Starman n. 5 – Recensione

Pubblicato il 25 Gennaio 2012 alle 11:44

Continua l’edizione Omnibus di Starman, il capolavoro cult di James Robinson, e in questo quinto volume Jack Knight rimane coinvolto in un’avvincente e complessa avventura nello spazio!

Starman n. 5

Autori: James Robinson, David S. Goyer, Geoff Johns (testi), Peter Snejbjerg, Steve Yeowell, Craig Hamilton, Chris Weston, Lee Moder, Steve Sadowski, David Ross, Tony Harris, John McCrea (disegni)
Casa Editrice: Planeta De Agostini
Provenienza: USA
Prezzo: € 38,00, 16,8 x 25,7, pp. 464, col.
Data di pubblicazione: dicembre 2011

L’inglese James Robinson è uno degli sceneggiatori più apprezzati dagli estimatori dei comics e coloro che hanno letto il suo Superman ne sono consapevoli. Ma l’autore britannico raggiunse il successo con Starman, tutt’ora considerato il suo migliore esito creativo, e l’edizione Omnibus di quello che è un vero e proprio capolavoro cult giunge ora al quinto volume.

Nei complessi meandri della storiografia DC sono esistiti vari personaggi denominati Starman. Uno di essi, Ted Knight, storico componente della JSA, fu uno dei più rilevanti. Nel corso dei decenni, invecchiando, l’eroe passò il testimone al figlio David che per un breve periodo proseguì l’attività paterna. Ma c’era un altro figlio, lo scapestrato e ribelle Jack, più interessato al collezionismo che non al mondo dei supereroi.

Dopo la tragica morte di David, però, Jack è costretto ad agire da Starman e in seguito, scoprendo di gradire l’attività di supereroe, decide di combattere il crimine, benché con atteggiamento e modalità differenti da quelle di Ted. Erano queste le premesse del comic-book di James Robinson che, coadiuvato alle matite dal bravo Tony Harris, colpì i lettori con l’anti-convenzionalità delle trame e l’azzeccato mix di atmosfere narrative che spaziavano dalla fantascienza al noir, dal western all’esoterico con una facilità sconcertante e che rendevano di fatto il mensile un perfetto anello di congiunzione tra la linea Vertigo e quella più mainstream della DC Comics.

Episodio dopo episodio, Robinson ripescò vecchi character del cosmo DC: per esempio, il pistolero Scalphunter, incarnatosi in uno dei poliziotti del clan O’Dare, e persino altri Starman come Mikaal, un alieno dal passato misterioso. Un ruolo predominante lo assunse l’amorale e inquietante Ombra, spesso alleato di Jack, e molti altri personaggi. E a un certo punto della story-line Jack si fidanza con la bella Sadie, sorella di un ennesimo Starman, Will, ufficialmente defunto. Sadie, tuttavia, è convinta che quest’ultimo sia ancora in vita e che si trovi da qualche parte nello spazio.

Di conseguenza un viaggio nel cosmo per cercare di trovarlo era nell’aria ed è la base narrativa della sequenza di questo volume che comprende i nn. 47-60 del comic-book originale. Accompagnato da Mikaal e dalla Scatola Madre dei Nuovi Dei, che ha le fattezze di Ted Knight, Jack, quindi, abbandona Opal City per compiere una lunga ricerca negli spazi siderali. Ed è evidente che non mancheranno i pericoli. Insieme a David B. Goyer, Robinson delinea una trama complessa e avvincente, giocando con stilemi fantascientifici di chiara impronta new wave e non mancando di usare innumerevoli creazioni made in DC. Ci saranno Adam Strange, altro eroe cosmico della casa editrice; il mostruoso Solomon Grundy; Swamp Thing; addirittura una versione alternativa della Legione dei Supereroi, nonché oscuri ma gloriosi avventurieri come il buffo Tassista Spaziale, inventato dal maestro Steve Ditko, Space Ranger e Ultra il Multialieno.

Sebbene le atmosfere siano stavolta più sci-fi del consueto, Robinson non rinuncia a scrivere avventure di diverso genere e non mancano le situazioni western con Scalphunter o quelle deliziosamente retrò, con toni da spy story, imperniate su Ted Knight e i suoi rapporti con l’F.B.I. Il volume, inoltre, include un episodio collegato a 1.000.000, il crossover ideato da Morrison, e il numero zero di Stars and S.T.R.I.P.E.: in questo caso Robinson collabora con Geoff Johns e vedremo la più recente versione di Star Spangled Kid. Ci sono poi una storia tratta dal quarto numero di JSA: All Star e una da All Star Comics 80-Page Giant che presenta un divertente incontro di boxe tra Jack e Wildcat. Da segnalare, inoltre, i racconti in prosa che costituiscono gli intriganti Diari dell’Ombra.

Per ciò che concerne i disegni, non c’è più Tony Harris, sostituito da Peter Snejbjerg che non è paragonabile al penciler di EX-Machina. Ciononostante, il disegnatore danese fa un lavoro efficace e riesce a illustrare con professionismo la fantasiosa story-line di Robinson. Ma vanno citati, tra i numerosi artisti coinvolti, Steve Yeowell, Craig Hamilton, Chris Weston e lo stesso Harris che disegna la storia ambientata nel passato di Ted. Questo quinto volume è un tassello imprescindibile della serie e merita una chance, malgrado si debba segnalare qualche refuso. Da tenere d’occhio, comunque.

Voto: 7,5

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