Bugie d’Aprile, una storia d’amore e musica [Recensione]

Pubblicato il 14 Marzo 2017 alle 10:00

Da Star Comics il capolavoro di Naoshi Arakawa

“Il mio destino cominciò a cambiare dopo l’incontro con una ragazza sotto un albero di ciliegi in fiore.”

Kosei Arima, ragazzo prodigio soprannominato metronomo per la sua abilità di pianista, ha abbandonato la ribalta musicale dopo che all’età di undici anni si è bloccato nel bel mezzo di un’esibizione. Da tre anni non riesce più a sentire i suoni prodotti dalle sue mani.

Le sue giornate, scandite dai battibecchi con la sua migliore amica Tsubaki e le rare uscite con l’amico Watari, scorrono monotone e incolori… finché un giorno una melodia e una scarpetta appesa a un ramo lo guidano verso un’esplosione di note e colori.

A piedi nudi, melodica in bocca, circondata da bambini, in cima a una giostra una ragazza dai capelli chiari invade il suo campo visivo e il suo cuore… Kosei è vittima di una sorta di epifania sensoriale: senza saperselo spiegare si trova coinvolto dalla vitalità della ragazzina che poco più tardi scoprirà trattarsi dell’ennesima conquista di Watari – sciupa-femmine incallito –  e compagna di classe di Tsubaki.

La ragazza, il cui nome è Kaori, è una violinista e, nemmeno il tempo di protestare, Kosei si ritrova con i tre alla Towa Hall ad assistere al concorso musicale Towa nel quale si esibirà Kaori. Riluttante e a disagio, Kosei viene riconosciuto dagli spettatori ed è tentato di andarsene… sul palco poi si materializza Kaori che dà inizio alla sua esibizione.

La giovane suona un brano di Beethoven, la sonata per violino n.9, reinterpretandolo. Davanti agli occhi di Kosei prende vita una sorta una sorta di miracolo: ancora una volta Kaori splende di luce propria e fa risplendere ciò che la circonda.

Rompendo gli schemi rigidi ai quali Kosei è stato sempre costretto dalle dure lezioni della madre, Kaori dimostra che la musica non è solo precisione, ma anche diletto.

Da questo momento in avanti, la vita e il destino di Kosei cambiano inesorabilmente. Kaori è una ventata di aria fresca e di colore, un tornado che lo trascina fino a farlo riemergere dal suo torpore…

Bugie d’Aprile, nuova proposta shonen di Star Comics, scritto e illustrato da Naoshi Arakawa, è un’opera che ha ricevuto una grande accoglienza da parte della critica; nel 2013 ha vinto il 37° Premio Kodansha come migliore opera shonen, mentre l’adattamento animato dalla A-1 Pictures nel 2016 si è aggiudicato il Premio Sugoi Japan.

È un manga di lacrime e sacrifici, di musica e colori, di cadute e risalite… nel quale i personaggi sono ritratti in maniera impeccabile, ognuno con la propria personalità, i propri dubbi e speranze.

Arima Kosei, il protagonista principale, è un ragazzo che già a 14 anni ha sperimentato gravi perdite: la morte della madre e la sordità musicale.

Cresciuto a suon di tasti e rimproveri, dopo aver vinto numerosi concorsi ed essersi affermato nel campo musicale come pianista prodigio, in un pomeriggio d’autunno durante un concorso qualcosa in lui si inceppa inesorabilmente, e la musica sfugge dalle sue dita e dalle sue orecchie.

Nella sua vita entra di prepotenza Kaori, biondina tutto pepe, violinista che suona il suo strumento per arrivare al cuore delle persone nella speranza di lasciarvi un segno indelebile, di non essere dimenticata.

Tsubaki e Wataru, sono a loro volta due bei personaggi. La prima, un’amica fidata che teme e al contempo spera un ritorno di Kosei sul palcoscenico musicale e verso il quale, forse, nutre un sentimento più profondo dell’amicizia. Watari, pur sembrando superficiale è un ottimo conoscitore dell’animo femminile, qualità che Kosei gli invidia.

Le vite dei quattro si intrecciano in un pomeriggio d’aprile; anche se Kaori ha una cotta per Watari, e Kosei viene subito etichettato come l’amico X, risulta chiaro fin dal primo sguardo che l’ex promessa del pianoforte le è entrato subito nell’anima.

I due musicisti, seppur diametralmente opposti nel modo di eseguire e approcciarci alla musica, condividono l’amore assoluta per essa. Musica che seppur solo descritta, sembra quasi di sentire davvero alzarsi dalle pagine dell’opera.

A parte la straordinaria accuratezza con cui sono dipinti personaggi, sentimenti e situazioni, è infatti la musica la grande protagonista del manga dell’Arakawa, che ci regala anche delle chicche su Mozart e Beethoven e si avvale della consulenza di Rieko Ikeda per spiegare la complessità e le caratteristiche dei brani inseriti nell’opera. Inafferrabile e crudele per Kosei, vivida e splendente per Kaori la musica scandirà le loro vite e loro scelte future, cambiandoli, migliorandoli e facendoli maturare.

I disegni sono molto semplici, il tratto pulito e immediato, particolarmente suggestivi però durante le esibizioni, nelle quali gli strumenti sembrano prendere vita.

Per chi ha già visto l’anime, la lettura di Bugie d’Aprile sarà l’occasione di rivivere una storia che lascia il segno, mentre i nuovi lettori saranno catapultati in un mondo fatto di note e tormenti… sui quali grava l’ombra di una struggente bugia…

Consigliatissimo.

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