Jim Henson’s Tale of Sand Una Storia di Sabbia – Recensione Panini 9L

Pubblicato il 11 Ottobre 2013 alle 11:00

Jim Henson non è stato solo il creatore dei celeberrimi Muppets e lo dimostra Tale of Sand, imperdibile graphci novel basata su una sceneggiatura da lui scritta in collaborazione con Jerry Juhl e illustrata dall’eccezionale Ramòn K. Pérez! Non perdete questa proposta targata 9L!
JIM HENSON'S TALE OF SANDJim Henson’s Tale of Sand Una Storia di Sabbia

Autori: Jim Henson, Jerry Juhl (testi), Ramòn K. Pérez (disegni)

Casa Editrice: Panini Comics

Genere: Thriller

Provenienza: USA

Prezzo: € 24,90, 21 x 29,5, pp. 152, col.

Data di pubblicazione: maggio 2013

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Quando si cita Jim Henson si pensa ai celeberrimi e amatissimi Muppets, pupazzi protagonisti di tanti programmi televisivi che hanno incantato diverse generazioni. Ma in realtà Jim Henson non è stato solo il creatore di Kermit la Rana, Miss Piggy e gli altri personaggi di quell’affascinante universo mediatico; il suo talento e la sua inventiva erano geniali e poliedrici e lo dimostrano anche film come Labyrinth e Dark Crystal, tanto per citare qualche sua opera, e la sua immaginazione lo condusse verso lidi creativi indubbiamente adulti e complessi nell’impostazione.

Potremmo definirlo un visionario, nel senso positivo del termine; un poeta del sogno che non reprimeva la fantasia. Lo dimostra una splendida graphic novel, A Tale of Sand, pubblicata da Archaia Entertainment e tradotta nel nostro paese da Panini Comics per la linea editoriale 9L. Il volume è stato realizzato con la supervisione della figlia di Henson, Lisa, e della Jim Henson Company. Tale of Sand originariamente era la sceneggiatura di un cortometraggio che l’autore non ebbe modo di realizzare e fu scritto insieme a un collaboratore, Jerry Juhl, che peraltro lavorò pure come burattinaio negli show di Henson per poi dedicarsi alla scrittura.

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Per molti anni lo script rimase nel dimenticatoio fino a quando la Jim Henson Company non ha deciso di utilizzarlo. Con l’ausilio della Archaic, quindi, si è optato per una versione fumettistica e il risultato è a dir poco eccellente. I testi sono ovviamente di Henson e Juhl e i due delineano una story-line bizzarra, a tratti inquietante, caratterizzata da un ritmo frenetico che non concede tregua al lettore e che si potrebbe definire thriller.

Ma di fatto Tale of Sand è un riuscito mix di elementi narrativi che vanno dal thriller al noir, dall’horror al fantasy, con un continuo cambiamento di situazioni e contesti che lascia sconcertati. Se il film fosse stato realizzato, sarebbe venuta fuori un’opera sul genere di quelle di David Lynch, in cui la contrapposizione realtà/sogno è pressoché costante e spinge lo spettatore a dare la propria interpretazione a ciò a cui sta assistendo.

Nella graphic novel avviene qualcosa di analogo, dal momento che è il lettore a dover cercare di dare un senso agli avvenimenti (penso soprattutto al finale volutamente ambiguo) ed è lo stesso lettore che in un certo qual modo diventa parte del processo creativo. Con un inizio che ricorda un celebre film horror di culto, 10.000 Maniacs, quindi, facciamo la conoscenza del protagonista, un uomo che giunge non si sa in che modo in una tipica cittadina del Sudovest degli Stati Uniti. C’è una ricorrenza particolare e i festeggiamenti sono dovunque. Lo sceriffo del luogo costringe il nostro eroe a fuggire nel deserto, concedendogli ‘dieci minuti di tempo’. Cosa sta per accadere, dunque? Ci sarà una caccia all’uomo per ragioni imperscrutabili? Il giovane malcapitato rischia di essere ucciso? L’unico consiglio datogli dallo sceriffo è di non fidarsi di nessuno.

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Da questo momento inizia l’incubo e il surrealismo irrompe nella narrazione dominandola. L’uomo fugge quindi nel deserto (le sabbie sono onnipresenti) ma, in maniera ricorrente, appaiono location incongrue per quel particolare paesaggio: saloon frequentati da cowboys infidi; accampamenti misteriosi popolati da arabi ostili; ascensori che penetrano nel sottosuolo e conducono in fumosi night club; bordelli gestiti da donne senza scrupoli.

E le follie aumentano man mano che si procede nella trama: ville lussuose con piscine piene di squali; leoni famelici che escono da improbabili automobili; mandrie impazzite di bufali e così via. Un ruolo chiave negli enigmi sembra giocarlo un killer con una benda sull’occhio; e anche una splendida bionda potrebbe sapere molte cose. Ma chi sono esattamente costoro? Che legame hanno con il protagonista? La risposta arriverà alla fine e non sarà prevedibile. Henson e Juhl costruiscono una story-line che fa della suspense l’aspetto essenziale ma non mancano momenti ironici che contribuiscono a rendere imprevedibile la lettura.

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Tale of Sand è valido pure per i disegni di Ramòn K. Pérez che alcuni ricorderanno per alcune storie di Deadpool, Captain America, JLA: Classified, tra le altre cose, e che svolge un lavoro incredibile. Le sue tavole spaziose che rimandano alla tecnica degli story-board sono di notevole impatto visivo e hanno una cinematicità innegabile. Ciò è evidente nelle sequenze degli inseguimenti, per esempio, delle sparatorie e in generale nelle pagine imperniate sull’azione rocambolesca. Pérez inoltre è suggestivo nella rappresentazione dei vasti deserti che evocano un senso di minaccia perenne, eco dell’ansia che assilla il protagonista.

Insomma, Tale of Sand è un grande esito creativo che non potrà non suscitare entusiasmo.


Voto: 8 ½

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