Your Name: La recensione dell’ultimo film di Makoto Shinkai

Pubblicato il 20 Gennaio 2017 alle 18:40

Il nuovo film d’animazione del maestro Makoto Shinkai uscirà nei cinema italiani il 23, 24 e 25 Gennaio grazie a Dynit & Nexo Digital.

“La ragione non ammette obiezioni a quello che non vede e anche se non sai cosa ti manca puoi sentirne forte la mancanza…”

Dal cielo cade una stella cometa, lenta e inesorabile brucia nell’atmosfera dividendosi in diversi frammenti infuocati.
Un ragazzo e una ragazza, ciascuno nelle loro case, fissano l’insolito e meraviglioso spettacolo pervasi da una strana sensazione; a fior di labbra un pensiero, un sussurro del cuore: “Quel giorno dal cielo cadde una stella… e fu come vivere un sogno… come condividerlo…”

Li rivediamo di giorno, ognuno nelle proprie città di appartenenza, risvegliarsi con le lacrime agli occhi, nel cuore e nell’anima la sensazione vivissima di aver perduto qualcosa, qualcuno…
Lui è Taki uno studente di Tokyo, che si mantiene facendo il cameriere; lei è Mitsuha, una studentessa che vive nel paesino rurale di Itomori.

Mentre è costretta a svolgere il suo umiliante compito di sacerdotessa scintoista, Mitsuha implora il suo dio di farla diventare un bel ragazzo di città nella sua prossima vita; l’indomani, al suo risveglio, qualcosa cambia inesorabilmente e il suo sogno si avvera: Mitsuha si risveglia a Tokyo nel corpo di Taki e contemporaneamente, a Itomori, Taki si risveglia nel corpo di Mitsuha.

All’inizio entrambi i ragazzi sono sconcertati e capiscono poco e nulla di ciò che sta accadendo poi, giorno dopo giorno, comprendono che lo strano fenomeno avviene in modo casuale e durante i loro sogni, grazie anche a una sorta di diario che Taki tiene nel suo cellulare, i due cominciano a comunicare e a gestire la loro lontananza fisica… Entrambi quando assumono il corpo dell’altro/a migliorano le rispettive quotidianità, vivendo esperienze che altrimenti non avrebbero mai potuto fare.

Ma questo fragile equilibrio è destinato a infrangersi, perché qualcosa incombe sulle loro vite…

Ciò che rende Your Name il più grande capolavoro a oggi del maestro Makoto Shinkai, nonché film campione d’incassi in patria e in Estremo Oriente tutto, è quello che accade da questo momento in avanti: un caleidoscopio di luci, sensazioni ed emozioni resi in modo sublime da una grande regia, accompagnata da una superba colonna sonora e da una straordinaria realizzazione tecnica che cattura i colori caldi e freddi in quell’ora particolare, il katawaredoki, in cui il giorno affonda nella notte e la notte tende le sue braccia al giorno.

In quell’ora particolare dove tutto è possibile, dove il passato abbraccia il presente e il mondo antico e quello nuovo collidono, dove le anime e i cuori si sfiorano in un cerchio in cui l’inizio e la fine si confondono fino a coincidere.

Taki e Mitsuha, separati dal tempo e dallo spazio, conservano ricordo di sé nei propri cuori e il tema della lontananza e del viaggio, tanto caro e sempre presente nelle opere di Shinkai, da La Voce delle Stelle a Bambini che inseguono le stelle passando per 5 Cm al Secondo, qui si dilata ulteriormente sconfinando nel metafisico.

Campagna e città, passato e presente, sogno e realtà, Your Name è anche una storia di forti contrasti che cattura, a volte smarrisce, ma tiene incollato allo schermo col fiato sospeso il pubblico, fino all’ultimissimo fotogramma… dove un nome, quel nome, riecheggia in una lontana memoria dell’anima.

L’ennesima perla del repertorio di Makoto Shinkai, degno successore dell’immenso Hayao Miyazaki.

Imperdibile.

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