Dampyr 212 | Recensione

Pubblicato il 7 Novembre 2017 alle 17:00

L’ultimo numero della serie con protagonista Harlan Draka è una lettura ideale per la settimana di Halloween.

Tra le letture fumettistiche consigliate nel periodo di Halloween non può mancare l’albo mensile di Dampyr. Ed in quest’occasione si tratta di una lettura ancora più consigliata visto che la storia si adatta perfettamente all’occasione. Il titolo infatti è: El Dìa de Los Muertos.

Harlan Draka ed i suoi compagni Tesla e Kurjak celebraranno il Giorno dei Morti in un contesto del tutto particolare: una periferia di Città del Messico nella quale si esorcizza la morte con una sorta di carnevale macabro, una versione ancora più pittoresca e colorata dell’Halloween anglosassone, che è parte della cultura sudamericana.

L’incipit di questa storia è nel segno dei Narcos: siamo a Medellin in Colombia, la patria di Pablo Escobar, nella quale il narcotraffico continua ad imperare. Il poliziotto Bobby Quintana, personaggio classico della saga dampyriana, scopre l’esistenza di un cartello della droga davvero particolare: si fanno chiamare “I figli di Ixtlan“. Si tratta di vampiri devoti ancora al loro vecchio maestro, ed ai quali si legherà un personaggio davvero particolare: Abigor, vice direttore dello spionaggio infernale.

Harlan ed i suoi compagni verranno contattati da Quintana per supportarlo nella lotta a questo cartello della droga tanto speciale quanto pericoloso.

El dìa de Los Muertos è una lettura gustosa, ideale per il periodo halloweeniano. Come nella migliore tradizione di Dampyr questa storia affonda le radici nella mitologia, ed in particolare si concentra sul culto dei morti in Sud America e nel Messico. A fare da ponte all’interno di questa cultura sarà un personaggio piuttosto affascinante: donna Jimena, una sensitiva capace di veicolare le menti sensibili tra il mondo reale e quello del Mictlan, una sorta di inferno mutevole e fortemente visionario.

Il Giorno dei Morti infatti è il momento durante il quale le porte di un oscuro e infernale mondo si mettono in contatto con la nostra realtà, ed Harlan dovrà fare un vero e proprio viaggio all’Inferno per risolvere e uscire fuori da quest’ennesima avventura.

La sceneggiatura scritta da Claudio Falco è davvero avvincente, mescola realtà e leggenda in una maniera del tutto gustosa, ed il mix tra cartelli del narcotraffico, sensitive messicane, e la celebrazione dei morti in Sud America funziona piuttosto bene.

Davvero interessanti e di alta qualità sono i disegni di Fabiano Ambu, il quale tende ad avere uno stile fortemente realistico che sfrutta per le ambientazioni dei tratti a puntini che ricordano una certa contaminazione proveniente dalla pop-art. Si tratta probabilmente dei migliori disegni visti negli ultimi numeri di Dampyr.

Insomma una storia ideale per celebrare una festa ed un periodo caro a tanti dampyriani  e lettori di fumetti appassionati di horror. El dià de Los Muertos ci dimostra una volta di più come la serie di Dampyr sappia ben gestire i richiami alla Storia ed alle leggende, unendoli con i contesti dei nostri tempi, e contaminandoli con il fantasy-horror.

Uno dei motivi in più per leggere questo albo è sicuramente la contaminazione tra Narcos, lo stile visivo dei film di Jodorowsky e qualche richiamo alla Divina Commedia. El dià del Los Muertos è un albo da non perdere ed una delle letture migliori da poter fare nel corso della settimana di Halloween.

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