Spider-man La Grande Avventura 3 – Spider-Man: Blue | Recensione

Pubblicato il 6 Agosto 2017 alle 10:00

Com’è nata la storia d’amore tra Peter Parker e la sua compianta ex, Gwen Stacy ? Ce lo raccontano Jeph Loeb e Tim Sale, in una miniserie che ripercorre i fasti degli anni sessanta, quando approdò sulla testata del Ragno il grande John Romita Sr.!!!

Ci sono artisti nel mondo dei comics che sono nati per lavorare assieme. La loro alchimia è palpabile in ogni singola tavola e ogni volta che uniscono le forze esce fuori qualcosa di magico, che ti cattura e ti avvolge nelle sue atmosfere, trasmettendoti emozioni che raramente avevi provato leggendo un fumetto.

Questo è il caso dello scrittore Jeph Loeb e del disegnatore Tim Sale, i quali non hanno mai sbagliato un colpo sin dalla loro prima collaborazione in Challengers of the Unknown, per poi firmare due capisaldi della mitologia batmaniana come Il Lungo Halloween e Vittoria Oscura. Dopo altre incursioni nell’universo Dc con Superman e Catwoman, passano alla concorrenza, firmando una quadrilogia che esplorasse il passato di alcune icone marvelliane come Spider-Man, Daredevil, Hulk e Capitan America.

Il loro scopo era quello di rendere omaggio agli anni d’oro di questi personaggi, ripercorrendo alcune tappe fondamentali dello loro storia, però in chiave più moderna e “concentrata”, approfondendo alcuni aspetti o tematiche che all’epoca erano state tralasciate, complice anche una visione più ingenua e naif del racconto supereroistico.

Ognuna di queste miniserie prendeva il titolo da un colore, che in qualche modo caratterizzava fortemente tutto il racconto. Poteva essere il colore grigio della pelle di Hulk o il costume giallo degli esordi di Daredevil, oppure uno stato d’animo, come nel caso di Spider-Man: Blue.

Nello slang jazzistico blue significa triste, malinconico. Ed è questo il sentimento che pervade i sei capitoli della storia, visto che Peter Parker si rivolge al suo primo grande amore, Gwen Stacy, morta tra le sue braccia per mano del perfido Norman Osborn/Goblin.

Com’è risaputo, quel tragico racconto segnò profondamente il mondo dei comics, decretando la fine dell’innocenza del fumetto supereroistico, ma Loeb e Sale non si soffermano su quel particolare momento e preferiscono fare un passo indietro, quando la vita del Tessiragnatele era più spensierata e giocosa.

Il loro periodo di riferimento è quello che coincide con l’arrivo su The Amazing Spider-Man di John Romita Sr., da tutti considerato l’artefice dello Spider-Man “definitivo” e più iconico. La collaborazione tra Lee e Romita fece da subito culminare lo scontro tra l’Arrampicamuri e la sua nemesi, Goblin, e puntò molto anche sull’aspetto soap-operistico, introducendo l’esplosiva Mary Jane Watson, che si contendeva la scena con l’altrettanto seducente Gwen, futura fidanzata di Peter.

Sarà proprio lo sbocciare della storia d’amore tra i due, con MJ come “terzo incomodo”, il motore del racconto orchestrato da Loeb, che utilizza come voce narrante lo stesso Peter Parker, intento a registrare un messaggio rivolto alla sua compianta ex, nel giorno di San Valentino.

L’aspetto più tragico e malinconico di questa vicenda però è solo un sottofondo, in quanto la miniserie vuole più che altro omaggiare quel periodo scoppiettante nel quale il nostro eroe si barcamenava tra la vita del college, i problemi di cuore, quelli economici, e le baruffe coi supercriminali, senza risvolti particolarmente cupi e drammatici.

Possiamo dire che l’obiettivo in questo caso viene centrato in pieno, in quanto sembra davvero di respirare l’atmosfera frizzante e spassosa di allora, grazie ai testi brillanti e mai noiosi di Loeb, che si sposano perfettamente coi disegni stilizzati e dallo stile retrò di Sale, il quale rappresenta i personaggi esattamente com’erano allora, omaggiando in più occasioni sia Ditko che Romita Sr..

Per i fan di vecchia data sarà quindi un vero tuffo nel passato, che li riporterà indietro con la memoria ai fasti della gestione Lee-Romita, mentre i neofiti avranno l’occasione di avvicinarsi, con un approccio più moderno, alle storie che hanno forgiato definitivamente il mito del Tessiragnatele.

Approfittate, dunque, della recente ristampa di questa miniserie nella collana di volumi da edicola Spider-Man La grande avventura. Non ve ne pentirete.

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