Recensione: Psyren (vol. 1-2)

Pubblicato il 11 Gennaio 2011 alle 11:52

Autore: Toshiaki Iwashiro
Editore:
Star Comics
Provenienza:
Giappone
Prezzo:
€ 3,90


Una leggenda metropolitana vuole che una serie di misteriose sparizioni sia dovuta all’operato di una società segreta costantemente alla ricerca di individui insoddisfatti, che promette loro di condurli verso un paradiso di nome Psyren.

Storie che non interessano certo ad Ageha Yoshina, scapestrato liceale continuamente coinvolto in qualche rissa. Quando tuttavia il ragazzo si ritrova tra le mani la preziosa scheda telefonica rossa che permette di accedere a Psyren e vede scomparire davanti ai suoi occhi la compagna Sakurako Amamiya, la leggenda diventa improvvisamente realtà.

Inizia così il terribile gioco per la sopravvivenza, dove ad essere in ballo non è solo la vita dei partecipanti, ma il futuro stesso dell’umanità.

Star Comics presenta al pubblico italiano “Psyren” di Toshiaki Iwashiro, shonen manga targato Shueisha e recentemente conclusosi per un totale di 16 volumi.

Il tratto di Iwashiro è netto e sicuro, per un disegno pulito e nella media di molti altri titoli simili. Nel primo volume traspare una qualche incertezza nella gestione dei protagonisti, soprattutto quelli maschili, che poi sparisce nel numero successivo, dove si percepisce chiaramente che l’autore ha acquisito la dovuta confidenza con i personaggi in scena.

Le tavole sono strutturate in modo equilibrato, con un uso ponderato dei retini e con una disposizione piuttosto ordinata delle vignette, che si mantiene anche in occasione delle sequenze d’azione. Il risultato finale sono pagine piacevoli che scorrono senza troppa fatica.

Passando alla caratterizzazione dei personaggi, bisogna ammettere che in questi due primi numeri Iwashiro manca di originalità, dal momento che attinge ai classici tipi che popolano gli shonen manga. Ageha Yoshina è infatti un ennesimo studente-teppista con un debole per le fanciulle indifese, così come Amamiya incarna lo stereotipo della studentessa apparentemente gelida, che nasconde un segreto. Stesso discorso per i comprimari.

Sul piano narrativo si può tranquillamente dire che “Psyren” non aggiunge nulla a quanto raccontato da altri fumetti simili. A ben vedere, questo manga subisce in modo francamente troppo marcato l’influenza di altri grandi opere di casa Shueisha, finendo con il proporre una semplice variante di alcuni elementi già presenti in “Gantz”, in “Hunter X Hunter” o in “Bleach”.

Nel complesso, tuttavia, rimane una storia piacevole, che riesce nel suo piccolo a farsi apprezzare, specialmente a partire dal secondo volume, quando vengono fornite informazioni più complete su Psyren e sui personaggi, dopo un primo numero tirato forse un po’ troppo per le lunghe.

L’edizione italiana è quella standard da edicola, per un rapporto qualità-prezzo nella media.

Consigliato a quanti sono alla ricerca di uno shonen accattivante, dalla storia piacevole e senza troppe pretese.


VOTO: 6,5

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