DC YOU – Recensioni del nuovo rilancio DC Comics

Pubblicato il 22 Giugno 2015 alle 13:00

Ecco cosa ci riserva il nuovo rilancio DC Comics.

Nuovo rilancio in casa DC Comics ed eccoci pronti a darvi una panoramica sulle nuove proposte del DC YOU con delle recensioni brevi che vanno ad esaminare i nuovi #1 e quelle testate che hanno avuto un cambio al timone con nuovi team creativi.

Ricordiamo che le testate sono ripartite negli USA dopo l’evento Convergence e che siamo giunti alla terza settimana di nuove uscite.

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WEEK 1

  • Action Comics #41
  • Bat-Mite #1 (di 6)
  • Batman Beyond #1
  • Bizarro #1
  • Green Arrow #41
  • Green Lantern #41
  • Justice League #41
  • Lobo #7
  • Midnighter #1
  • Omega Men #1
  • Wonder Woman Annual #1

 

Bat-mite #1 di Dan Jurgens & Corin Howell

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Un inedito Dan Jurgens si cimenta con una miniserie che strizza pesantemente l’occhio al pubblico più giovane e si inserisce in quel filone all-ages che ha saputo dare più di una soddisfazione alla DC negli ultimi anni. Le matite di Corin Howell sono quindi perfette con la loro vena umoristica e caricaturale.

C’è però poca “sostanza” per gli “adulti” se non qualche vignetta che sembra prendersi gioco della pratica del reboot…solo per amanti del genere.

VOTO: 5

 

Batman Beyond #1 di Dan Jurgens & Bernard Chang

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Ammetto di non essere mai stato un grosso fan di Batman Beyond e questa nuova serie che nasce dalle ceneri della settimanale The New 52: Futures End è uno strano mash-up fra alcuni elementi della serie originale e alcuni spunti proprio della serie settimanale. Dan Jurgens quindi realizza un prodotto acerbo e classico per sviluppo del plot, dialoghi ed anche matite con un Bernard Chang meno pittorico del solito.

Anche il cambio sotto il cappuccio del “Batman del futuro” non ha molto mordente così come il cliffhanger finale…

VOTO: 5

 

Bizzarro #1 di Heath Corson & Gustavo Duarte

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Bizzarro è un personaggio molto difficile da gestire e da utilizzare se non con il contagocce per questo ero molto scettico sul lancio di questa testata che fra l’altro sterzava decisa verso lidi umoristici ed invece il duo Corson-Duarte mi ha fatto ricredere confezionando una serie che è all-ages ma il cui umorismo sembra strizzare l’occhio al Matt Groening più ispirato o al Seth McFarlane meno dissacrate.

Bizzarro e Jimmy Olsen stanno compiendo un improbabile road-trip: prima tappa Smallville dove ad attenderli ci sarà il venditore di autousate “King Tut” conoscenza dei fans batmaniani di vecchia data. L’albo mi ha strappato più di un sorriso e le matite di Duarte sono personali, caricaturali ma mai eccessive.

VOTO: 7

 

Green Arrow #41 di Ben Percy & Patrick Zircher

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Questo G.A #41 è una nuova ripartenza per un personaggio che ha vissuto poche fasi positive nell’era New 52, compito di rilanciare l’Arciere di Smeraldo tocca ad un volto nuovo ovvero all’autore di romanzi Ben Percy coadiuvato dal veterano Patrick Zircher alle matite. Purtroppo la cura Percy non è incisiva seppure si intravedono i richiami alla run di Jeff Lemire e a quella di Mike Grell di cui vengono riprese certe atmosfere crude, urbane ed al limite dell’horror: il plot è lento, direi quasi scontato – Green Arrow sulle tracce di un serial killer – i dialoghi e le didascalie stridono e sembrando quasi scritti da due persone diverse e l’azione è relegata troppo in secondo piano.

