Real Word – Snapshot, recensione RW Lion

Pubblicato il 16 Aprile 2015 alle 10:20

Può capitare di trovare un cellulare che non ti appartiene. Ma chi può sospettare che un evento banale come questo sia il preludio a un terribile incubo? Di certo non lo sospetta il protagonista di Snapshot, incisiva miniserie Image firmata dagli autori di The Losers: Andy Diggle e Jock!

SNAPSHOT

L’inglese Andy Diggle è uno degli autori più interessanti degli ultimi anni. Si è fatto conoscere negli Stati Uniti grazie alla DC Comics con l’acclamato The Losers, serial Vertigo disegnato dal conterraneo Jock. In quell’intrigante esito creativo, Diggle scrisse un’avvincente story-line caratterizzata da atmosfere thriller e spionistiche. Ma si rivelò abile anche quando si occupò di supereroi come Freccia Verde e Batman. Lo scrittore realizzò inoltre diverse cose per la Marvel e tra esse vanno segnalate Thunderbolts e, ahimè, la sua gestione di Daredevil che definire discutibile è a dir poco un eufemismo.

Negli ultimi tempi Diggle ha lavorato in ambito indipendente e tra i suoi recenti lavori c’è la miniserie Snapshot, pubblicata in USA dalla Image, che ha rappresentato una nuova collaborazione con l’ottimo Jock e ora arriva la traduzione italiana per i tipi della Lion. Snapshot era in realtà nata per la celebre rivista britannica Judge Dredd Magazine. Fu in quelle pagine infatti che Diggle e Jock esordirono. Coloro che la leggeranno non troveranno però i toni irriverenti che è lecito attendersi da un’opera concepita per quel tipo di mercato. E’molto americana nell’impostazione e in un certo qual modo ricorda proprio le atmosfere di The Losers.

In una San Francisco tormentata da proteste popolari contro il sistema bancario e le multinazionali, vive Jake, il protagonista di Snapshot. E’ il classico nerd che lavora in una fumetteria ed è interessato solo ai comic-book (e non mancano sarcastiche frecciate ad Alan Moore e alle sue polemiche su Miracleman). Un giorno trova un cellulare in un parco. E’ un evento banale ma, come scoprirà a sue spese, è il preludio a un incubo allucinante. Jake porta con sé il cellulare e si accorge che ci sono delle fotografie. Ma non sono foto qualsiasi, dal momento che rappresentano un cadavere. Non fa in tempo a riflettere sull’accaduto, però, perché qualcuno riesce a rintracciarlo. E ha pessime intenzioni nei suoi confronti.

Man mano che la trama procede, la situazione si fa sempre più ingarbugliata. Jake non è rimasto infatti coinvolto in un semplice caso di omicidio. Le cose sono più complesse e fanno capo a individui senza scrupoli legati nientemeno che al sistema economico degli Stati Uniti. Le sue strade incrociano poi quelle di Callie, una ragazza nei guai, e tutto diventerà davvero pericoloso. Tra inseguimenti, omicidi, sparatorie, speculatori finanziari, manipolatori dei mercati, dita mozzate e genitori infidi, Andy Diggle firma un thriller coinvolgente, valorizzato da un ritmo adrenalinico e sincopato degno di una pellicola di Hollywood.

Sebbene Snapshot sia un fumetto di intrattenimento, non è banale, e l’autore denuncia la mancanza di umanità del business. I comuni cittadini, ci suggerisce, non possono fare nulla contro il potere del denaro. Le persone sono vittime di operazioni segrete che si svolgono a loro insaputa. Lo dice una delle menti di tali azioni: ‘Noi non esistiamo per servire la gente. La gente esiste per servire noi. Noi siamo il sistema. Le banche. I media. Il governo’. Va da sé che coloro che, venuti a conoscenza di tale sistema, cercano di opporvisi, come il povero Jake, diventano anomalie. E le anomalie vanno eliminate.

Snapshot non ha un lieto fine e lascia un senso di disagio, grazie anche ai testi intensi e ai dialoghi efficaci e incisivi di Diggle. Jock, dal canto suo, svolge uno dei suoi migliori lavori. Con l’ausilio di uno splendido bianco e nero, adatto a una trama noir come questa, il penciler di The Losers caratterizza egregiamente ogni personaggio, dimostrando dinamismo e fluidità nelle frequenti sequenze d’azione. E’ da tenere poi d’occhio la particolare costruzione della tavola. Coloro che già hanno apprezzato The Losers, quindi, non possono trascurare Snapshot, l’ennesima dimostrazione della qualità della produzione Image odierna. Da provare.

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