Detonation Island vol. 1 di Tsutomu Takahashi: Recensione

Pubblicato il 18 Novembre 2011 alle 10:36

GP Publishing porta in Italia un’altra intensa opera del maestro Takahashi, che esplora il percorso di crescita di un ragazzo nella Tokyo degli anni Ottanta.

Autore: Tsutomu Takahashi

Editore: GP Publishing

Provenienza: Giappone, 2003

Prezzo: € 6,90

Con “Detonation Island” (Bakuon Rettou), GP Publishing arricchisce il suo catalogo offrendo al pubblico italiano un’altra intensa opera del maestro Tsutomu Takahashi, che esplora con delicatezza, ma anche senza nessuna retorica né facili buonismi il difficile momento della crescita del giovane Takashi. Sullo sfondo della Tokyo degli anni Ottanta, prende così vita il cammino del protagonista nel momento delle decisioni che lo portano a scegliere tra la mediocrità di essere uno studente qualsiasi e l’unicità che deriva dall’incontro con la velocità e il fascino dei bosozoku.

La serie si compone attualmente di 16 volumi in prosecuzione.

C’è solo da mettersi l’anima in pace quando un manga può contare su disegni che parlano da soli, senza bisogno di sprecare inutili didascalie e balloon, dove ogni singolo segno è tracciato con una precisa intenzione narrativa, e che fa del testo una mera integrazione dell’immagine e non viceversa. In parole povere la pura essenza del fumetto, che Takahashi fa sua con invidiabile naturalezza e coerenza stilistica, per figure e scenografie che dialogano tra loro senza soluzione di continuità.

Una narrazione fluida, nonostante sia impregnata delle pacate e quasi ovattate atmosfere del ricordo, di una giovinezza che è stata e che viene resa in tutta la sua nostalgia e melanconia, e che trasporta il lettore nel complesso mondo interiore di Takashi, restituito con una continua e poetica analogia fra la strada e la vita, tra la velocità della gioventù e delle moto e la normalità del passo degli adulti e dei “mediocri”.

Una grande prova del maestro Takahashi, che non cede neanche per un secondo al rischio di appiattire e banalizzare il tutto con scene d’azione forzate e basate su grandi prestazioni di tipo agonistico. Ad essere raccontato quindi non è il mondo dei bosozoku in sé, ma il mondo dei bosozoku come sentito e amato dal protagonista, imprescindibile filtro dell’intera narrazione, che altrimenti risulterebbe priva di una precisa e univoca direzione narrativa.

L’edizione proposta da GP Publishing per questo titolo è ben curata e azzeccata in tutte le scelte fatte. Il volume è pertanto un corposo albo da fumetteria di grande formato (13×18), con sovraccoperta, inserto a colori su carta lucida, per 240 pagine in bianco e nero stampate su carta ruvida e giallina, ma resistente e in grado di tenere bene i neri. Il rapporto qualità-prezzo è quindi ben proporzionato.

In conclusione “Detonation Island” è un’opera consigliata a tutti, fan di lunga data di Takahashi e non, un ottimo esempio di fumetto di qualità, intenso e delicato allo stesso tempo.

VOTO: 8,5

Articoli Correlati

Quando si tratta di manga, pochi autori sono così fidati quanto Tatsuki Fujimoto. L’autore di Chainsaw Man è diventato...

25/03/2024 •

09:00

L’anime è uno dei medium più importante degli ultimi anni. Mentre si è introdotto nella cultura mainstream decenni fa,...

25/03/2024 •

08:09

Ecco che Netflix tira fuori dal cilindro un nuovo colpo: City Hunter, il celebre manga, prende vita in un film live-action. E...

24/03/2024 •

20:04