Neanche le matite di Zircher riescono a sollevare la situazione troppo ingessate ed imballate in un albo che si preoccupa di seminare troppo e raccogliere poco…occasione sprecata?

VOTO: 5

 

Omega Men #1 di Tom King & Barnaby Bagenda

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Dalle anteprime comparse prima dell’uscita ufficiale sapevamo che Omega Men si sarebbe collegata in qualche modo con il fato di Kyle Rayner ma questa nuova serie è tutt’altro che un’altra testata lanternosa perché qui trova spazio invece una fantascienza rarefatta dal gusto “indipendente” ed alla fine di questo numero #1 si capisce davvero poco della trama complice un narrazione più per immagini che per dialoghi veri e propri che fra l’altro vengono “coperti” in quanto a parlare sono razze aliene di cui captiamo solo scampoli di conversazioni.Sembrano esserci due fazioni Alpha ed Omega, fazioni religiose forse, i primi danno la caccia ai secondi che sembrano voler salvaguardare la vita ad un prezioso prigioniero…

Tom King si gioca bene questo numero #1 invogliando a capire dove la serie voglia andare a parare coadiuvato da un Bagenda alle matite preciso, espressivo ma sempre moderno.

VOTO: 6

 

Midnighter #1 di Steve Orlando & Aco

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Nell’ambito di quella diversificazione della linea che tanto ossessiona la DC, ma in generale tutto il fumetto americano, Midnighter sopperisce alla chiusura di Batwoman. Tuttavia a differenza della eroina Midnighter non lascia subito il segno complice uno status quo confuso che Steve Orlando non cura a sufficienza ignorando quasi completamente la recente storia del personaggio. Aco alle matite realizza delle ottime scene d’azione ma è in difficoltà quando deve disegnare altro.

Come #1 Midnighter vive di alcune ottime scene d’azione ora bisognerà capire quanto Steve Orlando saprà gestire il personaggio senza farlo cadere nello stereotipo batmaniano come accaduto durante i New 52.

VOTO: 5

 

VERDETTO

  • In casella: –
  • Da valutare con il #2: Bizzarro e The Omega Men
  • Da lasciare sugli scaffali: Bat-Mite, Batman Beyond, Green Arrow e Midnighter

Leggi le recensioni della Week 2

WEEK 2

  • All-Star Section 8 #1 (of 6)
  • Batman #41
  • Batman Superman #21
  • Catwoman #41
  • Constantine The Hellblazer #1
  • Detective Comics #41
  • Earth 2 Society #1
  • Gotham Academy #7
  • Harley Quinn #17
  • New Suicide Squad #9
  • Red Hood and Arsenal #1
  • Starfire #1

 

All-Star Section Eight #1 (di 6) di Garth Ennis & John McCrea

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Il solo fatto di rivedere uno dei team creativi più dissacranti degli anni ’90 ritornare insieme, e nel particolare il ritorno di Ennis alla DC, varrebbe il proverbiale costo del biglietto ma questa mini non è solo una operazione nostalgia anzi è un riprendere quel modo dissacrante di fare fumetto che solo il decennio scorso poteva partorire ed infatti Ennis attacca subito il Re di casa DC – Batman – con una comparsata al limite dell’isterismo.

VOTO: 6,5

 

Constantine The Hellblazer #1 di James Tynion IV, Ming Doyle e Riley Rossmo

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John Constantine entra nudo, ricoperto di sangue in un negozio. Inizia così il nuovo corso di Constantine targato Tynion-Doyle-Rossmo, nuovo corso che promette bene facendo ritornare John su territori a lui più consoni e meno supereroistici fra fantasmi che lo accompagnano lungo la strada e demoni che hanno aperto club che ricalcano l’Inferno dantesco; attenzione però se le atmosfere sembrano quelle della seminale Hellblazer qui l’approccio è comunque moderno merito delle matite di Riley Rossmo stilizzate quanto basta, snelle ed espressive che esaltano un Constantine mai così affascinante.

