Doctor Strange n. 5 è una conferma [Recensione]

Pubblicato il 16 Ottobre 2016 alle 11:25

Stanno per arrivare gli ultimi giorni della magia e forse il Dr. Strange non riuscirà a impedirlo! Inizia in questo albo una miniserie che si affianca alla serie regolare del Maestro delle Arti Mistiche! Non perdete una delle testate migliori della nuovissima Marvel!

Quando è iniziata l’operazione All-New All-Different Marvel i lettori hanno avuto modo di scoprire molte serie, alcune valide, altre meno; ma forse nessuno si sarebbe aspettato che la nuova testata dedicata al Dr. Strange, il Maestro delle Arti Mistiche creato dai grandi Stan Lee e Steve Ditko negli anni sessanta, si sarebbe messa in luce come una delle migliori della Casa delle Idee, se non addirittura la migliore in assoluto.

Nel giro di poco tempo, Doctor Strange ha rappresentato l’attuale rinnovamento della Marvel e, grazie all’imminente pellicola cinematografica dedicata a Stephen, le iniziative editoriali su di lui si sono moltiplicate. Panini Comics sta traducendo la serie in un albo che comprende pure quella di Scarlet (altra pietra miliare) e me ne sono già occupato due volte.

Ritorno sull’argomento perché in questa quinta uscita inizia un’intrigante miniserie del Doc e gli eventi in essa narrati saranno di fondamentale importanza sia per la collana principale che per la sezione mistico/esoterica del Marvel Universe.

Il merito di Jason Aaron, infatti, sceneggiatore di Doctor Strange, non è stato solo quello di delineare story-line coinvolgenti e di inserire un pizzico di ironia che nelle storie passate di Stephen era sempre mancato; ma anche quello di utilizzare personaggi troppo spesso ignorati dagli autori.

Infatti, finora hanno fatto brevi apparizioni characters come Daimon Hellstorm, Sciamano, la stessa Scarlet e così via. Ciò è dovuto al fatto che la minaccia che Strange deve affrontare coinvolge non solo lui ma l’intero pantheon di maghi e di stregoni del Multiverso.

Si tratta dell’Empirikul, un manipolo di individui dotati di armi scientificamente avanzate che intende distruggere qualsiasi magia esistente. I loro scopi non sono ancora definiti e soprattutto non è dato sapere se agiscono di loro iniziativa o se sono agli ordini di qualcuno.

La lotta tra Strange e l’Empirikul in questo capitolo si fa aspra e per giunta il Mago Supremo non se la passa bene, dal momento che la magia richiede un prezzo e, a quanto pare, è arrivato per lui il tempo di pagarlo. Aaron descrive un eroe nel momento della sua massima vulnerabilità e si rende responsabile di testi e dialoghi profondi e suggestivi.

Evoca inoltre il Marvel Universe nel suo complesso, citando Thor e Ghost Rider, facendo brevemente vedere Scarlet, Sciamano, Talisman e altri personaggi, usando persino Monako, eroe dell’era Timely nonché primo mago marvelliano, e sue creazioni come Mahatma Doom.

I disegni sono del bravissimo Chris Bachalo che ci regala tavole spettacolari con il consueto, inventivo lay-out e l’attitudine psichedelica e pop del tratto. Ci sono infine brevi episodi, sempre scritti da Aaron, relativi alle macchinazioni dell’Empirikul e disegnati da Mike Deodato Jr., Jorge Fornes, Kev Walker e Kevin Nowlan.

Inizia poi Doctor Strange: The Last Days of Magic, miniserie che, come ho scritto, è strettamente collegata alle vicende della serie regolare. E’ impostata su episodi incentrati su diversi protagonisti. In questo primo numero ce ne sono due, scritti rispettivamente da Jason Aaron e Gerry Duggan.

Il primo si concentra sulla simpatica Zelda Stanton, la giovane bibliotecaria di Stephen che scopre un volume di stregoneria che, a quanto si intuisce, potrebbe essere cruciale. Un posto importante nella trama è però occupato dal messicano Dottor Mistico.

Gerry Duggan, dal canto suo, narra una storia con protagonista Jericho Drumm, alias Dottor Voodoo, ben noto ai lettori de Gli Incredibili Avengers. Questi personaggi, come già chiarito, rimangono coinvolti negli intrighi dell’Empirikul e appaiono pure Mahatma Doom, forse legato al Dr. Destino, e l’enigmatica Professoressa Xandra Xian Xu. I disegni sono di Leonardo Romero e di Danilo Beyruth che, pur non essendo paragonabili a Bachalo, si dimostrano funzionali ed efficaci.

Doctor Strange continua a essere una proposta editoriale imperdibile ed è valorizzata da atmosfere narrative che da parecchi anni la Marvel non aveva avuto voglia di percorrere. Se volete quindi provare una collana diversa da quelle dell’Uomo Ragno e dei classici supereroi marvelliani, non potete fare altro che concedere una chance al Maestro delle Arti Mistiche.

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