Agatha. I misteri di una vita – una recensione

Pubblicato il 5 Giugno 2015 alle 16:00

Tutti la amarono per i suoi efferati omicidi. Divenne immortale facendo della Morte la sua collega.

Dame Agatha Mary Clarissa Miller, Lady Mallowan, o, più semplicemente, Agatha Christie, con oltre duecento milioni di libri venduti in tutto il mondo e tradotti in almeno quarantaquattro lingue diverse, è probabilmente la scrittrice più celebre e amata di sempre.

Regina del romanzo giallo, ne divenne l’indiscussa maestra grazie alla creazione di personaggi indimenticabili e vivissimi tuttora, tra cui spiccano il raffinato e pignolo investigatore belga Hercule Poirot e la deliziosa vecchietta dall’eccezionale fiuto investigativo Miss Marple.

Ma se le avventure narrate nei suoi numerosissimi romanzi, racconti e opere teatrali seppero (e sanno) tenere con il fiato sospeso lettori di ogni angolo del globo, la vita stessa di Lady Mallowan non fu meno emozionante e ricca di colpi di scena, degna di un’ enciclopedia o di un emozionante graphic novel. O di entrambe le cose.

In quest’impresa affascinante si sono cimentati Anne Martinetti e Guillaume Lebeau, coppia di autori ed esperti di letteratura del mistero di fama internazionale, grandissimi estimatori della “mamma” di Poirot e Miss Marple.

Insieme produssero la Première Encyclopédie, dedicata ad Agahta Christie, perfetta controparte documentaristica dell’appassionante Agatha. I misteri di una vita, racconto a fumetti della lunga e straordinaria esistenza della scrittrice britannica, arricchito dai disegni semplici ed accurati di Alexandre Franc.

Pubblicato in Italia da Edizioni BD, Agatha. I misteri di una vita,  si apre con quello che fu probabilmente il più enigmatico episodio avvenuto nel corso della vita di Agatha Christie, ovvero la sua improvvisa scomparsa nel dicembre del 1926, seguita dall’altrettanto inattesa riapparizione in apparente stato di confusione mentale.

Supportati dagli ultimi documenti ritrovati e dalle più recenti indagini dei biografi della Christie, Martinetti e Lebeau descrivono la sparizione come una fuga volontaria, un piano ordito dalla stessa Agatha per far ricadere sul marito traditore, il colonnello Archibald Christie, la colpa del suo omicidio.

Già da queste prime pagine entriamo in contatto con la personalità poliedrica, geniale e tormentata della signora del giallo, che si perde in dialoghi secchi e taglienti con quell’Hercule Poirot, che, come un fastidioso fantasma, appare nei momenti meno opportuni per dire la sua o, più frequentemente, per vantarsi della sua indiscussa superiorità investigativa.

Da questo prologo, con un lungo salto indietro nel tempo, Martinetti e Lebeau ci conducono alla scoperta dell’infanzia e della giovinezza di Agatha Christie, trascorse nella lussuosa dimora di famiglia, fino all’incontro con il primo amore Archibald e allo scoppio della Grande Guerra.

Fu proprio il servizio come infermiera volontaria a metterla in contatto per la prima volta con l’ombroso universo della morte, della sofferenza, dei veleni e della chimica.

Tutte conoscenze che, unite alle mille esperienze vissute nei viaggi intorno al mondo, dalle isole dell’Oceania, al deserto delle piramidi, alle lunghe corse in treno tra l’Europa Orientale e l’Asia, si riveleranno fondamentali per la sua gloriosa carriera di scrittrice, nata quasi per caso, per gioco, per sfida.

Tutto il resto, gli amori sfortunati, la fama sconfinata, gli incontri illustri, i trionfi teatrali, radiofonici, cinematografici, assieme alle tante domande, riflessioni e paure che inevitabilmente affollarono la sua mente straordinaria, fa parte della leggenda.

La leggenda di una donna inglese all’apparenza mite e beneducata, che ebbe invece la forza di sostenere il mondo intero sulle proprie spalle, una gloria tanto appagante quanto asfissiante e lo sguardo della morte che non riusciva a cancellare dalle pagine che sgorgavano dalla sua penna.

Dalla ricerca seria, accurata e profonda e dalla dedizione dei due autori francesi, nasce il ritratto di una donna come tante, eppure unica. Un fumetto biografico, ma non per questo meno coinvolgente e appassionante, solidamente fondato sulla verità storica e interessato al contempo a dare voce ai pensieri e ai moti più profondi dell’animo di quest’immensa scrittrice.

Un’opera di grande fascino e precisione, eccezionale per conoscere finalmente qualcosa di più della donna dietro la grande scrittrice, di Agatha Miller dietro alle spesso ingombranti presenze degli illustri detectives che di lei non furono che un’appendice.

Tutto ciò declinato attraverso dialoghi ricchi e ben curati, pacati eppure di grande spirito, nei quali risuona lo stile distinto, elegante e luminoso della stessa Agatha Christie. Parole protagoniste, dunque, alloggiate in grandi nuvole nette, cui fanno da sostegno i disegni essenziali di Alexandre Franc, completati dai colori piatti in puro stile bande dessinée.

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