Gli ingredienti ci sono tutti vedremo se il team creativo riuscirà anche a canalizzare quella voce interiore, quel viaggio nell’umanità più disperata che fu l’anima della serie Vertigo.

VOTO: 7,5

 

Earth-2 Society #1 di Daniel H. Wilson e Jorge Jimenez

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Earth-2 Society riprende la sua corsa esattamente dove è finita la settimanale World’s End ed il suo scrittore Daniel H. Wilson si muove fra un flashback e l’altro facendo il punto della situazione ed introducendo il nuovo Batman perno su cui ruota tutto questo #1. L’albo ha un buon ritmo ma ci mostra davvero poco della direzione che la serie potrebbe intraprendere, direzione sicuramente più fantascientifica di quello che si potrebbe aspettare, inoltre manca quella coralità che vorremmo vedere in Earth-2 tuttavia lo scrittore gioca bene le sue carte stuzzicando quanto basta la curiosità del lettore coadiuvato da quello che, a mio modestissimo parere, è la “next big thing” del tavolo da disegno ovvero Jorge Jimenez che fonde perfettamente nel suo tratto la precisione anatomica americana, una costruzione delle tavole mai banale e la cineticità tipica del manga.

VOTO: 7

 

Red Hood & Arsenal #1 di Scott Lobdell & Denis Medri

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La DC ed i New 52 sono stati la seconda giovinezza di Scott Lobdell che soprattutto di Red Hood, Arsenal e Starfire aveva fatto la sua casa. Con Starfire volata verso lidi più felici il veterano autore devi quindi reimmaginare la serie per Jason & Roy aggiungendo all’azione, perno dell’albo, una maggiore vena umoristica: se nella mente di Lobdell l’abo dovrebbe scorrere come Bad Boys in realtà il tutto ha il sapore del “già visto” con i battibecchi fra i due protagonisti troppo prevedibili.

Unica nota positiva sono le matite di Denis Medri moderne e dinamiche, seppure non sempre precisissime, che stemperano il pessimo nuovo look di Red Hood e Arsenal e cercano di sopperire all’esile trama.

VOTO: 4

 

Starfire #1 di Jimmy Palmiotti, Amanda Conner & Emanuela Lupacchino

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Forte del successo commerciale di Harley Quinn la DC prova a ripetersi con Starfire: stesso team creativo con alle matite la nostra Emanuela Lupacchino che porta un po’ di Italia nel DC You. La cura funziona bene per un personaggio davvero maltrattato dai New 52 con la sua eccessiva, e gratuita, sessualizzazione; la principessa aliena quindi ritorna su territori a lei più consoni con le gag che si appoggiano tutte sulla sua ritrovata ingenuità. In questo #1 c’è però da dire che il duo Conner/Palmiotti prepara il terreno con il nuovo status-quo e non riesce a fare molto di più ovviamente se vi sta piacendo la direzione intrapresa da Harley Quinn non vedo perché questa Starfire debba differire molto.

Menzione d’onore va fatta alla nostra Emanuela Lupacchino che bilancia perfettamente tratto “umoristico” e realismo a-là Adam Hughes.

VOTO: 7

 

VERDETTO

  • In casella: Constantine The Hellblazer, Earth 2 Society
  • Da valutare con il #2: Starfire, All-Star Section Eight
  • Da lasciare sugli scaffali: Red Hood & Arsenal

Leggi le recensioni della Week 2

WEEK 3

  • Black Canary #1
  • Doomed #1
  • Dr Fate #1
  • Harley Quinn And Power Girl #1 (di 6)
  • Justice League Of America #1
  • Martian Manhunter #1
  • Prez #1 (di 12)
  • Robin Son Of Batman #1
  • Secret Six #3
  • Sinestro #12
  • Superman Wonder Woman #18
  • Wonder Woman #41

 

