Justice League: la storia editoriale in Italia

Pubblicato il 14 Novembre 2017 alle 11:25

Dall’esordio sulle pubblicazioni Mondadori fino alla RW-Lion la storia editoriale del supergruppo DC Comics.

Quando si parla della storia editoriale della DC Comics in Italia, il minimo comune denominatore che si può utilizzare è sempre lo stesso ovvero l’aggettivo travagliata.

Non fa eccezione la Justice League che anzi, rispetto ad altri eroi della casa editrice come visto nell’articolo dedicato alla storia editoriale di Wonder Woman, è stata ancor di più bistrattata se non ignorata anche a dispetto di una sua più “giovane” età – ricordiamo infatti che la Justice League of America fece la sua prima apparizione negli USA nel marzo del 1960 sulle pagine di The Brave and The Bold #28.

In quell’epoca i personaggi DC trovavano spazio sulle pubblicazioni targate Mondadori –  e di lì a poco anche su quelle Williams e Cenisio – ed è proprio su Superman Nembo Kid, la storica testata che aveva iniziato la sua corsa come Albi del Falco, che timidamente la JLA si affaccia sul mercato italiano.

Prima di leggere una storia completa del gruppo però i lettori dell’epoca ebbero tre brevissimi assaggi di quelli che vennero con una lungimiranza tutta italica, e che afflisse in maniera anche piuttosto pesante le avventure di Superman e Batman, ribattezzati gli Amici della Legge.

La prima apparizione del supergruppo in Italia è infatti registrata sul #456 – datato gennaio 1965 – della serie sopra citata e più precisamente nella storia “Veggente Elettronico” ovvero Action Comics #314 (The day Superman became the Flash!) non ci sono riferimenti al gruppo se non il nome né vi compaiono tutti i membri.

Nella seconda apparizione si ha più fortuna ma dobbiamo comunque andare alla fine del #514 – datato febbraio 1966 – e più precisamente alla fine della storia ribattezzata “A Doppia Fine” ovvero Detective Comics #347 (The Strange Death of Batman). Si tratta di due vignette in tutto e la didascalia recita “Ma gli Amici della Legge non si limitano a consolare Robin…”  quasi a voler stuzzicare la curiosità dei lettori oltre che a presagire l’imminente debutto del gruppo, qui c’è anche il debutto ufficiale di Wonder Woman – come Stella – e Hawkman adotta sempre il nome di battaglia di Falco.

Per la terza fugace apparizione senza riferimenti dobbiamo sfogliare il #518 – datato marzo 1966 – nella storia ribattezzata “Trasformista Involontario” ovvero The Flash #158 (The One-Man Justice League).

I lettori italiani dovranno quindi attendere il #533 – datato luglio 1966 – per leggere la prima vero storia della JLA o Amici della Giustizia se preferite, la storia è ribattezzata “Scala Reale” e si tratta di Justice League of America #43 (“The card Crimes of the Royal Flush Gang) quindi ufficialmente fra l’esordio americano e quello italiano del gruppo passano 6 anni.

