Nessuno siamo perfetti – Recensione del film documentario su Tiziano Sclavi

Pubblicato il 22 Giugno 2015 alle 18:10

Presentato al Torino Film Festival nel novembre scorso e vincitore della Menzione speciale ai Nastri d’Argento 2015 arriva finalmente nelle sale delle principali città italiane “Nessuno siamo perfetti”, film documentario del regista Giancarlo Soldi ispirato alla vita del maestro Tiziano Sclavi, scrittore, sceneggiatore e fumettista creatore ormai 29 anni fa di Dylan Dog, uno dei personaggi che più ha influenzato il fumetto italiano e non solo nei decenni a venire.

Nessuno siamo perfetti ripercorre la sua vita dagli esordi nel mondo del fumetto con la sua collaborazione con Il Corriere dei Piccoli, al suo lavoro con la Bonelli, alla creazione di Dylan Dog, al suo successo strabiliante, fino al suo ritiro dalle scene fumettistiche e non.

Il tutto viene ripercorso con l’affetto di tanti amici e colleghi, in prim’ordine di Giancarlo Soldi, caro amico di Tiziano Sclavi, già regista di Nero, tratto dal suo omonimo romanzo.

Tanti conoscenti che hanno voluto rendergli omaggio e raccontare un piccolo frammento di ciò che è stato per loro Sclavi, personaggi tra i quali il regista Dario Argento, l’attore Sergio Castellito, la scrittrice e giallista Bianca Pitzorno, il direttore della Sergio Bonelli Editore Mauro Marcheselli, il creatore di Martin Mystère Alfredo Castelli, la fumettista e storica illustratrice del Corriere dei Piccoli Grazia Nidasio.

Le loro parole si alternano con quelle di Tiziano, che racconta e si racconta in un ritratto e autoritratto dolce e amaro allo stesso tempo ma sempre assolutamente in un clima di intimità e dolcezza che il regista riesce a creare con il maestro.

Le sua parole, spesso tirate fuori quasi a forza, parlano di un uomo schivo che ha sofferto e soffre, un uomo che ha riscritto la storia del fumetto italiano per poi ritirarsi dalle scene in silenzio, far calare il sipario e ritirarsi a vita privata, pregandosene “di tutte le vostre cazzate”.

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Si ripercorre la sua infanzia e adolescenza difficile, il rapporto con se stesso e con gli altri, con i disegnatori, cui veniva descritto ogni minimo particolare di ogni singola vignetta di quel suo personaggio definito dal suo stesso papà come sgangherato ma proprio per questo assolutamente unico e affascinante, perchè partorito da una mente geniale; non esisterebbe Dylan Dog senza Tiziano Sclavi così come non esisterebbe Tiziano Sclavi senza Dylan Dog, perchè in fondo Dylan Dog siamo un pò tutti noi con le nostre paure, i nostri fantasmi, i nostri traumi, i nostri dolori.

Ecco, quello che passa per lo schermo per poco più di un’ora è questo. Quello che ogni amante, non solo dell’Indagatore dell’Incubo, ma del fumetto in ogni sua sfaccettatura non dovrebbe lasciarsi perdere.

Impossibile, una volta terminata la visione, restarne indifferenti, perchè Nessuno siamo perfetti è una riflessione che va al di là del fumetto e della carta stampata ma che parla di amore, malinconia, solitudine, dolore; parla di vita vissuta e tutti abbiamo di che impararne.

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