Black Canary #1 di Brenden Fletcher & Annie Wu

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Filtrate il personaggio di Black Canary attraverso queste lenti: la Image per il suo apparato grafico, un gusto tipicamente hipster a-là Brian Lee O’Malley di Scott Pilgrim per il plot, e la solidità del nuovo corso del personaggio attraverso dialoghi semplici e lineari. La nuova Black Canary è uno spauracchio per i fans di vecchia data che storceranno sicuramente il naso di fronte da una Dinah, o D.D. Come è ribatezzata qui, frontgirl di una rockband ma attenzione perché chi avrà il coraggio di leggere questo #1 verrà sorpreso dalla freschezza dei disegni, dal plot semplice – che non dimentica assolutamente quanto avvenuto al personaggio nell’era New 52 – e dallo sviluppo della trama repentino, facile e senza disdegnare l’azione.

Difficile non voler andare oltre il #1 di B.C., difficile non voler dissipare i dubbi sul passato di Ditto, la chitarrista dei Black Canary, difficile non voler vedere Dinah nei panni della mentore, difficile non voler vedere un altro show della band finire a colpi di karate da parte della bionda eroina…

VOTO: 9

 

Doctor Fate #1 di Paul Levitz & Sonny Liew

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Ricordate le atmosfere algide ed oniriche, quasi fuori dal mondo, dell’Animal Man di Jeff Lemire? Eccole nuovamente qui in questa nuova incarnazione del Doctor Fate ad opera di un Paul Levitz, mai così in forma negli ultimi anni, e un Sonny Liew che con il suo tratto quasi caricaturale riesce a bilanciare il tono “mistico” dell’albo che gode anche di dialoghi mai ridonanti lasciando spazio al disegnatore di farci vedere in maniera lisergica l’elmo di Fate in azione. Ad accettare il destino, scusate il gioco di parole, sarà il giovane studente di medicina di origini egiziane Khalid Nelson che suo malgrado si ritrova catapultato in una guerra fra le antiche divinità egizie che qui prendono la forma di normali animali domestici.

Un albo fresco, semplice, lineare che riesce finalmente a dare una prospettiva nuova ed interessante ad un personaggio spesso troppo “pesante” e privo di spunti, vedasi anche la sua versione Earth-2, in quella che si candida a tutti gli effetti come una delle sorprese del DC YOU.

VOTO: 8,5

 

Doomed #1 di Scott Lobdell & Javier Fernandez

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Con l’incapacità mostrata dalla DC di gestire personaggi “giovani” nell’era New 52 mi chiedo se sentivamo davvero il bisogno di un altro eroe teenager soprattutto se la serie viene scritta da quello stesso Scott Lobdell che ha messo in ginocchio i Teen Titans ed infatti il veterano scrittore non fa molto per non deludermi.

Dialoghi “robotici” per personaggi incollati su un plot ed un incipit che sono la versione sotto steroidi di Spider-man anche se qualcosina si salva come la discesa negli Star Labs più Kirbyiani che mai o le matite di Javier Fernandez che seppur un po’ acerbe ed indecise mostrano inventiva nella costruzione delle tavole.

VOTO: 4,5

 

Harley Quinn and Power Girl #1 (di 6) di Jimmy Palmiotti, Justin Gray, Amanda Conner & Stephane Roux

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Con questa mini-serie la DC capitalizza sulla sua gallina dalle uova d’oro ovvero Harley Quinn. L’intento è evidente: battere il ferro finché caldo altrimenti non si spiegherebbe la genesi di questa mini che è in continuity con la testata principale e unisce Power Girl e la folle ex-aiutante del Joker. Le atmosfere sono le stesse della testata madre ma trasportate su un pianeta dall’altro lato del cosmo fra riferimenti sessuali più o meno espliciti, Harley intenta a maneggiare pistoloni e qualche inquadratura ammiccante di P.G.

