Dead Tube: uno snuff manga tra i banchi di scuola | Recensione

Pubblicato il 26 Luglio 2017 alle 10:00

“Cos’è più eccitante da guardare?” È questa la domanda sulla quale si basa Dead Tube, vero e proprio “snuff manga” proposto in Italia da J-Pop, dove l’omicidio è un gioco da orchestrare un sapienza e il numero delle visualizzazioni di un video può determinare la tua morte… o peggio.

Per l’estate 2017 la J-Pop propone un manga che decisamente non rientra tra le classiche “letture sotto l’ombrellone”: si tratta di Dead Tube, fumetto ambientato tra i banchi di scuola che, però, ha poco a che fare con una normale quotidianità tra studenti liceali. Scritto da Mikoto Yamaguchi e da Touta Kitakawa, il primo numero del manga è stato proposto anche in edizione “BodyBang Variant”.

Dead Tube viene definito da tutti uno snuff manga: ma cosa significa?
Il termine “snuff” viene utilizzato solitamente riguardo una certa categoria di film amatoriali che mostrano reali scene di tortura e violenza a carico di una o più vittime, che culminano quasi sempre nella sua o nella loro morte.

Detto questo, il “Dead Tube” che dà il titolo al manga non è altro che un canale per una clientela altamente selezionata, presumibilmente abbastanza ricca da pagare contenuti altamente violenti che non sono semplici finzioni: chiunque può caricare un video su Dead Tube, a suo rischio e pericolo… anche un liceale.

Le regole di Dead Tube sono semplici: i partecipanti caricano il loro video sul canale e gareggiano per raggiungere il più alto numero di visualizzazioni, anche a costo di filmare scene di sesso e di estrema violenza, fino ad arrivare all’omicidio. I vincitori della competizione vincono un’enorme somma di denaro, mentre chi perde la sfida sarà costretto ad essere condannato dalla giustizia per i crimini commessi dagli altri partecipanti.

Ad essere coinvolto suo malgrado in questa pericolosa e sanguinosa competizione è Tomohiro Machiya, studente sedicenne del liceo Gyotoku e membro del club di cinema come operatore. Un giorno una delle ragazze più belle della scuola, la nuotatrice Mai Mashiro, chiede a Tomohiro di filmarla ininterrottamente per due giorni interi, anche nelle situazioni più private, fino a quando il ragazzo non si ritrova a filmarla mentre uccide Yamamoto, un bullo con il quale ha finto di essere la sua ragazza.

Nonostante stia assistendo ad un omicidio, Tomohiro non smette di filmare, orripilato e affascinato insieme davanti a quella scena. Il video da lui filmato viene pubblicato su Dead Tube e, volente o nolente, si ritrova ad essere uno dei partecipanti del gioco… un gioco che coinvolgerà anche tutto il club di cinema.

Dead Tube è in grado di incollare alle pagine i fan dello splatter in salsa giapponese, con un occhio di riguardo per il fanservice e senza tralasciare situazioni leggere da comedy scolastica.

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