  • Con un balzo fino al #554 – datato novembre 1966 – troviamo la seconda avventura pubblicata in Italia della JLA si tratta però del #18 di Justice League of America (Journey into the Micro-World!) ribattezzata “Battaglia nel micro mondo”.
  • Sul #556 – datato dicembre 1966 – compare “Crisi su Terra-due” si tratta di Justice League of America #22 (Crisis on Earth-Two) ma la storia è in realtà è la seconda parte di quella pubblicata originariamente nel numero precedente (Crisis on Earth-One” che venne bellamente saltata. Si tratta qui di uno dei primi incontri, divenuti poi annuali, fra JLA e JSA ovvero fra gli eroi della Silver Age e quelli della Golden Age che fra l’altro avevano “combattuto” la Seconda Guerra Mondiale.
  • Sul #559 – datato gennaio 1967 – viene rimaneggiata la storia originariamente apparsa su Justice League of America #16 (The cavern of deadly spheres) con il titolo “La caverna delle sfere mortali” di cui vengono pubblicate solo 22 delle 24 tavole originali, le restanti due vengono rimontate per stare in una sola pagina!
  • Sul #564 – datato febbraio 1967 – compare “Missione “trappola”” ovvero Justice League of America #24 (Decoy Missions of the Justice League).
  • Sul #568 – datato marzo 1967 –  compare “Il Tiranno Ciclonico” ovvero Justice League of America #17 (The Triumph of the Tornado Tyrant!).
  • Sul #572 – datato aprile 1967 – compare “Esilio ai confini della galassia” ovvero Justice League of America #19 (The Super-Exiles of Earth!).
  • Superman – Nembo Kid viene ribattezzata solo Superman con il #575 mentre viene varata anche una testata dedicata a Batman, e continuano così a singhiozzio le apparizioni del gruppo.
  • Sul #578 – datato giugno 1967 – compare “L’attacco di Brain Storm” ovvero Justice League of America #32 (Attack of the star-bolt warrior!)
  • Su Batman #12 – datato luglio 1967 – compare “l’Anti Materia” ovvero Justice League of America #47 (The Bridge Between Earths!).
  • Sul #583 – datato agosto 1967 – compare “Le Chiavi Segrete” ovvero Justice League of America #41 (The Key-Master of the world!)
  • Su Batman #19 – datato ottobre 1967 – compare “La rivincita della Scala Reale” ovvero Justice League of America #54 (History-Making Costumes of the Royal-Flush Gang!).
  • Su Batman #21 – datato novembre 1967 –  compare “Le creature indistruttibili” ovvero Justice League of America #40 (Indestructible Creatures of Nightmare Island).
  • Sul Superalbo Speciale Supplemento a Batman #22 – datato dicembre 1967 – compare “Le avventure registrate” ovvero Justice League of America #52 (Missing in action… 5 Justice Leaguers!)
  • Su Batman #24 – datato gennaio 1968 – compare “Attacco al XX secolo” ovvero Justice League of America #50 (The Lord of Time Attacks the 20th Century).
  • Sul #596 – datato febbraio 1968 – compare “I sogni malefici” ovvero Justice League of America #34 (The Deadly Dreams of Doctor Destiny!)
  • Su Batman #29 – datato marzo 1968 – compare “I costumi incorporei” ovvero Justice League of America #35 (Battle against the bodiless uniforms).
  • Su Batman #34 – datato maggio 1968 – compare “La grande lotta” ovvero Justice League of America #46 (Crisis Between Earth-One and Earth-Two!).
  • Su Batman #35 – datato giugno 1968 – compare “Il mondo senza ritorno” ovvero Justice League of America #1 (The World of No Return!).
  • Sul #606 – datato giugno 1968 – compare “L’avventura impossibile” ovvero Justice League of America #59 (The Justice Leaguers impossible adventure!).
  • Sul #611 – datato settembre 1968 – compare “L’autodistruzione” ovvero Justice League of America #63 (Time Signs a Death-Warrant for the Justice League!).
  • Su Batman #63 – datato luglio 1969 – compare “I paladini della legge” ovvero Justice League of America #62 (Panic from a Blackmail Box!).
  • Da lì a pochi mesi l’avventura Mondadori si sarebbe conclusa con Williams e Cenisio che quasi inspiegabilmente snobberanno la JLA. Impossibile non sottolineare come la stessa Mondadori pubblicherà poco e male le avventure del gruppo: 21 storie in totale e assolutamente non ordine cronologico.

In Italia quindi gli anni ’70 e la prima metà degli anni ’80 non vedrà pubblicato pressoché nulla della JLA – saltando così i primi cambiamenti nella formazione del gruppo e l’inizio della così detta Satellite Era – ma ci sono almeno due curiosità da sottolineare: sulla copertina di Batman #21 edito dalla Cenisio si fa riferimento alla JLA non più come Gli Amici della Legge ma come Lega dei Giustizieri.

Nel 1979 intanto Fabbri Editori lanciava nelle edicola una rivista di grande formato denominata Big Bang che, durata solo 13 numeri, presento alcune avventure della JLA ma non tratte dalla serie regolare bensì dalle strisce che comparivano sui quotidiani americani Chicago Tribune e  New York News Syndicates dal titolo “The World’s Greatest Superheroes” e firmate da Martin Pasko, George Tuska e Vince Colletta.

Le strisce furono presentate nei primi 4 numeri della rivista alternando pagine in b/n – con 4 strisce per pagina – a pagine a colori – con 2 strisce per pagina.

La prima metà degli anni ’80 si chiude con la sfortunata Labor Comics che pubblicherà quelli che ad oggi sono gli albi DC Comics in italiano che hanno più valore sul mercato collezionistico ovvero Sword of the Atom e Super Powers. La seconda era una mini-serie di 5 numeri con protagonista la JLA scritta e disegnata da Jack Kirby per promuovere le allora popolarissime action figure della Kenner, la mini però è fuori continuity e perciò non fotografa affatto il momento editoriale del gruppo.

 

GIRATE PAGINA PER L’ERA PLAY PRESS, IL PASSAGGIO A PLANETA E L’ARRIVO DELLA LION.

fonte: collezionismofumetti

Dopo la grande crisi che negli anni ’80 affliggerà il mercato del fumetto americano in Italia, portando di fatto alla sua scomparsa dalle edicole, toccherà alla Play Press riportare in edicola gli eroi DC e lo farà nel 1990 varando la nuova testata Justice League.

Nello spillato contenitore troveranno spazio inizialmente la miniserie Legends, la Lega della Giustizia post-Crisis di J.M. DeMatteis, Keith Giffen e Kevin Maguire – quella che poi diverrà celebre per il suo tono scanzonato – e la Wonder Woman di George Perez e successivamente anche l’evento Millenium.

La casa editrice parte giustamente cercando di proporre materiale “fresco” ovvero serie nate dopo il grande rilancio avvenuto nel 1986 con Crisi sulle Terre Infinite tuttavia il successo non è quello sperato e la testata chiuderà con il #33 – datato dicembre 1992 – e proponendo a conti fatti i primi 20 numeri della divertente Justice League – nel frattempo già trasformatasi in Justice League International – del trittico sopra citato.

