Low, il delirio della speranza: una storia di fantascienza acquatica [RECENSIONE]

Pubblicato il 21 Agosto 2016 alle 11:25

Star Comics Presenta: Low, un viaggio nelle profondità degli abissi oceanici e della mente umana

“C’è speranza, a patto che ci crediamo ci rialzeremo.

Lo sapevate che in un futuro lontano il sole è destinato a esplodere e distruggere tutto il nostro mondo? Low, il delirio della speranza, parte da questa premessa. La trama  si svolge nel futuro, dove l’umanità è stata costretta a rifugiarsi nelle profondità degli oceani per sfuggire alle radiazioni emesse dal sole che è entrato nella sua fase di vita finale.

Apparentemente, tutto sembra perduto: da un giorno all’altro si teme l’esplosione di supernova che spazzerà via la Terra e tutto ciò che la circonda. L’umanità sta quindi lottando per fuggire la minaccia, procurandosi il necessario per vivere negli abissi oceanici, alla ricerca allo stesso tempo di pianeti adatti alla vita all’infuori nell’universo attraverso sonde e astronavi inviate anni prima.

L’universo attorno a cui ruota Low è davvero interessante, ma centrale è il ruolo della famiglia Caine. Sono loro i responsabili per la raccolta di cibo per la città di Salus grazie alluso di speciali tute subacquee che solo i membri del loro lignaggio possono utilizzare.

Il fumetto inizia proprio raccontando del grande giorno che stanno per vivere Johl e Stel, i coniugi Caine, le cui figlie Della e Tajo sono pronte ad andare a caccia per la prima volta. Tutto sembra filare liscio, galleggiando tra splendidi fondali rosso carminio, fino a quando la nave di Salus non viene attaccata da feroci pirati. Tutto cambia inesorabilmente e oltre alla sopravvivenza Johl e Stel dovranno preoccuparsi della vita dei loro figli in una escalation di violenza e terrore.

Low, realizzato dal prolifico e apprezzatissimo Rick Remender con la collaborazione artistica di un ispirato Greg Tocchini è un fumetto sicuramente affascinante, il cui titolo si sposa alla perfezione con il contenuto dell’opera, un aggettivo che le si adegua su diversi livelli.

Low è innanzitutto il mondo in cui queste persone vivono, sott’acqua. Low sono anche le sensazioni e le condizioni in cui versa il genere umano, minacciato da una condanna costante, costretto in basso, schiacciato. Low è comunque anche una storia di speranza e di contrasti: la tranquillità con cui si apre, è quasi un idillio, reso in modo perfetto dall’arte di Tocchini. Johl e Stel hanno appena fatto l’amore, tutto sembra perfetto nella loro vita. È un giorno come un altro e sono felicemente sposati. Da lì a poche ore il loro mondo sarà completamente distrutto.

La resa dell’improvviso cambio di eventi è perfetta grazie a una sapiente scelta di alternare i colori che da caldi diventano freddi e viceversa, regalando al lettore pagine bellissime in cui l’occhio si perde nelle profondità di abissi reali e psicologici.

Diversamente dalla maggior parte storie post-apocalittiche, il mondo di Low non ha un aspetto fatiscente e distopico. La città sembra una metropoli fiorente in cui pullula la vita. Anche se costretta sott’acqua l’umanità ha portato con sé la sua tecnologia, nello specifico la tuta da timoniere della Salus.

Un meraviglioso equipaggiamento subacqueo – le cui pinne sembrano ali angeliche – utilizzato per la caccia nel profondo degli oceani. Trama e disegni si combinano in modo sublime, lo stesso Remender sottolinea come siano stati proprio i disegni di Tocchini a ispirarlo nelle linee guida della storia in cui si denota un valido accostamento tra la luce della speranza degli umani nella loro salvezza e le tenebre proiettate dalla minaccia dell’estinzione.

Nel complesso, un buon primo volume che getta le basi per quella che potrebbe benissimo essere una grande serie. Gli elementi necessari ci sono tutti.

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