13 Anime perfetti per gli sportivi (e non)

Pubblicato il 1 Febbraio 2017 alle 12:00

Sono molti i generi che, per un motivo o per l’altro, non passano mai di moda nel mondo degli anime. Possono essere ambientazioni fantasy, commedie romantiche o shounen pieni di combattimenti.

Altrettanto famosi sono, però, le serie ambientate nel mondo sportivo. Atleti dei più disparati sport, ma con uno scopo in comune: diventare i migliori nella loro disciplina. Calcio, baseball, tennis e sport che possono essere definiti unici nel loro genere, le scelte sono moltissimi e gli anime che trattano queste discipline ancora di più.

Per scelta è stato dato spazio a tredici mondi sportivi differenti, prefendo citare solo una serie per ogni genere.

Ecco quindi alcuni degli sport più amati ed entusiasmanti del mondo degli anime.

13 – Holly e Benji

Holly e Benji

Grandi e piccini hanno visto e sono cresciuti con le rocambolesche sfide a pallone di Holly e Benji. Anime che è riuscito ad appassionare al calcio anche coloro che odiano questo sport.

Tra i tanti anime sportivi basati su questa disciplina, questo è senza ombra di dubbio uno tra i più famosi e conosciuti. Poco importa che, alla prova dei fatti, il calcio praticato dai giovani membri della New Team vada leggermente contro le stesse leggi della fisica.

Se il campo sembra lungo chilometri su chilometri è solo un problema di angolatura dei disegni, nulla di più.

12 – Yowamushi no Pedal

Yowamushi no Pedal

A tutti coloro che credono che gli otaku non hanno nessun talento, beh dovete ricredervi.

Sakamichi Onoda è appena entrato al liceo e il suo unico desiderio è entrare nel club di anime, ma suo malgrado scopre che è stato sciolto. Nel tentativo di rifondare il club, attira l’attenzione del ciclista su strada Shunsuke, che frequenta la stessa scuola di Onoda. L’abilità del giovane Otaku per il ciclismo è fin troppo evidente, ma riuscirà Shunsuke a convincerlo ad entrare nel club di ciclismo?

Se vi aspettate una serie noiosa e lenta, come forse molti (tra coloro che non hanno mai seguito una gara di ciclismo) si aspettano non è così. Adrenalina e gare avvincenti sono all’ordine del giorno.

11 – Yuri on Ice

Yuri on Ice

Rivelazione, sia in positivo che in negativo, dell’inverno 2016 è Yuri on Ice. Serie anime sportiva ambientata nel mondo del pattinaggio professionista su ghiaccio.

Anime interessante e per nulla scontato, che se non fosse stato tramutato dal popolo di internet in una gigantesca commedia yaoi potrebbe mostrare tutto il suo valore.

Una storia reale, nella quale il desiderio di mollare tutto e il cuore che si rifiuta di abbanodare lo sport che si ama, obbligando a rialzarsi ancora una volta convivono. Un dilemma che ogni sportivo ha provato almeno una volta.

10 – Free

Free

Nuotare non è solo uno sport in Free, ma è anche un modo per riparare una forte amicizia che si è indebolita nel corso degli anni.

A differenza di Yuri on Ice, i riferimenti yaoi in Free sono ovunque. Ad ogni modo la bellezza del nuoto e il forte desiderio di stare in acqua, per la sola bellezza di rimanere completamente immersi in questo magico elemento, sono elementi ben caratterizzati.

In certi punti il mondo delle gare agonistiche di nuoto passa in seconda piano, ma l’istinto di fare un tuffo e qualche bracciata a delfino o stile libero in piscina rimane.

9 – Keijo

Keijo

Ok… dunque. Lo sport che viene praticato in Keijo è come dire… Interessante. No, meglio dire avvicente. La sportività è anche qui un valore molto importante.

Va bene, questa volta alziamo bandiera bianca, sarebbe fiato sprecato.

Tette e sederi, non c’è altro da aggiungere.

8 – All Out

All Out

All Out è un anime sportivo legato al mondo del rugby. A sensazione potrebbe far ridere l’idea di giovani giapponesi, che nella maggioranza dei casi sono presentati come bassi, magri e gracili, darsi botte da orbi su un campo sportivo.

All Out è questo e molto altro ancora. Strategia e determinazione incrollabile, alle volte sono più importanti di un fisico possente. Lo sa bene Kenji Gion, il piccolo protagonista della storia.

7 – Rocky Joe

Rocky Joe

Classe 1970, Rocky Joe è molto più di un anime sportivo. Una delle poche serie che a ragione possono essere definite intramontabili. La storia racconta della nascita di Joe Tabuki, giovane ragazzo orfano e disagiato con un grande talento per il pugilato.