La casa editrice affronterà così il suo primo periodo di ristrutturazione editoriale che ci fa fare un salto nel 1998 quando viene varata una nuova testata spillato denominata semplicemente JLA ed in cui viene proposta la serie scritta dal vulcanico Grant Morrison serie già campione di incassi negli USA e che viene accolta in Italia in pompa magna.

Tuttavia la sfortuna editoriale della DC in Italia è epica e la testata chiude con il #22 ad ottobre del ’99 e la serie passerà in volumi a gennaio del 2000 e continuando la sua corsa per 20 numeri e proponendo tutto il ciclo di Morrison, quello di Waid, Joe Kelly e Kurt Busiek. Da segnalare anche la pubblicazione di alcuni speciali come JLA vs Titani, JLA/W.i.l.dcats,  JLA Terra 2, JLA/JSA Vizi e Virtù.

Nel 2006 la Play Press chiude i battenti e la palla passa alla iberica Planeta-DeAgostini.

Con l’aggressività che l’ha contraddistinse nel suo primo periodo Planeta invade il mercato: completa la precedente JLA con una serie di 3 TP firmati Busiek, Johns e Harras per poi lanciare la nuova testata Justice League of America approfittando della ripartenza da #1 anche negli USA.

La testata, che fu affidata a Brad Metzler e Ed Benes, tuttavia non brillò complice anche un crossover immediato con JSA – che Planeta pubblicò sempre in spillati – e durò solo nove numeri chiudendosi a gennaio 2010 come da data riportata sull’albo.

Per rivedere la JLA sugli scaffali dobbiamo aspettare il novembre 2010 – ed un salto di ben 21 numeri originali: dal #17 si passerà al #38 – con la ripartenza in volumi, 6 in totale, che proporranno il ciclo assolutamente trascurabile di James Robinson.

Come consuetudine Planeta fu ricchissimo il materiale ristampato come i due omnibus con la gestione Morrison e quella Waid, che vi consiglio di lasciare sugli scaffali visto la penosa cura editoriale, ma anche recuperi d’annata come la JLA di George Perez (con storie degli anni ’70) o i 3 volumi “Crisi sulle Terre Multiple” in cui vennero riproposti gli incontri fra la JLA e JSA della Silver Age.

Molti anche i volumi singoli e le serie spin-off proposte come JLA/Vendicatori di Busiek e Perez, JL Elite, JLA Classified.

Insomma se la Planeta peccò clamorosamente nel tagliare bruscamente la serie in spillati non mancò di presentare materiale legato a varie ere e che accontentasse diversi palati tuttavia il minimo comune denominatore dell’editore spagnolo fu come tristemente risaputa la scarsa cura editoriale.

La conclusione della gestione Planeta della DC si concluderà in maniera lenta e non priva di frustrazioni. A subentrarle sarà RW Lion che mai come nel caso di Justice League si ritroverà a raccogliere i cocci di una sciagurata gestione editoriale.

Lion inizia la sua corsa con un #0 che propone Secret Origins vol 3 # 46 (del dicembre 1989) per poi cercare il più velocemente possibile di recuperare i buchi lasciati dal precedente editore con una serie di spillati che colmassero il buco di 21 numeri, già citato sopra, e proseguirono la stessa numerazione della serie Planeta.

Questo sforzo fu strumentale al lancio in grande stile dello spillato antologico Justice League che presentò a maggio 2012 la serie New 52 del gruppo – insieme alla rediviva JLI e Hawkman – e che fu senza ombra di dubbio la testata ammiraglia di tutta quella iniziativa editoriale con cui la DC Comics resettò in maniera drastica il suo universo alla stregua di quanto fece a metà anni ’80 con Crisi sulle Terre Infinite.

La testata continua la sua corsa ancora oggi ed è arrivata al #74 e ad essa si sono affiancate sia in spillato che in volumi serie correlate come Justice League Dark e Justice League America.

Sul fronte ristampe Lion, come sua consuetudine, si concentra su volumi autoconclusivi e quindi trova spazio sugli scaffali titoli come JLA: Incubo di una notte di mezza estate, L’enigma della Bestia o Battesimo Oscuro.

Da segnalare anche il certosino lavoro filologico che l’editore ha compiuto nella collana allegata al Sole 24 Ore DC Comics Story dedicata alle avventure più datate degli eroi DC ed in cui la Justice League è protagonista nei #7, 12 e 20.

Qui vengono ripresentate in maniera adeguata le avventure che Mondadori propose in maniera sghemba negli anni ’60 più 15 “inediti”: si parte con la seminale The Brave and The Bold #28 e si prosegue in ordine cronologico dal #7 al #36 della serie originale.

Della storia Silver Age quindi – quelle che comunemente vengono etichettate come Justice League of America Volume 1 – vengono proposte in Italia in totale appena 36 storie su 264 totali!

 

 

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