menti brillanti riescono a realizzare. Ottimo, anche, l’uso del colore.
In definitiva, Feynman è un volume essenziale per chiunque creda che (o sia curioso di scoprire se) il fumetto possa essere un valido strumento comunicativo in ogni campo, perfino il quello scientifico.


Voto: 8

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