Sacrificio, la recensione del terzo albo di Lukas

Pubblicato il 20 Giugno 2014 alle 17:30

Tra barboni, generali, creature mostruose e prigioni sotterranee apprendiamo nuovi dettagli su Lukas e il suo mondo.

Lukas n. 3 – Sacrificio

Lukas 3

Autori: Michele Medda (testi) e Massimiliano Bergamo (disegni)
Casa Editrice: Sergio Bonelli Editore
Provenienza: Italia
Genere: Urban Fantasy
Prezzo: 3,30 Euro
Data di pubblicazione: maggio 2014


Prosegue l’avventura di Lukas, il ridestato alla ricerca della propria identità. Col terzo albo della miniserie, “Sacrificio”, apprendiamo nuovi interessanti particolari, che rendono ancor più complesso il mondo nel quale si muove il personaggio ideato da Michele Medda e Michele Benevento.

Adesso Lukas Reborn è diventato un abitante della città, uno tra centinaia di migliaia. Anzi no, non è proprio come gli altri: anche quando fa un giro in periferia si trova a vivere avventure pericolose, senza neanche sapere bene perché. Ma procediamo con ordine. Sì, perché sebbene il ridestato dia il nome alla serie non è il solo protagonista della vicenda. Sono quasi una ventina, infatti, le pagine di questo albo in cui non solo non compare, ma nelle quali si sviluppano azioni che avvengo lontano da lui e a sua insaputa.

Pagine grazie alle quali impariamo a conoscere meglio i comprimari, le cui azioni sembrano più o meno intrecciate a quelle di Lukas, sebbene sfugga in molti casi il come e il perché. E se Wilda, Bianca e Alex li abbiamo già incontrati nei numeri precedenti, tra queste pagine ci imbattiamo per la prima volta nel senatore Andropulos, apprendiamo l’esistenza di un non meglio specificato Convito, delle connivenze tra ridestati e politica, e infine di Magnus, fratello di Wilda, la spietata cacciatrice di Lukas.

Insomma, la faccenda si fa sempre più intricata. Su questo sfondo si inserisce l’avventura vissuta dal protagonista, questa volta costretto a fronteggiare un esercito di barboni e un’altra creatura mostruosa. La domanda è: ma da dove arrivano questi mostri? Qual è la loro origine? Chissà quanto dovremo aspettare per ottenere risposta.

Se, tuttavia, la serie proseguirà lungo questi binari, supportata da tavole non solo ben disegnate – alle matite in questo numero c’è Massimiliano Bergamo – ma anche costruite all’occorrenza in maniera dinamica e capaci di aderire alla tensione del momento, beh, l’attesa sarà piacevole. Splatter, violenza, botte si coniugano a inaspettati spunti di riflessione nonché al mistero che aleggia sulla trama della serie.

La sceneggiatura di Michele Medda si dimostra capace di tener legati il filone del qui ed ora e quello che si dipana numero dopo numero. Come in una serie tv, si è interessati al singolo episodio, ma anche alla panoramica generale. Insomma, aspettiamo il prossimo episodio, sperando che l’alchimia continui.

Voto: 7

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