Se Harley Quinn è la vostra testata preferita non esitate ad acquistare questa mini, per gli altri nulla di nuovo all’orizzonte.

VOTO: 6

 

Justice League of America #1 di Bryan Hitch

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La JLA di Hitch si propone come serie-magnete per tutti quei lettori che vogliono una storia facilmente fruibile con i 7 big dell’universo DC e il disegnatore non delude con il suo stile cinematico, l’albo parte con una bella esplosione tanto per intenderci, riservando all’azione gran parte delle pagine a sua disposizione. Ma neanche la trama è da sottovalutare con una ottima trovata che coinvolge Superman e la minaccia di un “evento distruttivo di proporzioni galattiche” incombente quello che forse riesce meno ad Hitch è il finale un po’ frettoloso e telefonato.

Un primo albo che sinceramente ha superato le mie aspettative, anche se però non è esente da difetti: il tutto avrà il gusto del “già visto” per i lettori più smaliziati ed il disegnatore non è più quello di Ultimates o The Authority seppure la sua prova qui è omogenea ed indubbiamente sopra la sufficienza.

VOTO: 7

 

Prez #1 (di 12) di Mark Russell & Ben Caldwell

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Prez è sicuramente la serie più discussa del DC YOU: un concept di oltre 40 anni fa riaffiorato e rivisitato dal duo Russell/Caldwell. Iniziamo con il dire che questo #1 serve ai due autori per mostrarci un 2036 specchio della nostra società e della decadenza politica e dove nessuno viene esentato da critiche dal sistema politico, alla cultura dei social network fino alle oscure lobby di potere. La sensazione che ho avuto leggendo questo albo è stata quella di un Transmetropolitan meno aggressivo dove le matite di Ben Caldwell sono foriere di piccoli ma necessari particolari.

Sicuramente il #1 accresce la curiosità intorno alla serie e alla sua protagonista appena abbozzata...

VOTO: 6,5

 

Martian Manhunter #1 di Rob Williams & Eddy Barrows

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I New 52 non sono stati clementi con Martian Manhunter e Rob Williams sembra saperlo bene sterzando la serie su territori familiari per chi ha dimestichezza con il passato del personaggio, facile quindi intuire quali fili lo scrittore tiri: l’invasione aliena. Tuttavia il mood di questo primo albo è più a-là X-Files che a-là Indipendence Day se a questo aggiungete una inedita caratterizzazione di un Jonn che si percepisce come minaccia allora il piatto diventa più che stuzzicante.

Certo l’albo non è perfetto ed in alcuni passaggi è un po’ troppo “criptico” ma è evidente anche come la cosa sia cercata anche nell’ottica del plot; menzione d’onore va anche alle matite di Eddy Barrows precise e pulite e capaci di sfruttare le capacità mutaforma di Jonn per una costruzione della tavola non convenzionale.

VOTO: 7

 

Robin Son of Batman #1 di Patrick Gleason

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Il personaggio di Damian è cresciuto nel corso del tempo, non senza ostacoli, grazie alle amorevoli cure del duo Tomasi/Gleason e quindi è sembrato naturale affidare la sua prima testata regolare al disegnatore che infatti, dal punto di vista grafico, non delude assolutamente con una prova maiuscola ma dal punto di vista della trama? Gleason va sul sicuro muovendosi in una “comfort-zone” riprendendo addirittura alcuni spunti dal primo ciclo New 52 di Batman and Robin e disseminando qualche indizio per la sua trama a lungo termine – lo Year of Blood e lo Year of Atonement – per il resto tuttavia è un esordio troppo “timido” che manca di quella scintilla che può attirare anche chi non è fan di Robin.

VOTO: 6

 

VERDETTO

  • In casella: Black Canary, Doctor Fate, Martian Manhunter, Justice League of America
  • Da valutare con il #2: Prez, Robin Son of Batman
  • Da lasciare sugli scaffali: Doomed, Harley Quinn & Power Girl

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