La storia di Joe, però, è anche un modo per raccontare uno spaccato della storia giapponese del dopoguerra. Lo sport è il tema centrale, ma bisogna guardare l’anime con attenzione per cogliere tutto ciò che ha da offrire, ed è davvero molto.

6 – Tiger mask

Tiger Mask

Rimaniamo nel mondo della lotta libera, in particolare in quello del Wrestling. L’uomo tigre è un anime datato, anche se recentemente è uscita una nuova stagione, tuttavia rimane un prodotto più che apprezzabile.

A metà tra un demone giallo che lotta ferocemente e un paladino della giustizia che usa i soldi ricavati dai combattimenti per aiutare i più deboli, l’uomo tigre è un’icona. Tra nemici memorabili e personaggi mascherati alle volte letali, alle volti più simpatici che pericolosi, ogni scontro è unico e avvincente.

5 – Touch

Touch

Sono molte gli anime che hanno come argomento centrale il baseball, uno degli sport più praticati e alla moda in Giappone. Tra tutte, merita una citazione particolare Touch. Anime forse non tra i più famosi, ma sicuramente di spessore.

Sia il manga che l’adattamento animato sono usciti in Italia. Touch unisce una storia ricca di sentimenti, alla determinazione del giovane Tatsuya che, facendo suoi i sogni del fratello gemello, decide di iscriversi al club di baseball del suo liceo.

Purtroppo Tatsuya è una vera schiappa nel gioco, a differenza del fratello, considerato da tutti un vero prodigio.

4 – Eyeshield 21

Eyeshield 21

Sena Kobayakawa è dotato di velocità, ottimi riflessi e capacità di schivare agilmente gli ostacoli. Qualità che lo rendono potenzialmente un ottimo running back. O almeno questo è quello che pensa il capitano della squadra di football americano che arruola Sena.

Considerato da tutta la squadra come il loro asso nella manica, sicuri di vincere facilmente ogni partita, il primo match è una doccia fredda. Il team di Sena, i Deimon Devil Bats, subiscono una sconfitta umiliante.

Non è quello il momento di arrendersi, per i Devil Bats è solo l’inizio di una lunga strada in salita che ha come arrivo la vittoria assoluta.

3 – Baby Step

Baby Step

Il bello di Baby Step è che il protagonista, Maruo, è veramente uno sfigato. Non ha mai preso in mano una racchetta di tennis e a differenza di quanto ci si possa aspettare non ha nessun talento particolare per questo sport.

L’unica qualità di Maruo è la perseveranza. La voglia di dedicare anima e corpo a qualcosa, in questo caso il tennis ma potrebbe essere qualsiasi altro passione, a qualcosa che ama nel profondo.

Sforzarsi, allenarsi giorno dopo giorno, migliorare, anche solo di poco, per raggiungere il traguardo prefissato: diventare più forte, forse il più forte.

2 – Haikyuu

Haikyuu

C’è molto realismo in Haikyuu. A differenza di molti altri anime sportivi, la serie non è basata su tecniche segrete o stili di gioco fuori dal comune e fisicamente impossibili. Esalta, invece, quello che è lo spirito di squadra.

Presi singolarmente nessuno dei giocatori della Karasuno sono degli assi, anzi la loro squadra viene spesso definita corvo che non sa volare. Individualmente sono atleti nella media, con più difetti che qualità. Hanno imparato a conoscersi e a rispettarsi l’un l’altro, riuscendo ad esaltare le singole abilità, il tutto ha dato vita ad una squadra inarrestabile.

La vecchia Karasuno riprenderà presto a volare.

1 – Slam Dunk

Slam Dunk

L’attaccabrighe, ribelle, irascibile e dalla testa di titanio Hanamichi ha fatto appassionare al mondo del basket migliaia di persone. Un anti eroe per eccellenza, abituato a menare le mani più che a fare gioco di squadra. L’unico motivo per cui decide di iscriversi al club di basket è pe conquistare una bellissima ragazza.

Senza nessuna volontà precisa, con il suo consueto menefreghismo, si approccia a questa nuova sfida con superficialità. Le sfide con avversari sempre più forti e l’accesa rivalità con uno dei suoi compagni lo aiuteranno a trovare la determinazione che gli manca.

L’ascesa del peggior giocare di pallacanestro della storia ha inizio un passo alla volta o… meglio, comincia dall’imparare che per giocare a basket bisogna palleggiare. Le schiacciate vengono per seconde.

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